lunedì 29 settembre 2008

Oggi, 29 settembre...

... mi son svegliata e...



Dite che come post sia troppo scarno?
Pare anche a me... ma non ho proprio avuto tempo di "produrre" altro perchè ero troppo intenta a preparare la festa di onomastico...

Come per chi?
Ma per Michele e Raffaele... e anche per Gabriele. (E dato che a una bella festa non si dice mai di "No", è festa anche per Martino e Momore... e pure per i gatti outdoor... che tanto outdoor non sono visto che i due più coraggiosi entrano già in cucina).

Oggi infatti la Chiesa festeggia i Santi Arcangeli e i 3 mici che lo scorso anno sono capitati nel mio giardino e poi sono entrati a far parte della famiglia, ne portano volutamente i nomi.
Gli Arcangeli in realtà erano 9 in origine, con la funzione di presiedere l'attività dei 9 Cori Angelici, secondo la Cabala ebraica.
La Chiesa però ha poi preso la decisione di indicare solo i nomi dei 3 Arcangeli esplicitamente citati nel Vecchio e nel Nuovo Testamento.

Gabriele, che nell’ambito delle Sacre Scritture ha sempre avuto il compito di annunciatore, messaggero, divulgatore della Parola di Dio nei confronti dell’umanità.
Egli si manifesta in prevalenza per annunciare l’incarnazione e la nascita di fanciulli molto speciali…
Le nascite annunciate da Gabriele non sono mai comuni. Egli apparve ad Abramo per annunciargli che sua moglie Sara, ormai avanti negli anni e ritenuta sterile, gli avrebbe dato il figlio tanto atteso... E torna sulla Terra secoli dopo, per annunciare ad una giovane vergine la nascita di un figlio che avrà nome Gesù, una nascita destinata a cambiare la storia dell’umanità, attesa e profetizzata da tutte le Sacre Scritture dei secoli precedenti.
Gabri-micio è il secondo gattino che la mamma "trasferì" da noi. Secondo mio figlio, il suo ritrovamento "annunciò" che ce n'era più di uno...

Michele, l'Arcangelo cui viene attribuito uno dei compiti più importanti: quello della lotta contro le Forze del Male. Per questo, è familiarmente raffigurato con la corazza e la spada di un guerriero nell’atto di calpestare e dunque sconfiggere Satana, rappresentato sotto forma di serpe o drago.
Egli è dunque il protettore dalle insidie che provengono dalle forze oscure, è la roccaforte della Luce, il baluardo nei confronti delle tenebre. Il suo è il ruolo centrale di capo delle armate Celesti, il vincitore della Bestia, il vincitore per eccellenza di tutte le battaglie.
A suo tempo chiamammo così uno dei mici perchè ci pareva il più intraprendente... Hi hi hi che occhio! In realtà ha paura anche della sua ombra...

Raffaele, l’Arcangelo che fin dai tempi più antichi ha in custodia la facoltà di guarire. In tempi moderni il suo dominio si è esteso sulla medicina, la farmacologia, la chimica. E’ quindi l’Arcangelo ispiratore della scienza applicata all’uomo, soprattutto della ricerca scientifica.
Lele fu quello che faticammo di più a scovare nei cespugli del vicinato... intanto i nomi erano già decisi...

Quando poi ci ritrovammo in giardino un quarto gatto, evidentemente non della stessa razza dei 3 già ospitati, volevamo chiamarlo con un nome "arcangelico"... ma ci veniva in testa solo quello dell'Arcangelo ribelle...
Perciò fu Martino.

E Momore smise di giocare con i pelouches e si ritrovò quattro nipotini da accudire... alla stregua di zio Paperino con Qui, Quo e Qua...

A un anno di distanza credo di poter affermare che anche per lui i micetti sono stati una fortuna. Infatti non ha mai fatto tante biricchinate come adesso che guida un "gioco di squadra"...

E con un ronronamento super-speciale oggi faccio gli auguri di Buon Compleanno a una ragazza alla quale voglio un mondo di bene....

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Glittery texts by minutecity.com

venerdì 26 settembre 2008

Servo di Dio...

Ma che cos'è l'amicizia?
E' questo un tema che si presta a molteplici considerazioni, come dimostra l'interesse che tanti scrittori fin dall'antichità gli hanno riservato.
Potremmo ricordare, ad esempio, il famoso oratore romano Cicerone, che al "de amicitia" dedicò un trattato. Per lui il primo presupposto è che non si dà amicizia se non tra buoni, ed essa stessa "non è altro che un accordo perfetto su tutte le cose divine ed umane, accompagnato da benevolenza e da amore".
Accanto a questo alto esempio di sapienza pagana, come dimenticare tuttavia la superiore sapienza, che è inerente ed immanente alla Parola ispirata di Dio?
Accenniamo almeno alle affermazioni luminose del Siracide sulla "preziosità" dell'amico fedele.
Poi, dobbiamo ricordare il "comandamento nuovo" di Gesú, che trasforma e sublima l'amicizia in amore fraterno, in quanto ci impegna ad amarci gli uni gli altri com'Egli stesso ci ha amati; Egli che non volle piú chiamare servi i suoi apostoli, ma li chiamò e li volle suoi amici, giunse a proporre e ad auspicare per loro la comunione piena, cioè l'unità di vita: "Che tutti siano una cosa sola, come tu, o Padre, sei in me, ed io in te".
Qui siamo davvero al vertice di una umanamente impensabile ed irraggiungibile altezza. Qui l'amicizia, già consumatasi in amore, viene a sfociare in una mistica identità, che si modella sull'inesprimibile relazione trinitaria tra il Padre e il Figlio, nello Spirito.
Ed ora, quasi ridiscendendo da questa altezza, vogliamo concludere almeno che l'amicizia crea un'armonia di sentimenti e di gusti, che prescinde dall'amore dei sensi., ma invece sviluppa fino a gradí assai elevati, ed anche fino all'eroismo, la dedizione dell'amico all'amico.
Noi crediamo che gli incontri anche casuali e provvisori diano occasione ad animi nobili e virtuosi per godere di questa relazione umana e cristiana, che si chiama l'amicizia. Essa suppone e sviluppa la generosità, il disinteresse, la simpatia, la solidarietà e specialmente la possibilità del mutuo sacrificio. Sarà facile, pura, forte l'amicizia se sarà sorretta ed alimentata da quella tipica e sublime comunione d'amore, che un'anima cristiana deve avere con Cristo Gesú.
(da un'omelia del S.P.Paolo VI)




