Se ne può dire ciò che si vuole...
Può piacere o no e lo si può confrontare con chi l'ha preceduto o con chi avremmo voluto al suo posto.
Possiamo ribadire che anche lui ha taciuto su temi sui quali era doveroso alzare la voce, soprattutto se lo si poteva fare da una posizione che contava.
Possiamo ridere del suo italiano e sbuffare del suo latino.
Ma l'omelia che il Santo Padre ha tenuto oggi nella sua Terra di Germania non può lasciarci indifferenti. Come già dovrebbero averci scossi alcuni interventi di questi ultimi giorni.
"Meglio agnostici che finti credenti"... e chi può onestamente dir di non aver incontrato, almeno una volta nella vita, un cattolico "praticante" degno di non altro sentimento che un aperto disprezzo per la distanza incolmabile tra il suo professarsi cristiano (seguace di tale Gesù Cristo!!!) e il suo vivere da persona assolutamente inconciliabile con gli insegnamenti di colui che gli dovrebbe essere Maestro?
"Se qualcuno danneggia la Chiesa, troppe volte lo fa dal suo interno piuttosto che dal suo esterno..."
Verissime queste parole.
Ben si legano a molti dei pensieri che affollano la mia mente... e che sogno che possano raggiungere anche troppe persone che si sentono al riparo da ogni possibilità di errore.
Peccato davvero che troppi cattolici non abbiano nemmeno l'abitudine di partecipare settimanalmente alla S.Messa... Rischierebbero di imparare qualcosa.
Bene.
Sfogata sul versante personale, torno a riflettere sulle parole del santo Padre e anche su come io stessa lo abbia visto e giudicato talvolta.
Oggi dire GRAZIE a questo Pontefice, fine teologo ma soprattutto onesto rappresentate di Cristo sulla terra.
Forse se veniva spontaneo riconoscere il titolo di "padre" a Giovanni Paolo II, a Benedetto XVI potremmo cominciare a pensare come a un buon "maestro"...
P.S.: non ero tanto fuori strada nel condividere questi miei pensieri, no?
Può piacere o no e lo si può confrontare con chi l'ha preceduto o con chi avremmo voluto al suo posto.
Possiamo ribadire che anche lui ha taciuto su temi sui quali era doveroso alzare la voce, soprattutto se lo si poteva fare da una posizione che contava.
Possiamo ridere del suo italiano e sbuffare del suo latino.
Ma l'omelia che il Santo Padre ha tenuto oggi nella sua Terra di Germania non può lasciarci indifferenti. Come già dovrebbero averci scossi alcuni interventi di questi ultimi giorni.
"Meglio agnostici che finti credenti"... e chi può onestamente dir di non aver incontrato, almeno una volta nella vita, un cattolico "praticante" degno di non altro sentimento che un aperto disprezzo per la distanza incolmabile tra il suo professarsi cristiano (seguace di tale Gesù Cristo!!!) e il suo vivere da persona assolutamente inconciliabile con gli insegnamenti di colui che gli dovrebbe essere Maestro?
"Se qualcuno danneggia la Chiesa, troppe volte lo fa dal suo interno piuttosto che dal suo esterno..."
Verissime queste parole.
Ben si legano a molti dei pensieri che affollano la mia mente... e che sogno che possano raggiungere anche troppe persone che si sentono al riparo da ogni possibilità di errore.
Peccato davvero che troppi cattolici non abbiano nemmeno l'abitudine di partecipare settimanalmente alla S.Messa... Rischierebbero di imparare qualcosa.
Bene.
Sfogata sul versante personale, torno a riflettere sulle parole del santo Padre e anche su come io stessa lo abbia visto e giudicato talvolta.
Oggi dire GRAZIE a questo Pontefice, fine teologo ma soprattutto onesto rappresentate di Cristo sulla terra.
Forse se veniva spontaneo riconoscere il titolo di "padre" a Giovanni Paolo II, a Benedetto XVI potremmo cominciare a pensare come a un buon "maestro"...
P.S.: non ero tanto fuori strada nel condividere questi miei pensieri, no?
5 commenti:
Grazie kais, per le tue osservazioni sempre ad hoc.
Serena settimana!
Ciao cara, a volte le cose possono cambiare e si spera in meglio..
o.t.conosco persone che si dedicano agli altri, gran cristiani,al di là del credo.
Ti abbraccio cara, leggo sempre con interesse i tuoi interessanti pensieri.
Ciao, in effetti ci sono fin troppe religioni, di questi tempi, dato che ogni scoperta scientifica ne fonda una nuova. Il papa mi sembra una persona riflessiva e non riesco a spiegarmi l'ostracismo verso di lui che si leva in certi settori della società.
Buongiorno Kaishe, il vero cristiano non è quello che si professa tale ma colui che si impegna , verso gli altri,con il suo modo di fare e di vivere.
Un saluto e buona settimana!
Eh, lo so, sono ripetitiva, ma io davvero sono d'accordo con quello che scrivi. A me questo Papa non dispiace affatto, anche se è chiaramente diverso dal suo predecessore, ma credo che ad accomunarli ci sia il coraggio. Papa Giovanni Paolo II è andato in luoghi dove nessuno avrebbe mai immaginato potesse recarsi un Papa; Papa Benedetto XVI sta affrontando temi che nessuno avrebbe mai immaginato venissero trattati da un pontefice. Entrambi con coraggio e fede. Un grande abbraccio.
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