Nella vigilia della celebrazione della "Giornata della Memoria" ho letto un breve articolo... e ho pianto.
Era un'anticipazione dello spettacolo che, proprio per onorare tale circostanza, Marco Paolini terrà (ha tenuto la sera del 26) con messa in onda su La7.
A parte che Marco Paolini mi piace in modo smisurato e i miei giudizi sui suoi lavori sono favorevoli anche senza averli visti... quello che racconta non lascia indifferenti.
Ve ne riporto alcuni stralci. L'articolo completo lo trovate qui. Chi ha La7 magari ha avuto la possibilità di vederlo...
Tra il 1939 e il 1945 nel territorio del Reich furono ammazzati centinaia di migliaia di cittadini tedeschi, persone disabili e malati di mente. Le prime vittime del nazismo furono loro: prima degli ebrei, prima degli zingari, prima degli omosessuali. Prima di tutti, furono passati per il camino i propri figli mal riusciti, in un miscuglio di ragioni razziali pseudoscientifiche ed economiche, mai dette apertamente però sapientemente indotte: forse anche per questo, ciò che accadde per mano di pochi, accadde sotto gli occhi di tutti. Uccisi da medici o per ordine di medici, da persone impiegate in luoghi che dovevano curare. Oggi ne sappiamo molto di più di quel che successe durante il nazismo. Sappiamo i metodi usati per uccidere, sappiamo i colpevoli, sappiamo i grandi numeri.
Cominciarono a morire per primi, prima dei lager, e continuarono a morire per ultimi, fino a dopo la fine della guerra. La medicina, i medici, sono tra i protagonisti della storia che racconto: ma medici, psichiatri, tedeschi e italiani sono coloro che a partire dagli anni Ottanta hanno fatto emergere i fatti e permesso a questa storia di emergere, storia tedesca ma che ha riguardato anche l'Italia, storia di ieri ma che fa pensare a oggi, storia con poche storie, difficile da narrare, difficile da ascoltare.
Hitler prende il potere in Germania nel '33, e in 12 anni succede tutto, ma questa storia comincia prima, perché i dottori dell'eugenetica hanno cominciato il loro lavoro prima, alla fine della "Belle époque". Forse non c'è mai stata altra epoca in cui gli scienziati sono stati così gran sacerdoti della vita delle persone. Perché le città si illuminano di luce delle lampade a gas, girano le automobili, la medicina fa passi da gigante. L'idea di difesa della razza non è un parto della sola filosofia tedesca: tutti discutono sulle teorie dell'ereditarietà e sull'evoluzione delle specie. il primo paese al mondo che applica la neonata "scienza" eugenetica è l'America! Tra la fine dell'Ottocento e il 1924 tutta una serie di Stati americani adotta leggi sulla sterilizzazione obbligatoria. In quel momento gli Stati Uniti sono il paese più avanzato nella frontiera della dura lotta per avere figli belli, sani e forti. E in Europa un politico che sta muovendo i primi passi se ne accorge: Adolf Hitler. Nel 1920 in Germania viene pubblicato un piccolo libro "Die Freigabe der Vernichtung lebensunwerten Lebens" (il permesso di annientare vite indegne di vita). Lo scrivono un medico e un giudice. Vite indegne di essere vissute: ma quel libro non era l'unico in circolazione; c'era un pensiero che alzava la voce e arrivava da lontano, da oltre oceano, da oltre l'inizio del Novecento. Nella terra dei poeti e dei musicisti, quel pensiero diventa eliminazione; altrove, in altre civilissime nazioni, prima che lì cominciasse e per molti anni dopo che lì tutto fu finito, si manifestò con la sterilizzazione forzata di centinaia di migliaia di persone. Quasi sempre di donne.
Questa storia non esce quasi mai quando si fanno le Giornate della memoria, perché l'altra è più grande. Questa resta minore, quasi storia non degna di essere narrata. Gli psichiatri hanno avuto il merito di aver rotto il silenzio su questa storia mettendosi in discussione. Anche i medici dovrebbero farlo, anche gli scienziati dovrebbero farlo, anche ognuno di noi dovrebbe almeno conoscerla.
Era un'anticipazione dello spettacolo che, proprio per onorare tale circostanza, Marco Paolini terrà (ha tenuto la sera del 26) con messa in onda su La7.
A parte che Marco Paolini mi piace in modo smisurato e i miei giudizi sui suoi lavori sono favorevoli anche senza averli visti... quello che racconta non lascia indifferenti.
Ve ne riporto alcuni stralci. L'articolo completo lo trovate qui. Chi ha La7 magari ha avuto la possibilità di vederlo...
Tra il 1939 e il 1945 nel territorio del Reich furono ammazzati centinaia di migliaia di cittadini tedeschi, persone disabili e malati di mente. Le prime vittime del nazismo furono loro: prima degli ebrei, prima degli zingari, prima degli omosessuali. Prima di tutti, furono passati per il camino i propri figli mal riusciti, in un miscuglio di ragioni razziali pseudoscientifiche ed economiche, mai dette apertamente però sapientemente indotte: forse anche per questo, ciò che accadde per mano di pochi, accadde sotto gli occhi di tutti. Uccisi da medici o per ordine di medici, da persone impiegate in luoghi che dovevano curare. Oggi ne sappiamo molto di più di quel che successe durante il nazismo. Sappiamo i metodi usati per uccidere, sappiamo i colpevoli, sappiamo i grandi numeri.