Ad ogni ricerca su di Lui trovo parole che me lo rendono ancora più prossimo e più prezioso.

Oggi - 26 settembre - ricorrono 111 dalla Sua nascita.

Mi piaceva ricordarlo...

martedì 23 settembre 2008

Filastrocche d'amore

Avete presente quando una cosa appartiene alla tua quotidianità ma un giorno ti pare di leggervi un senso che ti era sfuggito?
Io la definirei la "specialità dell'ordinario"... dovremmo solo essere in grado di accorgercene. Di quanti episodi godremmo con maggiore consapevolezza... quanto più ricche sarebbero le scorte del nostro animo.
Da qulche giorno fa capolino alla mia memoria una poesia. La mia nonna materna l'aveva imparata a memoria in terza elementare... nel 1908...
Quando poi era diventata mamma (e che mamma! Di 13 figli) l'aveva usata come filastrocca per cullare i suoi bambini. E dopo ancora l'aveva recitata a tutta la lunga schier
a dei nipoti e pronipoti, miei figli compresi.
La nonna non aveva una gran cultura. La cosa che conosceva meglio credo fossero i sacrifici. Ma sorrideva sempre e i suoi occhi azzurri sprizzavano vitalità perfino quando era vecchia. E che sorrisi fanciulleschi le comparivano sulle labbra quando scherzavamo con lei, o quando ballavamo insieme, o quando la prendevamo in giro...

Condivido con voi, specialmente con quelle che a buona ragione si fregiano del titolo di "ragatte" la poesia di none Mabile... e ne approfitto per farvi vedere i micetti adottabili...


L'altra sera il mio nonnino
portò a casa un panierino.
Io esclamai: Oh, che piacere!
Saran mele o saran pere?
Non appena aperto fu

un musetto venne su
un musetto biricchino
era quello di un gattino.

Sulla terra non c'è gatto
più gentile e più ben fatto
occhi azzurri come il cielo
salta e corre qua e là
va a dormire sul sofà.
Ha acchiappato un topolino

quel monello di un gattino!







lunedì 22 settembre 2008

Roberta's day

Oggi compie gli anni la nostra coriandolina Roberta...
Avrei voluto aprire il post con una sua foto, magari tratta dall'album dell'ultimo viaggio da lei effettuato in compagnia della sua super-mega-wonder mamma.
Purtroppo non è stato possibile, ma la costante frequentazione con le serie televisive di legal/medical-serial ha fatto sì che potessi presentarvi un'assoluta innovazione: la foto del suo DNA...
Se guardate bene, vi potete scoprire molte cose...
Rosso, della passione che Roberta mette nel parlare delle cose in cui crede. Una passione che stupisce, perchè appartiene a una ragazza così giovane; commuove, perchè viene spesa per argomenti profondi; incuriosisce, tanto da indurre a cercare di capire cosa la nutra; coinvolge, perchè è passione per la vita.
Arancio, della sua bellissima età... un misto armonioso di calore, luminosità e allegria. Un colore che noi che abbiamo imparato a conoscerla troviamo brillantissimo... come lei.
Giallo, la solarità dei guizzi di "biricchinaggine" ai quali, talvolta, permette di far capolino. Appena appaiono ti lasciano abbagliato... e poi non vorresti che si spegnessero mai.
Verde, della speranza di un mondo più giusto del quale lei ti pennella le immagini. Forse il regalo che più di ogni altro vorremmo poterle fare oggi.
Azzurro, il colore di chi cammina a testa alta, con gli occhi fissi al cielo e mai rassegnati al basso. A nessun "basso". Perchè umilierebbero la dignità della splendida donna che sta maturando dentro di lei.
Indaco, a raccontarci la consapevolezza di quello che è. Un colore che forse richiede di essere guardato con più attenzione, per afferrarne tutte le tonalità contenute.
Violetto, la fusione di due colori così diversi per simboleggiare la presenza di sfumature in ogni anima. Pensiero e Sentimento, Saggezza e Passione, Intelligenza e Istinto... per dare e ricevere tutto ciò che la vita vorrà donarle.

Questo arcobaleno si chiama Roberta...

E noi siamo davvero felici quando arriva... a strapparci un sorriso o una riflessione.
Vorremmo solo essere capaci di dirglielo.
Speriamo che le appartenga anche la pazienza...
Intanto, le doniamo un fiore e la ricopriamo della rugiada dei nostri auguri...

E adesso basta parole... passiamo alle candeline... anche se metterne così poche... non ci sono più abituata!
Rob... posso regalartene qualcuna delle mie?
Che dite?
Che non è una vera festa di compleanno senta torta?
Ma sicuro che mi sono ricordata! L'ho anche già tagliata a fette... Favorite, prego!!!!

... e...

Tanti auguri a te...
Somewhere over the rainbow bluebirds fly...
Tanti auguri a te...
Birds fly over the rainbow...
Tanti auguri a Roberta...
Why oh why can't I...
Tanti auguri a te!

sabato 20 settembre 2008

Altro che enigmistica...

