martedì 27 novembre 2007

Il figlio del vento...

Sul Corriere della Sera di lunedì c'era un articolo che parlava del "ritorno" di uno dei miei miti... quella scultura vivente che risponde al nome di Carl Lewis... il "Figlio del Vento"...

Nell'articolo si parlava di un suo impegno a difesa dello spirito più puro dello sport... contro il doping e ogni genere di adulterazione che lo rovini...

E fin qui...

Quello che mi ha colpito è una battuta del giornalista, il quale, parlando dei tempi migliori dell'atleta e, inevitabilmente, di quanto fisicamente sia cambiato, ha scritto (parola più, parola meno):
"Colui che un tempo era chiamato Figlio del Vento e oggi potrebbe essere piuttosto Lo Zio del Vento"...

Ma come si permette?
Un mito non è soggetto al deterioramento temporale... e nessuno deve sentirsi autorizzato ad abbattere piedistalli sui quali, oltre che i nostri miti, poggiano anche molte delle nostre (mie di sicuro) certezze...

Anche se...
Questo mito ha già subito un durissimo colpo quando si è sparsa la voce della sua (presunta?... sicura?... chissà!) omosessualità...

Personalmente mi rifiuto ancora oggi di pensare che tanto ben di Dio possa essere andato sprecato...

Siamo seri...

Come avevo accennato, ieri pomeriggio si è svolta la 54° edizione della Premiazione del Lavoro e del Progresso Economico...
Presentatrice della serata, come da invito, Daria Bignardi... Però...

Però la manifestazione si apre con l'introduzione del Presidente della Camera di Commercio, titolare dell'iniziativa, che annuncia che la sig.ra Bignardi è stata ricoverata in ospedale e che la sostituirà la signora Andreina Fontana...
E chi sarebbe??? Ah... ecco... quella biondina che avanza sul palco... ma è Federica Fontana!...
Insomma, gaffe a parte (che lei molto carinamente non ha rilevato), si comincia... e il pubblico rivela la sua stupidità e meschineria...

Ad ogni errore della presentatrice, sottofondo di mugugni... ad ogni accento mal posizionato, brontolii di disapprovazione...

Ora... visto che la ragazza non è famosa per aver pubblicato trattati economici... dato che la stessa è stata chiamata in tutta fretta nella stessa mattinata... dato che molti dei mugugnatori hanno probabilmente sbavato sulla sua unica pubblicazione, il calendario... mi sorge il dubbio che protestassero solo per accontentare le mogli che sedevano loro accanto, tutte impettite e tirate a lucido, nella loro rabbia invidiosa davanti a ogni bella ragazza...

lunedì 26 novembre 2007

L'aura... c'è o non c'è?

Non sapendo cosa postare...
Amando le calle (ma anche le calli, per affetto di Angie)...
Dato che venerdì non ho potuto giocare a "strega comanda colore"...

Mi è capitato sotto gli occhi un articolo che parlava di "bambini indaco"... cioè bambini circondati da una particolare aura di questo colorene avete mai sentito parlare?
Beh, forse è il caso che ci allertiamo tutti se è vero, come sostiene una parapsicologa americana che sono il 30 per cento della popolazione ma le loro nascite si stanno moltiplicando.

I seguaci della cultura New Age sostengono che questi bambini e ragazzi siano dotati di un'eccezionale intelligenza e sensibilità, che li guidi un'intelligenza superiore e che siano qui per salvare un mondo che sembra andare a rotoli.
Assentire o dissentire... la curiosità è stuzzicata...
Così trovo notizie di una ragazzina che pare sia una delle più famose appartenenti alla categoria. Scrive poesie incredibili per la sua età e dipinge... il suo nome è Akiane Kramarich e questa è una delle sue opere...

... e questa una poesia che ha scritto a 7 anni...
Come falchi daltonici tutti andiamo in cerca dell'arcobaleno,
cerchiamo la forza divina.
Circondati da vespe camminiamo alla sua ombra,
se moriamo con il sorriso allora torneremo a casa.

