... se vi pare, diceva il grande Pirandello.
E oggi mi va di dire "Così è"... anche se non "pare" a tutti.
Ci pensavo ieri sera... ennesima serata afosa ed oziosa sprecata a sbirciare la televisione perchè non c'erano energie per fare altro. Saltabeccando tra un canale e l'altro della tristissima offerta del digitale terrestre cui siamo stati giocoforza convertiti, sono approdata su un canale locale che mendava in onda l'elezione di Miss qualcosa... Era il turno di una scialba ragazzetta che, dopo aver dichiarato i suoi 17 anni, ha puntualizzato di essere rientata apposta per la partecipazione all'elezione dal luo go mare nel quale trascorreva le ferie con il suo ragazzo.
Il primo pensiero è stato "Chissà sua mamma che felice della modernità della figlia che va in ferie con il ragazzo e della propria che lo consente"?!... Personalmente lo disapprovo e sono disposta a sentirmi dare della bigotta (è avvenuto più volte in questo blog) per avere la libertà di sostenerlo.
Cambio di canale...
Il TG annuncia che è morto Neil Armstrong, l'uomo che compì lo storico "piccolo passo per un uomo, ma un grande balzo per l'umanità" nel luglio del 1969, quando fu il primo uomo a camminare sulla Luna.
La memoria torna a quella sera e mi rivedo, bambina poco più che dodicenne, che guardo il cielo con un vago timore che si affaccia al fascino esercitato da ciò che sta per accadere.
"Sei proprio antiquata!"... sarebbe il commento più appropriato.
Eppure io penso che dovremmo recuperare un po' di quell'innocenza e ne dovremmo far dono ai nostri bambine e ai nostri ragazzi prima che raggiungano l'età nella quale dovranno nascondere la loro anima fantastiosa per affrontare la realtà...
E, con l'innocenza, riconsegnare loro l'incanto, la magia, il senso dell'eternità che già hanno in germoglio nel cuore.
Ma questi sentimenti vanno, appunto, coltivati e questo richiede tempo e fatica da parte di noi adulti. E poi c'è il rischio delle domande che ci possono mettere in crisi e della coerenza che è indispensabile per essere credibili.
Nel contempo schiere di tuttologi ammorbano l'etere con la loro "scienza e sapèienza" e noi pendiamo dalle loro labbra e concordiamo che "non si può andare avanti così".
E allora, cosa vogliamo fare?
Aspettiamo i Maya?
3 commenti:
Sì, sì, io ormai quasi quasi ci spero nella profezia Maya… :-)
Ciao cara, non so cosa dobbiamo fare: purtroppo indietro non si può tornare... Sarebbe così bello poter ritrovare l'innocenza e la semplicità spontanea che avevamo da bambine... Nel '69, tu eri davvero una bambina... Io una ragazzina, diciannovenne, ancora piena di sogni e di chimere e non mi vergogno a riconoscere che tanti di quei sogni ancora li porto nel mio cuore, nonostante gli anni siano molti di più! Sarei felice di scoprire che sono tanti i giovani che coltivano sogni e speranze, ma purtroppo è sempre più difficile incontrarne qualcuno.
Ti lascio un sorriso e l'augurio di una buona serata
Ormai i ragazzi e le ragazze di oggi hanno quasi tutti perso quell'ingenuità e la freschezza della loro età, sono copie identiche dei personaggi televisivi e delle riviste, non hanno più sogni propri ma solo velleità di arrivare ... non si sa dove, ma arrivare....
Un abbraccio Kaishe!
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