100 anni fa, il 26 agosto del 1910, nasceva Anjeza Gonxhe Bojaxhiu, universalmente conosciuta come Madre Teresa di Calcutta.
Stamattina, ripensandoci, mi è passato per la mente che, per far leggere la biografia di questa grande donna al mio gruppo di catechismo, avevo predisposto una specie di "Story game" nel quale avevo mischiato la vita di Agnes con quella di un'altra piccola-grande donna: Bernadette Soubirous.
Il giorno che proponemmo il gioco i ragazzi (o meglio, le ragazze maggiormente) si appassionarono così tanto da non voler uscire fin quando il gioco stesso non fosse finito. Tanto che dovetti scendere ad avvertire i genitori che aspettavano all'esterno della casa della Gioventù.
Adesso magari non se ne ricordano più... ma spero che la conoscenza di cosa possa fare l'Amore di Dio anche in umilissime creature, si sia depositata come un seme pronto a germogliare nel loro cuore. Per quando servirà una scorta di cibo spirituale... Per la vita.
Madre Teresa, o come più esattamente si dovrebbe dire, la Beata Teresa di Calcutta (anche se mi piace di più come la chiama mia madre: Mamma Teresa), è una luce vivida nell'universo cattolico e in particolare, nella sua parte femminile.
La sua vita e la sua Fede sono insegnamenti "scomodi" ma non ignorabili.
Se non è alla portata di tutti la sua decisione di farsi tutto per i più poveri, portando nel cuore il lamento di Cristo "Ho sete", è certamente possibile imitarla nell'Amore. Per i fratelli e per Dio.
Sul crocifisso appeso ad una parete della casa madre e sulle mura delle "sue" case sparse in tutto il mondo è riportato proprio questo grido d'aiuto: I thirst.
In quello che lei chiamava "il Vangelo in 5 dita" e ripeteva contando le parole sulla sua mano: Lo avete fatto per me... è sintetizzato il significato di ogni suo gesto...
Nelle preghiere che ci ha lasciato è espresso il motivo. Della sua Fede e della sua vita tutta.
Ho sentito il battito del tuo cuore!
Ti ho trovato in tanti posti, Signore.
Ho sentito il battito del tuo cuore
nella quiete perfetta dei campi,
nel tabernacolo oscuro di una cattedrale vuota,
nell'unità di cuore e di mente di un'assemblea
di persone che ti amano.
Ti ho trovato nella gioia,
dove ti cerco e spesso ti trovo.
Ma sempre ti trovo nella sofferenza.
La sofferenza è come il rintocco della campana
che chiama la sposa di Dio alla preghiera.
Signore, ti ho trovato nella terribile
grandezza della sofferenza degli altri.
Ti ho visto nella sublime accettazione
e nell'inspiegabile gioia di coloro
la cui vita è tormentata dal dolore.
Ma non sono riuscito a trovarti
nei miei piccoli mali e nei miei banali dispiaceri
Nella mia fatica ho lasciato passare inutilmente
il dramma della tua passione redentrice,
e la vitalità gioiosa della tua Pasqua è soffocata
dal grigiore della mia autocommiserazione.
Signore, io credo. Ma aiuta la mia fede.
Stamattina, ripensandoci, mi è passato per la mente che, per far leggere la biografia di questa grande donna al mio gruppo di catechismo, avevo predisposto una specie di "Story game" nel quale avevo mischiato la vita di Agnes con quella di un'altra piccola-grande donna: Bernadette Soubirous.
Il giorno che proponemmo il gioco i ragazzi (o meglio, le ragazze maggiormente) si appassionarono così tanto da non voler uscire fin quando il gioco stesso non fosse finito. Tanto che dovetti scendere ad avvertire i genitori che aspettavano all'esterno della casa della Gioventù.
Adesso magari non se ne ricordano più... ma spero che la conoscenza di cosa possa fare l'Amore di Dio anche in umilissime creature, si sia depositata come un seme pronto a germogliare nel loro cuore. Per quando servirà una scorta di cibo spirituale... Per la vita.
Madre Teresa, o come più esattamente si dovrebbe dire, la Beata Teresa di Calcutta (anche se mi piace di più come la chiama mia madre: Mamma Teresa), è una luce vivida nell'universo cattolico e in particolare, nella sua parte femminile.
La sua vita e la sua Fede sono insegnamenti "scomodi" ma non ignorabili.
Se non è alla portata di tutti la sua decisione di farsi tutto per i più poveri, portando nel cuore il lamento di Cristo "Ho sete", è certamente possibile imitarla nell'Amore. Per i fratelli e per Dio.