Questa ragazzina - che ora ha 13 anni - non ha frequentato le scuole perchè c'era troppo rumore...
Di se stessa dice "devo girare il mondo, parlare con la gente, i capi di stato. Devo spiegare che c'è una parte più luminosa dietro questa realtà, e che io ho avuto la fortuna di vederla"...
Sostiene di essere andata con regolarità in "visita" in Paradiso dai 4 ai 6 anni...
Dice di aver incontrato Dio, così chiama l'intelligenza che la ispira, e "ricordo solo che attraverso i suoi occhi vedevo l'infinito"...

Non credevo mai di dire una cosa del genere: "Preferisco le bimbe che giocano con la Barbie".-

mercoledì 21 novembre 2007

... tu eras cusì biele...

Quando ero piccina avevo una storia che era in assoluto la mia preferita… era il racconto del giorno della mia nascita.
Quel giorno il freddo era pungente ma la neve non aveva ancora ricoperto tutto con la sua coltre.
Così la mamma, anche se fin dal risveglio sentiva dolori alla schiena, decise di andare nel bosco a “frandej”, vale a dire a raccogliere foglie secche per utilizzarle come tappeto per le mucche della stalla.
Il papà era smontato dal lavoro alle 6 di mattina e avrebbe ripreso alle 22 per un altro “turno di notte” e così andarono insieme.
Il lavoro consisteva nel riempire grandi sacchi di iuta, las sacheras, di foglie, secche, fruscianti e profumate, poi legarne i lembi, caricarli sulla gerla e portarli a casa… insomma, una ginnastica pre-natale infallibile.
Infatti nel pomeriggio la mamma manifestò le prime doglie e la sua zia, agne Meme, vecchia ostetrica del paese, le consigliò di andare a letto e di chiamare la “comari”, l’ostetrica in attività.
Il papà, allora, accudì le bestie della stalla al posto della moglie, controllò che le 3 bimbe fossero a posto, e poi si lavò e si preparò per andare a lavorare. Il tutto doveva essere fatto con largo anticipo perché il tragitto fino allo stabilimento richiedeva oltre un’ora di tempo… un po’ a piedi, un po’ a cavallo della bicicletta, giù per la strada ghiaiosa che portava a fondovalle.
Arrivato fuori dello stabilimento, il portinaio di turno lo chiamò, dicendogli che c’era una telefonata per lui… era none Mabile, la nonna materna. Forse anche per la scarsa dimestichezza con l‘infernale apparecchiatura, la nonna non perse tempo in convenevoli e gli disse: Orpo di bio, Meni, un’altra bimba… con il tono di chi lascia sospeso un quasi doveroso “purtroppo”…
Il papà chiese: Come sta la puerpera? …e la bimba?
Alle rassicurazioni della nonna, chiuse la conversazione con un Allora sono contento
E l’indomani mattina, timbrò il cartellino, pedalò fino all’inizio della salita, poi si caricò la bici in spalla e camminò verso casa… dove andò subito in camera a vedere la sua donna e la sua piccola …
... e qui arriva la parte che io amavo di più …
Il papà raccontava sempre di essersi affacciato alla culla, di avermi guardata … “Tu eras cusì biele!” … “eri così bella” … che per me, ancora oggi, non esiste una favola più bella…

lunedì 19 novembre 2007

... ecco... appunto!

... e dopo i miracoli, la psicologia.
Il Times pubblica un articolo su un disturbo comportamentale che chiama "VB Disorder" in onore (onore?) a Victoria Beckham.
Consiste nella pretesa di controllare tutti gli aspetti della vita (propria ed altrui).

Le colpite dal morbo sono inclini ad accoppiarsi con individui parimenti maniacali... e infatti Vic, per non farci aver dubbi, dichiara orgogliosa che David passa l'alpirapolvere per linee rette...