Per cominciare, questo post lo scrivevo il 2 settembre.
... comincio ad avere seri problemi con una materia che, durante la mia vita scolastica, non mi ha mai negato soddisfazioni: la matematica.
Anzi, per essere più precisa, l'economia... la qual cosa ovviamente mi preoccupa non fosse altro che nella considerazione del fatto che mi mancano ancora 8 anni 8 al pensionamento.
Pur ipotizzando di continuare ad operare nell'Ufficio di Segreteria Generale, ciò non mi mette al riparo dalla necessità di capire cosa si intenda per "dare" e "avere"... quali importi vadano esposti a bilancio... come debba chiudersi un esercizio... cosa significhi Azienda fallita e cosa si intenda per utile e/o perdita.
Ma...
"Perdite statalizzate, utili privatizzati"
Il grande statista annuncia con orgoglio che è stata formata la cordata per salvare Alitalia... e a me viene in mente un cappio.

Alitalia viene divisa in due compagnie, denominate dalla stampa bad company (affidata ad uno che di nome fa Fantozzi...) e best company (regalata a 16 valorosi, generosi e, immaginiamo, disinteressati...). La prima, formata da tutte le attività positive, cioè quelle in attivo, di Alitalia, viene venduta, senza nessun tipo di asta e a prezzo di favore, a una nuova società privata, chiamata Compagnia Aerea Italiana. La cosiddetta bad company, formata da tutte le passività, resterà invece a carico dello Stato, ovvero di tutti i cittadini paganti le tasse, e verrà messa in fallimento.
La nuova società è composta da Roberto Colaninno attraverso Immsi, il gruppo Benetton attraverso Atlantia, il gruppo Aponte, Riva, il gruppo Fratini attraverso Fingen, i Ligresti con Fonsai, Equinox, Clessidra, il gruppo Toto, il gruppo Fossati attraverso Findim, Marcegaglia, Caltagirone attraverso Acqua Marcia, il gruppo Gavio con Argo, Davide Maccagnani con Macca, Tronchetti Provera, e Intesa Sanpaolo.
Tra le passività scaricate alla bad company (e quindi allo Stato) ci sono in primis gli esuberi, sul cui numero a questo punto si sprecheranno rimbalzi di accuse e risposte, in attesa di essere ricollocati alle poste, al catasto, e a qualche altro ufficio pubblico...
La brillante soluzione, in realtà, puzza molto di imbroglio: il piano Air France, la soluzione prospettata dal precedente governo, fatta fallire da Berlusconi con il colpevole contributo dei sindacati, era infinitamente migliore di questo piano, costava molto meno agli italiani, anzi, portava anche qualche soldo nelle casse dello Stato (perché Air France perlomeno un po' Alitalia la pagava, mentre qui si vendono a niente gli attivi, tenendosi sul groppone tutti i passivi), e non violava le regole del mercato e della libera concorrenza come fa invece questa soluzione in modo estremamente spudorato. Inoltre la vecchia soluzione prevedeva soltanto 2150 esuberi, e manteneva e rafforzava Fiumicino come hub, mentre con questa nuova soluzione non ci sarà più nessun hub, alla faccia di Bossi: strillava su Malpensa, ma adesso non ha più niente da ridire, se non "il piano va bene".
Ma - esclusi i 16 soci obbligati ad impegnarsi nella cordata, graziati dalla statalizzazione delel passività aziendali e ovviamente ricompensati con appalti, concessioni, benefici, commesse, sussidi... - è un buon affare anche per noi gente normale che continuiamo a cercare di far quadrare il nostro bilancio?
Berlusconi esulta "gli italiani devono essere orgogliosi del risultato raggiunto"... ma allora perchè io sono più offesa e nauseata che orgogliosa? ... e perchè ho la netta percezione che ci stanno fregando?

... e questo lo aggiungo il 20 settembre.
Cai o fallimento.
«... Credo che gli italiani siano buoni giudici per capire da che parte sta la colpa se non si è riusciti a trovare immediatamente una soluzione che io auspico ancora». «Sono sereno come chi ha fatto il proprio dovere». «L'ipotesi è soltanto una e non ci sono alternative».
«Al tavolo si torna solo per firmare l'accordo».
«Meglio falliti che in mano a questi banditi».
«Spero che tutti si rendano conto che non c'e' una ragione superiore al fatto di mantenere in piedi 20 mila posti di lavoro ed una compagnia italiana che sappia custodirli».

Ma chi vince e chi perde?
Purtroppo perdiamo tutti! Ma pare che la partita sia più importante del risutato...

giovedì 18 settembre 2008

Solfeggi italiani...

Vi ricordate a scuola quando si ostinavano ad insegnarci i solfeggi?... senza peraltro farci capire a cosa sarebbero potuti servire:
Do, si, la, la... do, si, la, la... do, si, la, la, si, la, la, si, la do (e tralascio l'ilarità dei compagni)...
Ecco! Appena ho sentito Di.Do.Rè., ho ripensato ai solfeggi!
Ne avete sentito parlare, vero?