Cominciarono a morire per primi, prima dei lager, e continuarono a morire per ultimi, fino a dopo la fine della guerra. La medicina, i medici, sono tra i protagonisti della storia che racconto: ma medici, psichiatri, tedeschi e italiani sono coloro che a partire dagli anni Ottanta hanno fatto emergere i fatti e permesso a questa storia di emergere, storia tedesca ma che ha riguardato anche l'Italia, storia di ieri ma che fa pensare a oggi, storia con poche storie, difficile da narrare, difficile da ascoltare.
Hitler prende il potere in Germania nel '33, e in 12 anni succede tutto, ma questa storia comincia prima, perché i dottori dell'eugenetica hanno cominciato il loro lavoro prima, alla fine della "Belle époque". Forse non c'è mai stata altra epoca in cui gli scienziati sono stati così gran sacerdoti della vita delle persone. Perché le città si illuminano di luce delle lampade a gas, girano le automobili, la medicina fa passi da gigante. L'idea di difesa della razza non è un parto della sola filosofia tedesca: tutti discutono sulle teorie dell'ereditarietà e sull'evoluzione delle specie. il primo paese al mondo che applica la neonata "scienza" eugenetica è l'America! Tra la fine dell'Ottocento e il 1924 tutta una serie di Stati americani adotta leggi sulla sterilizzazione obbligatoria. In quel momento gli Stati Uniti sono il paese più avanzato nella frontiera della dura lotta per avere figli belli, sani e forti. E in Europa un politico che sta muovendo i primi passi se ne accorge: Adolf Hitler. Nel 1920 in Germania viene pubblicato un piccolo libro "Die Freigabe der Vernichtung lebensunwerten Lebens" (il permesso di annientare vite indegne di vita). Lo scrivono un medico e un giudice. Vite indegne di essere vissute: ma quel libro non era l'unico in circolazione; c'era un pensiero che alzava la voce e arrivava da lontano, da oltre oceano, da oltre l'inizio del Novecento. Nella terra dei poeti e dei musicisti, quel pensiero diventa eliminazione; altrove, in altre civilissime nazioni, prima che lì cominciasse e per molti anni dopo che lì tutto fu finito, si manifestò con la sterilizzazione forzata di centinaia di migliaia di persone. Quasi sempre di donne.
Questa storia non esce quasi mai quando si fanno le Giornate della memoria, perché l'altra è più grande. Questa resta minore, quasi storia non degna di essere narrata. Gli psichiatri hanno avuto il merito di aver rotto il silenzio su questa storia mettendosi in discussione. Anche i medici dovrebbero farlo, anche gli scienziati dovrebbero farlo, anche ognuno di noi dovrebbe almeno conoscerla.
24 commenti:
Grazie Kaishe per aver dato luce anche a quest'altra pagina di storia, poco conosciuta ma pur sempre tragica e atroce, non bisogna lasciare che le nuove generazioni non sappiano, non vedano e non capiscono di quali bestiali atrocità si è macchiato l'uomo perchè nel loro futuro tutto questo non debba mai più accadere, perchè la storia non debba continuare a ripetersi e speriamo che questa speranza non sia solo un'utopia.
Un abbraccio e buona giornata!
Buongiorno Gabri cara...
Stamattina la prima preghiera è stata per le vittime dell'Olocausto.
E poi ne ho elevata una speciale per Primo Levi che, nel suo libro "Se questo è un uomo", raccomandava di MEDITARE ciò che è stato e di SCOLPIRLO nel cuore.
Ti confesso che non riesco a pensarci senza che mi venga da piangere. E senza che mi sorga in cuore la paura.
Dio non voglia che accada nuovamente... perchè di credere che l'uomo, da solo, sia capace di evitarlo mi riesce difficile.
Ciao, non ho visto Paolini (anche a me piace molto), ho letto diversi libri sull'olocausto e ne sono ogni volta rimasta sconvolta, sapere che le vite umane fossero considerate alla stregua di animali da macello (ma anche molto peggio) è terribile, come è assurdo poter pensare che chi ha dei disturbi mentali debba essere eliminato. Questo è un giorno da ricordare, anche se il mondo è catastrofico, una buona parte di persone con coscienza esiste ancora.
Grazie e buona giornata.
No, non possiamo e non dobbiamo dimenticare!
Cara Kaishe, grazie per questo diffondere opere poco o niente conosciute.
Non giustificano, ma aprono uno spiraglio per arrivare a quel tremendo, catastrofico periodo che fu il nazismo.
Un abbraccio,
Lara
molti preferiscon non sapere e var dimenticto e fanno e dicono cose vergognose. purtroppo molti di loro sono al governo sono gli stessi che giudicano osé e non adatto ai giovani il diario di anna frank e per i quali hitler è un benefattore dell'umanità
Paola... mi ci hai fatto ripensare (questo è il bello del CONFRONTARSI... ci si aiuta ad essere consapevoli).