Pare che sia rivelatrice l'evidenziazione di una assoluta intolleranza alle imperfezioni (...) alle quali, nel caso degli scatti fotografici, la paziente provvederà ad ovviare sottoponendo gli scatti stessi a dosi massicce di photoshop... e infatti l'ultimo video delle Spice Girls viene considerato un vero manuale di fotoritocco...

Pare anche che la persona che ne soffre tenda a rifare il look alle persone che frequenta... e qualcuno racconta che la signora Beckham abbia obbligato perfino Ellen Degeneres a calzare scarpe con tacchi vertiginosi per adeguarsi ai suoi consigli...

Per finire... ma forse è l'aspetto più preoccupante, il soggetto risulta pressochè privo di istinto di sopravvivenza... e Victoria non fa eccezione visto le rigide diete alle quali si sottopone...

Un ultimo sintomo che però non desta preoccupazioni... semmai un po' di tenerezza visto che è comune ai bimbi dell'asilo: è quello della mania di far scrivere il proprio nome su oggetti di uso quotidiano quali occhiali, profumo, sedili dell'auto e persino mutande...

domenica 18 novembre 2007

E adesso?

Questo fine settimana i ragazzi dei miei gruppi di catechismo mi hanno dato filo da torcere...

Il gruppo del sabato, per esempio, impegnato in un dibattito sulle motivazione del credere e del non-credere, si è diviso in due opposte "fazioni" che si sono sfidate a suon di domande sulle rispettive convinzioni...

Io, nella mia veste di avvocato della categoria di "colore che credono", mi sono trovata a rispondere, oltre che alle domande attese sulle prove dell'esistenza di Dio, anche a un serio "Perchè Dio fa miracoli solo ad alcuni?"... e un provocatorio "Perchè Dio ha creato gli Angeli e, tra loro, anche Lucifero?"...

La situazione richiedeva una certa serietà... e noi ci abbiamo provato, quantomeno...

Ma alla fine dell'incontro ero esausta!
Così ho pensato: ora rincaso e mi metto tranquilla a bermi un buon caffè e poi vado a vedere se trovo qualcuno in giro pr blog per godermi di una meritata pausa...

Mentre il silenzio regnava sovrano in ogni post... sulla pagina di apertura del collegamento ad Internet mi passa davanti agli occhi un titolo che mi stuzzica...
Torno indietro (chè nel frattempo ero passata oltre), mi sistemo meglio gli occhiali sul naso e leggo questo articolo:

Salma Hayek per avere un florido décolléte s'è rivolta nientemente che ai santi del Paradiso.

Solitamente si pensa che tra il miracolo di un corpo che sboccia con tempistica sospetta e una celebrità di solito c'è di mezzo la chirurgia estetica. Ma non sempre...

Alcune non hanno problemi a parlare di religione e perfino di miracoli.

«Ero piatta, entrai in chiesa e pregai» ha dichiarato l'attrice. «Durante un viaggio in Messico, io e mia madre entrammo in una chiesa cattolica e io pregai perché accadesse un miracolo, bagnai le mani nell'acquasantiera e chiesi più seno».
Non è straordinario? Altro che chirurghi, operazioni dolorose e parcelle costose: la fiducia, anzi la fede fanno miracoli.

Chiedete e vi sarà dato, dunque.

Sì... ma io... per quanto riguarda la mia sfera personale... perchè non ho pensato pure io di chiedere la stessa grazia di 'sta Salma qua???

E poi, guardando la foto, perchè non mi vengono assegnati due Angeli Custodi come i suoi? (Perchè quelli che la affiancano sono i body gard celesti del "corpo del miracolo", no?)

E... soprattutto... ai miei ragazzi... ora CHE GLI RACCONTO???

martedì 13 novembre 2007

Un'ala di riserva

Il post "angelico" di Fabio ha richiamato alla mia mente una preghiera dolcissima di don Tonino Bello... un grande uomo di Chiesa... ma più ancora un grande Testimone dell'Amore di Dio.

Voglio ringraziarti, Signore, per il dono della vita.
Ho letto da qualche parte che gli uomini sono angeli con un'ala soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati.

