Oggi, sul Lago chiamato "dei 3 Comuni", nella mia Terra di Carnia, si è tenuto l'incontro conclusivo di una settimana di confronti e condivisione promosso dal Centro Balducci di Zugliano (UD): l'Incontro dei Popoli per i Beni Comuni, per i Diritti Umani, la TERRA, l'ACQUA, l'AMBIENTE, le Specie Viventi, la VITA sulla TERRA...
Partecipavano rappresentanti di diversi paesi del mondo, soprattutto Africa ed America Latina, per i quali l'acqua è un bene ancora più prezioso perchè NON DISPONIBILE in quanto in mano a privati che ne hanno fatto un affare economico. Pericolo che continua ad incombere anche su di noi, nonostante la vittoria schiacciante dei recenti referendum dello scorso mese di giugno. Nella nostra Regione, tanto per non dover viaggiare molto, pare sia in corso di approvazione una norma che permetterà legalmente che l'acqua venga gestita da Società non pubbliche... aggiungerei alla faccia del tanto sbandierato "popolo sovrano".
A parte le implicazioni politiche, una giornata con fortissime implicazioni umane.
Personalmente ho voluto stringere la mano, alla fine del loro intervento, all'insegnante ed ai ragazzi provenienti da Capaci e facenti parte di un progetto che si chiama "no pizzo".
Con la professoressa, e sorridendo della "curiosità" dei ragazzi, ci siamo dette, quasi all'unisono "noi dobbiamo spiegare ai ragazzi che non tutti al Nord sono come i personaggi che ci mostra la televisione (i Leghisti, insomma, per i quali mi sono sentita in obbligo di scusarmi e giustificarmi!)", "noi continuiamo a spiegare che non tutti al Sud fanno parte delle famiglie mafiose".
Poi ho stretto la mano al carcerato che ha portato la sua esperienza e la poesia delle sue parole a raccontare il dolore per la propria leggerezza che lo ha portato in carcere e l'abisso di buio che rischia di inghiottirlo... e non siamo riusciti a non piangere guadandoci negli occhi alla ricerca di una somiglianza che abbiamo trovato e che ci ha detto una volta di più che troppe volte dipende solo da un'opportunità che qualcuno ha e qualcuno manca.
Avevo cercato di filmare (ma figurarsi se ci sono riuscita?) la preghiera cantata e danzata da 2 donne del Benin che precedevano il significativo "rito" conclusivo che consisteva nel versare nelle acque del Lago, l'acqua portata dai diversi paese dei pianeta, nel mescolare le terre di posti lontati per farne una ancora più ricca e nel mettere a dimora sulla sponda del lago, una accanto alle altre, le piantine portate dai testimoni, ciascuno dalla propria Terra.
Una giornata e gesti di grande spiritualità che, di buon diritto, hanno occupato lo spazio temporale che solitamente riservo alla Santa Messa.
Tra l'altro l'anima del Centro Balducci è un profetico Sacerdote carnico, don PierLuigi DiPiazza.
Un Carnico di pochi fronzoli e molti gesti concreti.
Un uomo di Dio che incarna ciò che secondo me è un vero Pastore.
Uno che non teme di sporcarsi le mani (ricordandomi mons. Tonino Bello e la sua "Chiesa con il grembiule") e che non ha paura di dire (e vivere) la verità, anche se è scomoda o penalizzante...
Non sono sempre d'accordo con lui, ma anche nelle diverse opinioni ne ho una immensa stima che, nel ricordo della sua dolcissima mamma, si vela di sincero affetto.
4 commenti:
Complimenti per il post, pieno di partecipazione e di sensibilità. Ritenendolo assai valido, ci siamo permessi di riprodurlo integralmente (naturalmente citando la fonte) sul Blog "Alesso e Dintorni:
http://cjalcor.blogspot.com/2011/10/il-lago-ospita-lincontro-dei-popoli-per_03.html
Mandi
Che bellissima esperienza dev'essere stata! E poi tu sei sempre così brava a raccontare... Certo che riuscire a superare i pregiudizi sarebbe una gran cosa; potremmo cominciare a pensare che al Nord non siamo tutti leghisti e al Sud non tutti mafiosi... Che poi, a ben guardare, visto quello che capita in Comuni come quello di Desio, direi che anche qui nel "profondo Nord" la mafia non scherza niente, eh!
Sicuramente deve essere stata un'esperienza emozionante...
Spesso ci facciamo condizionare da schiocchi pregiudizi, mentre sarebbe così bello poter condividere il nuovo ed il diverso ed arricchire così il nostro bagaglio personale.
Un abbraccio Kaishe e buon fine settimana!
Heilà Kai carissima, che fine hai fatto? Un abbraccio!
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