Difendono un vecchio porco avezzo ad accaparrarsi a prezzi scandalosi (monetari e non solo) i favori di minorenni e vario ciarpame... e osano dichiarare che certi passaggi del Diario siano poco consoni ai ragazzi.
Passaggi che parlano della vita che potrebbe essere per una ragazza che scopre la sua femminilità e non sarà MAI perchè la barbarie umana riuscirà ad annientarla...
Vergona che si somma a vergogna.
Grazie Kaishe per essere passata da me, nel mio piccolo concorso.
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Combinazione : proprio oggi ho inserito nel post la poesia di Levi...e tutte le volte che la leggo mi vengono i brividi.
Tutto ciò che tu hai scritto è linfa vitale per tutti noi, per conoscere e per ricordare sempre...
ciaooooo
forse conoscetem già questa iniziativa
http://merendasinoira.wordpress.com/2011/01/24/entro-il-6-febbraio-liberiamoci-del-maiale/
http://kemikonti.blogspot.com/2011/01/nuovo-post.html
ho prelevato questo post per proporlo come traccia AI RAGAZZI DI 5
Ne sono onorata, cara prof.
Anche se il merito è del sempre ottimo Paolini.
Grazie Kaishe di avermi fatto conoscere anche questa triste pagina della nostra storia da non dimenticare. Mi ero persa Paolini ieri sera, ma ho trovato la registrazione se può far piacere a te e a chi ti legge.Per vedere cliccare QUI
aggiungerò il riferimento, grazie
Non vedo il commento che ti ho appena fatto. Te lo riposto dalla notifica e-mail. Forse lo hai inavvertitamente cancellato. Spero di non aver scritto qualcosa di sconveniente Luigina ha lasciato un nuovo commento sul post "Lebens unwerten... per non dimenticare!":
Grazie Kaishe di avermi fatto conoscere anche questa triste pagina della nostra storia da non dimenticare. Mi ero persa Paolini ieri sera, ma ho trovato la registrazione se può far piacere a te e a chi ti legge.Per vedere cliccare QUI
Vedo che il mio commento non è gradito su questo post: mi piacerebbe sapere il perché. Grazie L'ho postato 2 volte l'ho visto pubblicato ho letto la notifica email e poi lo trovo cancellato Non mi sembra di aver scritto nulla di sconveniente che giustifichi l'avvertimento scritto al posto del mio post. Sono veramente mortificata e dispiaciuta
Luigina... ci son rimasta male a leggerti.
Poi però credo di aver capito.
Il tuo commento lo hai scritto nel post precedente.
E' l'unica possibilità perchè io non ne ho visti altri...
Non mi sarei mai sognata di cancellarti.
Anzi, se ti posso contare fra gli amici di blog ne sono orgogliosa.
Kaishe te l'ho scritto 2 volte e c'era il link per vedere il monologo di Paolini su la 7 ma credo di capire che sia stato eliminato da blogspot o google perché è successa la stessa cosa sul blog di Jasna. Ora te lo copio senza quel link e vediamo se stavolta rimane "Grazie Kaishe di avermi fatto conoscere anche questa triste pagina della nostra storia da non dimenticare. Mi ero persa Paolini ieri sera, ma ho trovato la registrazione se può far piacere a te e a chi ti legge" .Se mi mandi la tua mail te lo invio ;)
Trovati!!!
Si erano nascosti fra gli "spam"...
Ecco che c'era una spiegazione...
Visto ieri sera, agghiacciante e oltremodo necessario per avere una memoria completa di quell'aberrazione che fu il nazismo.
Lo sto guardando a pezzi su YouTube.
Agghiacciante è la parola giusta.
Si passa dalle lacrime all'indignazione al senso di frustrazione al pensiero che erano uomini. Le vittime, certo, ma anche i carnefici e gli ideologi...
Ti ho mandato il link via e-mail evidentemente hai messo un'impostazione o di posta o del blog per cui i link vengono considerati spam
interessantissimo argomento, oggi da nessuna parte ho letto post da questo punto di vista. Grande Paolini?
Complimenti per il Blog! Ci siamo permessi di citare il tuo post "Di lenticchie, banane e sottaceti" sul blog "Alesso e Dintorni" (http://cjalcor.blogspot.com/) che da parecchi mesi segue il dibattito in corso sul futuro del Lago di Cavazzo. Sullo stesso Blog, anche testimonianze di "memorie della deportazione", par no dismenteâ. Vi ringraziamo se vorrete darvi un'occhiata.
Mandi
CiaoLicia, questa storia mi è nota da tempo. Non se ne parla nel giorno della memoria, in cui siu ricorda l'Olocausto, perché è sempre appartenuta ad una storia interna tedesca. Ancora prima dell'inizio della guerra e dell'apertura dei lager, si praticava la soppressione negli ospedali, facendo passare le morti come naturali. Erano tedeschi che uccidevano altri tedeschi. Il metodo era semplice, iniziezione sottocutanea. Poi ai parenti veniva raccontata una qualsiasi causa.
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