A volte nei momenti di confidenza oso pensare, Signore, che anche Tu abbia un'ala soltanto, l'altra la tieni nascosta... forse per farmi capire che Tu non vuoi volare senza me.
Per questo mi hai dato la vita, perché io fossi tuo compagno di volo.

Insegnami allora a librarmi con Te, perché vivere non è trascinare la vita, non è strapparla, non è rosicchiarla.
Vivere è abbandonarsi come un gabbiano all'ebbrezza del vento;
vivere è assaporare l'avventura della libertà;
vivere è stendere l'ala, l'unica ala con la fiducia di chi sa di avere nel volo un partner grande come Te.

Ma non basta saper volare con Te, Signore: Tu mi hai dato il compito di abbracciare anche il fratello, e aiutarlo a volare.

Ti chiedo perdono, perciò, per tutte le ali che non ho aiutato a distendersi.
Non farmi più passare indifferente davanti al fratello che è rimasto con l'ala, l'unica ala, inesorabilmente impigliata nella rete della miseria e della solitudine e si è ormai persuaso di non essere più degno di volare con Te.
Soprattutto per questo fratello sfortunato dammi, o Signore, un'ala di riserva.

Don Tonino Bello

lunedì 12 novembre 2007

A scuola di integrazione... (2)

Lunedì sera ero alla riunione settimanale di programmazione con i miei colleghi catechisti... A un certo punto ricevo una telefonata da mio figlio:
Mamma... i gattini neri sono tre...
Ecco... mandi un figlio all'Università e non sa neppure contare...
Tutti sapete la storia della micia e dei tre micetti che abbiamo alloggiato: due neri e uno rosso... Dunque TRE, ma in totale...
Vabbè, ora non posso. Ci vediamo dopo.

Alla fine della riunione, ovviamente, il primo pensiero è: Contiamo 'sti gatti...
Tre neri e uno rosso... Totale QUATTRO...
L'ipotesi è che qualcuno abbia "scaricato" un micettino appena più grande dei miei nel mio giardino... dove mangiano 7, mangeranno anche 8 - avrà pensato.

Così abbiamo seguito l'evoluzione dell'integrazione di un nuovo componente nella famigliola.

Martedì i tre fratellini soffiavano al nuovo arrivato e la mamma gli allungava qualche zampata.

Mercoledì il rosso accettava di stargli vicino.

Giovedì la mamma lo "sopportava" a patto che non cercasse di farsi allattare.
Venerdì dormivano tutti assieme... come da foto già postata.

Che dire?

"A scuola di integrazione" sì... ma docenti le bestie e alunni gli esseri umani...


Le iscrizioni sono aperte.




P.S.:
contavo di aggiornare gli sviluppi di questa storia... ma qualcosa è andato diversamente da come avrei voluto...
Da giovedì notte non abbiamo più visto la mamma-gatta... e ora ci ritroviamo a coccolare 4 micetti che vogliono dormire fra le nostre braccia e, dormendo, cercano il latte e il calore della loro mamma...
Intanto nelle due foto potete vedere la mamma che dorme con 2 cuccioli neri accanto mentre il rosso, nella seconda cesta, dorme con il fratello acquisito...

domenica 11 novembre 2007

A scuola di integrazione...

Cercando di capire cosa cribbio fosse un "HAPAX", ho buttato giù una storiella di getto... Ovviamente con gli hapax (qualsiasi cosa fossero) aveva poco a che fare... ma poi...

Andiamo con ordine... intanto la storiella. Eccola...