Trattasi di un'idea incredibilmente coerente del ministro Brunetta.
Un'idea che si colloca sulla scia del nuovo stile italiano di governare con mosse degne di un prestidigitatore.
L'indulto è stato un vero e proprio scandalo del quale il passato Governo è responsabile (e lasciamo correre su chi l'abbia votato)?
Sì, però... le carceri scoppiano... bisognerà studiarne un'altra... anzi, proprio un altro. Indulto!
La prostituzione è una mercificazione inaccettabile del corpo (e lasciamo perdere se anche "vendersi" su fogli patinati è una mercificazione) alimentata dal comportamente incosciente del passato Governo che permette l'ingresso in Italia di troppi clandestini?
Si, però... basterà farla rientrare fra quattro mura e non importa se per le ragazze sarà come essere in camera di concentramento...
La famiglia è l'anima della Società e questa sinistra la sta minando dalle fondamenta (e non importa se chi rappresenta la sinistra risulta avere una sola moglie...)?
Sì, però... il nostro amore per la famiglia lo dimostriamo con il possederne più di una...
La scuola italiana è occupata dalla sinistra e il suo livello qualitativo è in discesa)?
Assolutamente sì... ma ora ci pensa la ministra e ci racconta la storiella che le sue riforme sono pensate in funzione dei bambini... ma intanto il primo risultato sarà che i genitori che lavorano dovranno pensare a cosa fare dei figli dopo l'orario (ridotto) scolastico... ma la soluzione è peraltro ovvia: c'è la Scuola Privata...
Alitalia... No, Alitalia meriterebbe un post tutto suo... Ne ho pure uno già pronto... ma nel frattempo la vicenda ha avuto sviluppi... Vedremo...
E Di.Do.Rè.?
Ah già!
La sinistra inconsciente, distruttiva, priva di valori, arrogante, becera e corrotta aveva fatto una proposta assolutamente inaccettabile dal punto di vista morale (ed ecclesiale): i Di.Co.
Trattavasi di una sigla che stava per "DIritti e doveri delle persone stabilmente COnviventi", cioè un disegno di legge finalizzato al riconoscimento nell'ordinamento giuridico italiano di taluni diritti e doveri discendenti dai rapporti di "convivenza" registrati.
Il centrodestra, allora all'opposizione, e la Chiesa, come sempre al governo, avevano strenuamente contrastato questo disegno di legge, accusandolo di voler favorire unicamente i gay e i disonesti sfruttatori dello Stato.
Adesso si cambia musica...
Adesso la sinfonia scritta e diretta da Brunetta si chiama Di.Do.Ré. — DIritti e DOveri di REciprocità dei conviventi — e non prevede oneri per lo Stato. Non un solo euro a carico del contribuente.
Insomma... come per Alitalia...

Siamo proprio un Paese
di nani

e ballerine...

lunedì 15 settembre 2008

Premi e foglie


Proprio oggi che da Gabry si parlava di premi, ne ricevo uno nuovo dalla mia consuocerina Stefania.
Essendo vincolante per prelevarlo il fatto di assegnarlo ad un altro blog, e trovando piacevolissimo ricevere premi anche se di solito non li faccio girare, stavolta provvedo ad ottemperare ai miei doveri.

Il premio.
"Blog vitaminico a.c.e." è una targa che attesta stima e apprezzamento per lo stile, la grafica, i contenuti e l'energia che il premiato trasmette con il suo blog.
Chi ne ha ricevuto uno può assegnare quanti premi desidera, in qualunque momento. Per poter prelevare il premio, però, è necessario premiare almeno un altro blog.
Per farlo basta scrivere un post inserendo un link che riporti all'origine del riconoscimento, così da permettere al premiato di leggere il regolamento.

L'assegnazione.
Pur avendo motivi per premiare tutti coloro che passano nel mio blog - per simpatia, pazienza, amicizia, verve... e molto altro - assegno questo premio a

per tutti gli stimoli che ricevo ogni volta che lo visito...e per ringraziare Mister X delle parole che mi riserva.

A tutti gli altri dedico di cuore questo racconto.
Esistono persone nelle nostre vite che ci rendono felici per il semplice caso di avere incrociato il nostro cammino.
Alcuni percorrono il cammino al nostro fianco, vedendo molte lune passare, gli altri li vediamo appena tra un passo e l'altro. Tutti li chiamiamo amici e ce ne sono di molti tipi.
Talvolta ciascuna foglia di un albero rappresenta uno dei nostri amici. Il primo che nasce è il nostro amico Papà e la nostra amica Mamma, che ci mostrano cosa è la vita. Dopo vengono gli amici Fratelli, con i quali dividiamo il nostro spazio affinché possano fiorire come noi. Conosciamo tutta la famiglia delle foglie che rispettiamo e a cui auguriamo ogni bene.
Ma il destino ci presenta ad altri amici che non sapevamo avrebbero incrociato il nostro cammino. Molti di loro li chiamiamo amici dell'anima, del cuore. Sono sinceri, sono veri. Sanno quando non stiamo bene, sanno cosa ci fa felici. E alle volte uno di questi amici dell'anima si installa nel nostro cuore e allora lo chiamiamo innamorato. Egli dà luce ai nostri occhi, musica alle nostre labbra, salti ai nostri piedi.
Ma ci sono anche quegli amici di passaggio, talvolta una vacanza o un giorno o un'ora. Essi collocano un sorriso nel nostro viso per tutto il tempo che stiamo con loro.
Non possiamo dimenticare gli amici distanti, quelli che stanno nelle punte dei rami e che quando il vento soffia appaiono sempre tra una foglia e l'altra. Il tempo passa, l'estate se ne va, l'autunno si avvicina e perdiamo alcune delle nostre foglie, alcune nascono l'estate dopo, e altre permangono per molte stagioni.
Ma quello che ci lascia felici è che le foglie che sono cadute continuano a vivere con noi, alimentando le nostre radici con allegria. Sono ricordi di momenti meravigliosi di quando incrociarono il nostro cammino.


Ti auguro, foglia del mio albero, pace amore fortuna e prosperità.
Oggi e sempre... semplicemente perché ogni persona che passa nella nostra vita è unica.
Sempre lascia un poco di sè e prende un poco di noi.