Sul crocifisso appeso ad una parete della casa madre e sulle mura delle "sue" case sparse in tutto il mondo è riportato proprio questo grido d'aiuto: I thirst.
In quello che lei chiamava "il Vangelo in 5 dita" e ripeteva contando le parole sulla sua mano: Lo avete fatto per me... è sintetizzato il significato di ogni suo gesto...
Nelle preghiere che ci ha lasciato è espresso il motivo. Della sua Fede e della sua vita tutta.
Ho sentito il battito del tuo cuore!
Ti ho trovato in tanti posti, Signore.
Ho sentito il battito del tuo cuore
nella quiete perfetta dei campi,
nel tabernacolo oscuro di una cattedrale vuota,
nell'unità di cuore e di mente di un'assemblea
di persone che ti amano.
Ti ho trovato nella gioia,
dove ti cerco e spesso ti trovo.
Ma sempre ti trovo nella sofferenza.
La sofferenza è come il rintocco della campana
che chiama la sposa di Dio alla preghiera.
Signore, ti ho trovato nella terribile
grandezza della sofferenza degli altri.
Ti ho visto nella sublime accettazione
e nell'inspiegabile gioia di coloro
la cui vita è tormentata dal dolore.
Ma non sono riuscito a trovarti
nei miei piccoli mali e nei miei banali dispiaceri
Nella mia fatica ho lasciato passare inutilmente
il dramma della tua passione redentrice,
e la vitalità gioiosa della tua Pasqua è soffocata
dal grigiore della mia autocommiserazione.
Signore, io credo. Ma aiuta la mia fede.
12 commenti:
... e forse è poco ricordarla solo per le mani nodose, i piedi nudi e l'incredibile sogniglianza con mia nonna.
Ma così mi è davvero "familiare".
Buon giorno a tutti.
E che Madre Teresa ci aiuti a essere persone che si incontrano con piacere e si ricordano con un sorriso...
Molto bello ciò che hai scritto su Madre Teresa, Kais.
La ricordo con affetto.
Grazie di questo post.
Un abbraccio grande.
E' stata una donna straordinaria...Io non credo molto a santi e beati e compagnia bella ma lei e Giovanni Paolo II secondo me sono stati esemplari in quello che è AMORE chi per un verso chi per l'altro.
Poche parole ma sempre quelle giuste.
Bastra sfogliare un enciclica di Giovanni Paolo o una preghiera di madre Teresa e trovi sempre le risposte giuste al momento giusto.
C'è una cosa che mi ha sempre colpito di questi due personaggi : la loro semplicità d'animo.
Cosa che non tutti possiedono.
Per quanto riguarda il piacere nel rivedere qualcuno...ecco io avrei piacere nel ritrovare te :P
buona giornata mami
La'... che dire?
Ne ho sempre una.
E non solo in riferimento agli impegni ma anche in riferimento alla prosecuzione degli argomenti sanitari.
Mo' c'ho pure l'elicobacter e mi tocca farmi una scorpacciata di antibiotici...
Cmq... venendo a noi. Stasera vado a casa di corsa perchè passa a salutarmi Albi.
Dopo cena vado alla Comunità Piergiorgio che è arrivato Mauri (te lo ricordi?)
Domani sera siamo a fare la serenata agli sposi e sabato cantiamo al loro matrimonio...
Domenica non posso non andare a Fusea...
E arriva una nuova settimana tutta da programmare.
Madre Teresa una piccola donna, divenuta grande agli occhi di Dio
e anche nel cuore di molte persone...
una piccola donna dal carattere di ferro che ha servito il Signore aiutando gli ultimi della terra, lasciandoci grandi testimonianze di fede e le sue semplici parole... un grande messaggio di pace e di speranza.
Un'umile suora che già da viva era simbolo di santità e di pietà.
Un abbraccio Kaishe e buona giornata!
Passo per un saluto ed per augurarti un buon week end.
Buon fine settimana Kaishe ... un abbraccio!
Ciao Kaishe, tutto bene li da te?... qui abbastanza anche se la mamma è un pò giù perchè la vicina di casa e sua amica è finita, aveva 91 anni.
Un abbraccio e sereno fine settimana!
Buon inizio settimana Kaishe... un abbraccio!
buon lunedi :-)
Buon fine agosto Kaishe!!!
Buongiorno Kaishe e Buon Settembre ... un abbraccio!
Posta un commento