Mamma, io sono cattiva?!
Perché mi guardano così? Sono sporca? Sembra quasi che non mi conoscano…
Mentre mamma mi disannodava e riannodava le treccine, io mi sono guardata allo specchio… sono uguale a ieri…
Ciao” - dico al mio amichetto…
Con te non ci parlo… il papà dice che siete dei sanguivori”.
Io non so cosa sono i sanguivori… Ma tu sei il mio amico”.
No! Io non sono amico di una trucida”.
Maestra!… Cosa sono i sanguivori? E perché io sono una trucida?”.
Fattelo spiegare dalla tua mamma… Oggi puoi stare a casa… l’asilo è chiuso (per te)”.
A me piace quando l’asilo è chiuso, perché sto a casa con la mia famiglia e la nonna ci racconta storie avventurose e spaventevoli… e i grandi sorridono quando corriamo a nasconderci fra le loro braccia…
Ma oggi la mamma non sorride… anzi, mi pare che stia piangendo…
Forse è colpa mia… Forse sono cattiva... Forse è vero che sono una sanguivora trucida… Ma io non capisco… io sono solo una bambina…

E il poi...
Il "poi" più che raccontarvelo... ve lo mostro...

Vedete qualcosa di strano???

Le orecchie che si contano sono troppe... anche togliendo quelle di pezza???

lunedì 5 novembre 2007

Fame... di cultura?

... Macchè??? La nostra era proprio fame-fame...

Insomma... questo è l'argomento di una sorta di seconda puntata dedicata al vernissage della Mostra...

Con l'invito all'Inaugurazione - inutile per chi è stato destinato al servizio di accoglienza di autorità e ospiti - avevamo ovviamente anche l'invito al ricevimento che ne sarebbe seguito e che si sarebbe tenuto a Palazzo Ferrajoli, in Piazza Colonna... e qui intendevo fare un'ottima accoglienza a me medesima...
Così, superate le fasi iniziali dell'evento, mi riunisco al gruppetto con il quale intendevo godermi la serata e ci trasferiamo a Palazzo Ferrajoli... ovviamente tutti ben sistemati, tacchi alti, abito elegante anche se non sfarzoso, pettinati a modino, trucco discreto riservato solo alle signore (e signorine)... nulla da eccepire su di noi.

Arrivati al luogo deputato... lo troviamo già super-affollato... ma da dove sono sbucati tutti 'sti invitati?

Boh!!! Facciamoci largo e raggiungiamo i tavoli...

Ma... ma... ma... hanno già spazzolato tutto?
Ma no - ci dice qualcuno - erano solo gli stuzzichini. Portate un po' di pazienza...

Pazienza? ... e che è? Un formaggio spalmabile?? No??? ... allora non ce l'abbiamo... noi abbiamo fame VERA... e qui ci pare che siano più ricche le decorazioni che le pietanze...

Ragazzi... che facciamo??? Pizza???

OK... Ciao a tutti... A che ora è previsto il rientro?

E così siamo finiti a mangiare la pizza in un locale appena dietro l'angolo rispetto alla Gelateria "Giolitti"... uno dei pochi posti di Roma che conosciamo benissimo...



Non so al ricevimento... ma noi ci siamo proprio divertiti...


Alla fine della serata il cameriere ha dichiarato esausto:
Mo' me vado a licenzia'...
Ma in realtà quando ci scappava di intonare qualche canzone di Battistiana memoria... cantava pure lui... oltre a improvvisarsi fotografo perchè ci rimanesse traccia del nostro "evento"...


E il tipo che suonava all'ingresso del locale vicino... alla fine suonava per noi... mentre un altro personaggio ci dedicava degli apprezzamenti che non oso riportare...

Che serata!

Perchè va bene l'arte... va bene i discorsi di cotanti relatori... va bene gli ospiti illustri... va bene il luogo e il suo significato... va bene il "ricevimento" in un luogo chic... ma la libertà di goderci una serata in allegra compagnia, a dire sciocchezze con il solo intento di divertirci, è stata proprio una delle "tappe" che ricorderemo con maggiore simpatia...

domenica 4 novembre 2007

Giocando tra gli alfabeti...

... per rincorrere i significati delle parole.

Oltre all'incanto della collocazione suggestiva e bellissima nella quale abbiamo trasferito la NOSTRA Mostra "Apocalisse: l'ultima rivelazione"... mi sono lasciata stupire dalle suggestioni che il luogo e il nuovo allestimento mi hanno suscitato.