Ci saranno quelli che prendono molto, ma non ci sarà chi non lascia niente.
Questa è la maggior responsabilità della nostra vita e la prova evidente che due anime non si incontrano per caso.




P.S.: tutti i graditissimi premi che mi sono stasti assegnati sono esposti nella mia vetrinetta a fondo pagina... non per "mostrare" quanti sono, ma perchè i regali degli amici hanno una collocazione speciale nel cuore... e questo mi sembrava l'unico modo di esprimerla anche sul blog...

domenica 14 settembre 2008

Cerchi prove?

C'è un aspetto dell'esperimento compiuto al CERN lo scorso 10 settembre sul quale ho avuto modo di confrontarmi. Parlo della "provocazione" secondo la quale la possibilità che gli scienziati ricreino il Big Bang contribuirà ad avvalorare le ipotesi della NON esistenza di Dio.
Per certi versi, i toni apocalittici di talune previsioni che parlavano di fine del mondo, parevano voler richiamare l'attenzione in modo particolare su questo aspetto dell'argomento.
Vi ho ravvisato gli stessi toni profetico-sventurali dei Testimoni di Geova et similia... ma amplificati da una sorta di operazione marketing, per altro ben gestita, che probabilmente voleva attirare l'attenzione di tutto il mondo su un evento che diversamente sarebbe rimasto relegato ai soli scienziati o tuttalpiù agli appassionati di fisica.
Volete mettere l'appeal di "Caccia alla particella di Dio"?

Ad ogni modo, tornando all'argomento del post, ho approfittato dell'occasione per ripensare alla mia Fede... e magari ci fossero spesso occasioni perchè tutti lo facessero, non fosse altro che per acquisire consapevolezza di quello che si dichiara.
In particolare lo stimolo è stato una domanda ben precisa:
"Potrai ancora credere in un Dio Creatore dopo che gli scienziati ti avranno dimostrato di poter essere loro creatori?"
Di getto ho risposto che sono arrivata a una fase nella quale l'atteggiamento principale che ho nei confronti di Dio non è quello di riconoscergli onnipotenza, nè quello di averne paura piuttosto che rispetto... Io questo Dio semplicemente lo AMO...
Ma ci sono arrivata solo dopo un cammino, a tratti anche faticoso... e la "sosta" presso di Lui mi pare il luogo che ho sempre cercato...
Credete che una mamma di un bimbo in difficoltà non debba faticare per accettare quello che le viene proposto?
Credete che non vada a confrontarsi anche con Dio alla ricerca di risposte?
Io ricordo le mie domande... e ricordo anche come le porgevo... mancava solo la forma della bestemmia, ma la volontà di ferire c'era tutta...
E mi faceva una rabbia non sentire niente in risposta... men che meno la sensazione che l'offesa avesse colpito il segno!
Poi piano piano, senza nemmeno accorgermi, le parole si sono trasformate in confidenze sussurrate a un Amico che sapeva ascoltare e accanto al quale ritrovavo serenità.

Quando vedo sorgere il sole su un paesaggio incantato, non mi interessa sapere quali siano le fasi della rivoluzione terrestre nè della sua rotazione... io lo ammiro e basta;
Quando qualcuno mi dice di aspettare un bambino, non penso a quale professione potrà praticare nè a quale fascia di reddito occuperà... io ne gioisco e basta;
Quando penso a quello che sono e a quello che ho, non mi metto a pesare con precisione se ho avuto in proporzione al merito... io vivo e basta.
E quando mi si presentano problemi e difficoltà... io mi sento affiancata, capita, aiutata.
E quando penso alla fine... io spero e credo in un incontro, anzi, in tanti incontri che si verificheranno in un'atmosfera di puro amore... e questo Amore per me ha un nome ben preciso: Gesù.

Allora. Forse con questi pensieri sparsi ho confermato l'idea che chi ha Fede sia un illuso credulone. Ma in questo "Credo" io trovo il senso di ogni cosa, piacevole o terribile, desiderata o respinta, di vita o di morte. E, mentre di dimostrazioni, sperimentazioni, equazioni, non sento alcuna nostalgia, ogni volta che mi sono allontanata (per protesta, per ribellione, per presa di posizione) da Dio, ne ho provato una nostalgia struggente e ho cercato la Sua consolazione.
Poi, certo! Chi vorrà semplificare o banalizzare tutto lo farà...
Intanto esprimo una speranza...
Ritenendo che per chi ha Fede queste "dimostrazioni" non siano motivo di cambiamento di atteggiamento... ipotizzando che per chi non crede dopotutto non siano apportatrici di chissà quali grandi novità alla propria convinzione... spero che 20 anni di lavoro e una spesa superiore a 8 miliardi di euro abbiano finalità diverse che togliersi lo sfizio di denigrare chi crede in Dio... ad esempio aprire la strada ad una scoperta che oltre che studiare come sia nata la Terra ci consenta anche di continuare a viverci... magari debellando alcune malattie, trovando fonti di energia alternative e compatibili con la salute del Pianeta, risolvendo il gravissimo problema della friubilità dell'acqua da parte di tutti... o anche solo dandoci un'alternativa all'utilizzo del petrolio, inventando macchine e fabbriche che non inquinino, riuscendo a prevedere le catastrofi naturali come i terremoti, potendo controllare le manifestazioni metereologiche devastanti... altrimenti non ci resta che pregare!

venerdì 12 settembre 2008

Compleanni, ricordi e ringraziamenti...



Il ricordo di un amico

Penso che nessun'altra cosa ci conforti tanto,
quanto il ricordo di un amico,
la gioia della sua confidenza
o l'immenso sollievo di esserti tu confidato a lui
con assoluta tranquillità:
appunto perchè amico.

Conforta il desiderio di rivederlo se lontano,
di evocarlo per sentirlo vicino,
quasi per udire la sua voce
e continuare colloqui mai finiti.


David Maria Turoldo

mercoledì 10 settembre 2008

Una bambina

Si è spenta la poetessa carnica Gina Marpillero, di 96 anni.
Non l'ho conosciuta personalmente e non ho prestato molta attenzione alla sua produzione letteraria, ma il quotidiano locale che dà oggi notizia della sua morte, tra le altre, pubblica una poesia nella quale posso davvero dire di ritrovarmi.
Le comuni radici... non è solo una frase fatta...
Abbiamo respirato la stessa anima della natura.

Una bambina
Una bambina di prati, di boschi,
di acque, di fiumi, di ruscelli,
di viole, di bucaneve, di corgnoli maturi,
di farfalle colorate, di ghirlande di edera
sulla testa giocando da regina;
un mazzo di violette alla maestra;
fare il cristo gettandosi a braccia spalancate
nella neve fresca;
l'acqua gelata di un rivolo che scorre fra le dita dei piedi;
fragole sulle labbra per essere più bella,
e per orecchini ciliege rosse dal doppio gambo verdolino,
e il sole fra i capelli spettinati,
e a casa l'aspettava una bambola di stracci,
gli occhi due piccoli bottoni di madreperla viola.
Di questa bambina ho sempre nostalgia.


Siamo cresciute come gattini selvatici...
Imparando presto a chi avvicinarci e chi evitare, sia che fossero le donne di paese che ad ogni occasione pareva godessero a rinfacciarti qualche mancanza... magari allungandoti qualche gratuito scappellotto, sia che fossero alcuni uomini, pesanti nei commenti e negli sguardi... che magari allungavano pure loro le mani, sia che fossero coetanei con i quali non si riusciva a trovare troppa familiarità.
Abbiamo imparato a "soffiare" per farci rispettare, e anche a graffiare, se serviva.
Abbiamo imparato che non si poteva tornare sempre dalla mamma a lamentarsi... anzi, talvolta se ne ottenevano nuovi rimproveri...
Abbiamo imparato che tutti possono tradirti e che talora, anche dolorosamente, il traditore puoi essere tu...
Abbiamo imparato a non rivelarci troppo e a inghiottire le lacrime...
Abbiamo portato a casa ginocchia sbucciate e tenuto celato ferite dell'anima...
Abbiamo imparato a vivere con noi stessi anche in mezzo agli altri!
Crescere non è facile...

lunedì 8 settembre 2008

Dalla stirpe di Davide...

Oggi è la ricorrenza della Natività della Vergine.
La Sacra Scrittura comincia a parlare di Lei solo dall'ingresso dell'Arcangelo Gabriele nella sua stanza di ragazza.
Notizie sulla Sua provenienza, sulla Sua infanzia, su quella che viene chiamata Vita nascosta di Gesù e sulla vita di Maria dopo la Resurrezione del Figlio, si trovano nei Protovangeli e appartengono alla Tradizione della Chiesa oltre che al grande patrimonio artistico-religioso del nostro Paese.
Basti pensare a Giotto che ha dedicato uno dei tre cicli pittorici degli affreschi della Cappella degli Scrovegni alla vita dei genitori della Vergine.
I nostri vecchi li conoscevano più di noi e sovente ce li trasmettevano sotto forma di racconti per i piccoli.
Così è stato anche per me, e in questa stagione della mia vita rimpiango di non averli accolti con maggior consapevolezza, non fosse altro che perchè compongono il ricordo della dolcezza delle mie nonne, in particolare la nonna materna Amabile.
Oramai sono già 20 anni che la nonna non c'è più e mi è capitato sovente di rimpiangere di non aver capito tante cose di lei e del suo modo di essere, probabilmente bizzarro se confrontato alle sue coetanee.
In particolare avevo dimenticato un canto che la nonna ci faceva con riferimento proprio alla nascita della Madonna.
A rendermi ancora più triste c'era poi il fatto che nessun altro della famiglia se lo ricordava, nè figli nè figlie nè la lunga schiera dei nipoti.
Anche le donne del suo paese d'origine non avevano saputo aiutarmi e a me pareva che avrei mancato una carezza a none Mabile se non fossi riuscita a "riavere" la sua filastrocca...
Quindi figurarsi la gioia quando mi sono trovata davanti alle parole che stavo cercando...


Dalla stirpe di Davide
la gran Vergine nascea,
essa è nata in Galilea
fu suo padre San Gioachin.


E sua madre fu Sant’Anna,
donna giusta e timorata,

ch’era già in età avanzata

senza avere alcun bambin.


Ed essendo senza prole
lei da tutti era schemita,
vergognata ed avvilita
per la sua sterilità.

Ma sant’Anna giorno e notte
lei pregava il buon Signore

che mandasse il Salvatore

a portare la redenzion.


San Gioachin stava sui monti
e colà facea il pastore;

un bell’angelo del Signore

a lui viene ad annunciar.


E gli disse: Gioachino,
vivi pur con cuor contento:

si avvicina il gran momento

che il Signor ti vuol premiar.


La tua moglie, benché vecchia,
pure avrà una bambina,
la più cara fanciullina

che abbia fatto il Creator.

Ed appena sarà nata
le porrai nome Maria;
sarà Madre del Messia,
Gesù Cristo Salvator!



Per rendere questo post ancora più simile alla lode che vorrebbe essere, accolgo un "suggerimento" di Angela (Grazie!)...

domenica 7 settembre 2008

Capirsi...