Il luogo...
Il Salone Sistino, antica sala di lettura costruita per Papa Sisto V, con le due serie di affreschi, dove da una parte si vede la storia delle più insigni biblioteche e dall'altra la raffigurazione dei Concilii ecumenici. Sui piloni centrali, poi, il tema degli alfabeti e dei loro inventori... dunque un vero e proprio omaggio alla parola scritta.

L'allestimento...
La Mostra è esposta su pannelli che raggruppano l'argomento per "capitoli" dando proprio l'impressione di pagine aperte di un libro.

Così la prima "pagina" si apre sul veggente di Patmos e sulle sue visioni (da lui trasformate in parola scritta e ridiventate visibili grazie all'estro e al genio di grandi protagonisti dell'arte); poi incontriamo la Donna vestita di sole; i due testimoni; San Michele Arcangelo e la lotta contro la bestia; il Giudizio Universale; Babilonia; l'Apocalypsis in figuris di Albrecht Durer; l'apocalisse nel quotidiano (con un accenno al terremoto del 1976 in Friuli); e, infine, una grande vetrata di Henri Matisse sull'Albero della vita.

L'esposizione (che contiene più di quanto ho ricordato) era percorsa dal testo del Libro dell'Apocalisse - espresso in greco, italiano e inglese - e da brani liturgici...
Ma io mi sono fermata, letteralmente a bocca aperta, davanti alle frasi "apocalittiche" perchè...
Magari le avevo pure già viste, ma non avevano il significato che ho attribuito loro in questo momento della mia vita... Vi faccio un esempio.
Se leggete una frase come questa...
Δόξα Πατρί και Υιώ και αγίω Πνεύματι. και νυν και αεί και εις τους αιώνας των αιώνων. Αμήν.

... voi, cosa notate?
E proprio questo ho notato io...

Poi, non avendo studi classici alle spalle mi sono un po' esaltata... chissà cosa significa questa ripetizione di "KAI"?

In realtà... significa "e"... la piccola e semplice congiunzione. Più precisamente è definito così:
Kai narrativo di "consecuzione " alla maniera del wayyiqtol ebraico nell'Apocalisse...

Insomma... nessuna grande "rivelazione"... ma entrare la mattina nel Salone e leggerlo a me piaceva un sacco...





P.S.: per la cronaca, la frase riportata non proviene dal Libro dell'Apocalisse... ma ho trovato solo questa... che in realtà è la preghiera del "Gloria al Padre...".-
Doxa Patri kai Hyio kai hagio Pneumati. kai nyn kai aei kai eis tous aionas ton aionon. Amen.

STAIT ATÊNZ…

Questo, come ogni altro blog, è tutelato dalla legge 675 del 1996 (tutela della privacy), dall'estensione della suddetta avutasi con il Decreto Legislativo n° 196 del 30/06/2003 e dalle norme costituzionalmente garantite al nome, alla persona, all'immagine ed all'onore.
Quindi, se pensate di passare di qua per scrivere "spiritosaggini" a ruota libera, ve ne assumerete anche le eventuali conseguenze. Per parte mia, mi riterrò libera di intervenire se rileverò che si siano superati i limiti dettati dall'educazione e dal rispetto della dignità riconosciuta alle persone... TUTTE!
L'anonimato, evidentemente, non garantisce la copertura assoluta, poichè, eventualmente, la Polizia Postale può richiedere l'elenco degli IP che hanno effettuato l'ingresso al blog.
Sa ti va ben cussì bón… sennò piês par te!!! …tu pós ancje šindilâti: prat denant e selve daûr…

Stiamo insieme da...

Dicevi??? ^-^

37 grazie x 22 PREMI!!!

Sira degli Oedv Presiùs

Sira degli Oedv Presiùs
Grazie Cri!!!

Embè...

Embè...
Piuma nel Vento ringrazia OEdV!

Già! ... anche...

Blog360gradi - L’aggregatore di notizie a 360° provenienti dal mondo dei blog!

Ma certo che NO!!!