Questo fine settimana appena trascorso ho avuto occasione di fare i conti con la mia emotività anche per avvenimenti oggettivamente lontani da me...
La ragione per la quale mi sentissi tendente ad emozionarmi mi sfuggiva, salvo trovarne qualche riflesso sabato sera nell'ascolto della Parola durante la celebrazione della Santa Messa.
E' questione di compassione!
Devo però farmi intendere sul significato che riconosco nel termine utilizzato.
Altrimenti potrei creare lo stesso disappunto che susciterei in una persona con una qualsiasi difficoltà dicendo: Come compatisco quello che stai vivendo...
Per me il termine ha un significato dolce e profondo... Compassione... "cum-passio", da pathos = sentimento... cioè patire insieme.
In particolare, il "volo" dell'ultimo tedoro - Hou Bin - all'inaugurazione dei giochi paraolimpici di Pechino, mi ha davvero emozionata e commossa e, anche se il giornalista continuava a ripetere "No compassione", io la sentivo, eccome!
Talvolta, anche per dare un senso al mio essere sempre pronta a compatire con qualunque persona o situazione, dico: Il fatto è che non sono capace di oggettivizzare ciò che mi accade attorno... o soggettivizzo tutto!
Immagino che il problema, pur definito con termini probabilmente impropri, sia proprio questo, finisco sempre per farne "qualcosa di personale"... di tutto!

Ma se nella Parola di Dio ho trovato quanche suggerimento di risposta, nel Vangelo di questa domenica, uno dei passaggi porta nuove domande e nuovi dubbi...
In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro.
Io la interpreto come "poco può fare la compassione se non si ricerca anche la comunione"...
Mi sa che devo fare ancora molta strada...
E per fortuna che la conclusione ...dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro... rassicura sul fatto che non sta tutto nelle mie sole forze... anzi, forse ben poco. Dove manca la capacità c'è la Grazia...



P.S.: il momento culminante della cerimonia è a 3:40 del filmato...

martedì 2 settembre 2008

CampoScuola con una ragazza speciale...

Veramente i ragazzi speciali erano 23 + 4 + 1 ... e cito solo i presenti che potevano vantarsi dell'età "ridotta" ... ma la vera protagonista del camposcuola di questa estate 2008 è stata una ragazza ebrea di nome Maria...
Com'è ovvio il camposcuola, in quanto parrocchiale, non si propone solo come vacanza ma anche come percorso di crescita, fisica e spirituale.
Pur favorendo, dunque, tutte le espressioni più consone all'età dei fruitori, quali l'allegria, il piacere di stare insieme, i giochi, un pizzico di trasgressione (almeno degli orari) , le confidenze... ci sono nel corso della giornata i momenti della preghiera, della meditazione e della riflessione.
La vita di Maria di Nazareth ha come punto di forza che l'età dei nostri ragazzi corrisponde all'età della Vergine al tempo della visita dell'Arcangelo Gabriele.
L'itinerario era strutturato seguendo alcuni brani-guida sui quali erano state calibrate attività, riflessioni e perfino giochi.

I primi due giorni ci siamo dedicati ai Protovangeli, vale a dire ai Vangeli non ufficiali sui quali si trova la storia della famiglia della Vergine, la sua nascita e la sua crescita fino all'ingresso nella Storia della salvezza. Nei giorni successivi abbiamo basato i discorsi e le provocazioni sui Vangeli nei quali Maria appare e l'ultimo giorno abbiamo parlato delle apparizioni mariane.
Credo che alcune riflessioni abbiano raggiunto un tale grado di profondità che ne rimarrà traccia per sempre nei cuori di tutti noi.
Così come rimarrà il ricordo della serata delle "nozze"...

Partendo dal racconto delle Nozze di Cana, infatti, abbiamo organizzato una vera e propria festa nuziale, con tavole imbandite, fiori alla sposa, menù festivo e bomboniere in onore della cuoca e di suo marito che stanno per tagliare il meraviglioso traguardo di 46 anni di vita insieme...
Intanto che approntavamo l'allestimento della sala per il "banchetto", i ragazzi hanno pensato a quali cose chiedere a due persone che hanno scelto di stare insieme per tutta la vita. Mentre poi Lucia e Giusto rispondevano, si leggeva nei loro occhi il sogno di ascoltare una fiaba con un finale bellissimo che tutti vorrebbero poter realizzare.


Poi, a far da cornice, le escursioni, i canti attorno al falò, la notte in malga tutti insieme con l'intenzione di non dormire... ma poi che concerto di ronfamenti!!!
E i pasti consumati nell'allegra confusione di una famiglia composta da 32 persone... e i turni delle pulizie, e i giochi all'esterno e nel salone della nostra casa saurana... e le confidenze notturne con le luci spente...
E le attività divisi in gruppo a confrontarci sulla nostra vita e sulla nostra Fede.
Un giorno abbiamo fatto la lettura dei giornali e poi ciascuna squadra ha scelto 3 argomenti sui quali incentrare le proprie riflessioni per poi "inventare" un modo accattivante di trasmetterle agli altri. La mia squadra aveva scelto: l'anoressia, l'eutanasia e la pedofilia all'interno della Chiesa... Argomenti non poco ostici! Eppure le riflessioni che ne sono uscite rivelavano capacità di analisi e critica... I ragazzi sono davvero scrigni che celano meraviglie che noi adulti talvolta abbiamo lasciato avizzire!
Intanto la fine del campo si avvicinava e a noi pareva fosse stato troppo breve... e un po' avevamo voglia di tornare al nostro ritmo quotidiano ma capivamo che quella settimana era un'occasione fortunata che avevamo e ne volevamo godere con intensità...
Il penultimo giorno lo abbiamo dedicato alla costruzione della grotta di Lourdes... e all'attesa del gioco notturno che è sempre una sorpresa che gli animatori regalano ai ragazzi...



E infine la S.Messa conclusiva... e le parole che ci siamo scambiati, i ringraziamenti, le preghiere, le mani intrecciate... e, per me, questo abbraccio fra lacrime che raccontavano quante cose abbiamo condiviso e quanto amore ci lega... e la gratitudine alla nostra speciale compagna di settimana e di vita...

lunedì 1 settembre 2008

Cioppy's story 2

Cioppy era diventato oramai una sorta di attrazione…
I ragazzi, ovviamente, raccontavano in giro di questa opportunità più unica che rara di avere un ghiro in casa … e alcuni dei loro amici chiedevano se potevano venirlo a vederlo…
Lui faceva il divo… e al massimo dell’esibizionismo lasciava vedere solo il nasino.
Invece a noi era concesso ovviamente di più…
C’era il momento del pasto, nel quale assistevamo (provocandolo, visto che gli mettevo le cibarie dall'altra parte della gabbia per costringerlo a mostrarsi) ai suoi scatti da centomillimetrista: blocchi di partenza, uscita lanciata, raccolta frutto, dietrofront, sparizione all’interno della casetta.
C’erano i momenti di disorientamento che ci facevano morire dalle risate: Cioppy era avvezzo a sporgere le manine (che devi chiamarle “manine” perché ci assomigliano, sia per forma che per utilizzo), aggrapparsi al lato di altezza dell’apertura, allungare il collo e “protestarci” contro…
Una volta ci siamo avvicinati alla gabbia mentre era uscito in passeggiata. Svelto come un fulmine si è spostato, si è preso con le manine alla porta e ha cominciato a protestare… al contrario, con il culetto verso di noi e il musetto verso l’interno della sua casetta…
C’erano le operazioni di pulizia nel corso delle quali smontavo la gabbia, alzavo la casetta (che era costruita a incastro), eliminavo lo sporco, lavavo le singole parti e sostituivo il substrato di foglie… il tutto mentre lui protestava rimanendo prudentemente aggrappato al “soffitto” della gabbia…
C’erano i miei tentativi di contatto che finivano invariabilmente con un bel morso a un dito, il sangue che colava e io che dicevo “Non è successo niente… Tranquillo, amore”…
Ma la giornata più sintomatica dell’affetto che avevamo sviluppato per lui è ...

Mio marito era a lavorare, quella mattina… aveva avuto il turno di notte.
Alle 6 mi aveva svegliata facendomi squillare il telefono (non sono mai stata capace di svegliarmi da sola…) e io subito ero uscita in terrazzo per dire buongiorno a Cioppy… ma Cioppy non rispondeva ai miei richiami…

Cioppy… Cioppyyyyy… CIOPPY?!!” … Niente!

Cosa avreste fatto, voi?
Io ho staccato la gabbia dal suo gancio, ho infilato le braccia, alzato la casetta scoperchiando il suo vero e proprio nido… e l’ho trovato sul suo letto di foglie assolutamente immobile…
L’ho delicatamente raccolto… nessuna reazione…
Sono rientrata con lui fra le mani in cucina… mi son seduta al tavolo... e mi sono messa a piangere.
Le lacrime gli cadevano sul musetto e lui rimaneva immobile.. e io piangevo ancora di più.
Alle 7 e un quarto rientra mio marito…
Io oramai singhiozzavo senza ritegno, avevo la faccia tutta rossa e gli occhi gonfi… e mi ero completamente dimenticata che avrei dovuto far alzare i bambini…

Cos’è accaduto?
E’ morto…
Ma ne sei sicura?
Non si muove… E’ già un’ora che lo tengo in braccio e lui è morto...
… (silenzio)
Due domande… Per me, piangeresti così? E comunque, hai mai sentito parlare di letargo?

Molto tempo dopo… Cioppy non si faceva vedere già da una settimana e io lo credevo in letargo…
Invece…
Quando mi sono resa conto della situazione reale, ho dovuto spiegare ai ragazzi che bisognava provvedere per i saluti…
Una scatola resa più bella con un rivestimento esterno, un letto di foglie pulite e profumate… e la ricerca di un posticino nel quale potevamo continuare a immaginarcelo felice…
Questo terzo punto, in realtà, si dimostrò difficile…
No, qui è difficile che torniamo… e noi vogliamo tornare
Qui non arriva mai il sole...
Qui è troppo allo scoperto...
Qui non ci sono nemmeno fiori...
Ecco… qui!

E il nostro Cioppy è tornato nel bosco…

STAIT ATÊNZ…

Questo, come ogni altro blog, è tutelato dalla legge 675 del 1996 (tutela della privacy), dall'estensione della suddetta avutasi con il Decreto Legislativo n° 196 del 30/06/2003 e dalle norme costituzionalmente garantite al nome, alla persona, all'immagine ed all'onore.
Quindi, se pensate di passare di qua per scrivere "spiritosaggini" a ruota libera, ve ne assumerete anche le eventuali conseguenze. Per parte mia, mi riterrò libera di intervenire se rileverò che si siano superati i limiti dettati dall'educazione e dal rispetto della dignità riconosciuta alle persone... TUTTE!
L'anonimato, evidentemente, non garantisce la copertura assoluta, poichè, eventualmente, la Polizia Postale può richiedere l'elenco degli IP che hanno effettuato l'ingresso al blog.
Sa ti va ben cussì bón… sennò piês par te!!! …tu pós ancje šindilâti: prat denant e selve daûr…

Stiamo insieme da...

Dicevi??? ^-^

37 grazie x 22 PREMI!!!

Sira degli Oedv Presiùs

Sira degli Oedv Presiùs
Grazie Cri!!!

Embè...

Embè...
Piuma nel Vento ringrazia OEdV!

Già! ... anche...

Blog360gradi - L’aggregatore di notizie a 360° provenienti dal mondo dei blog!

Ma certo che NO!!!