domenica 27 settembre 2009

Non ce la posso (voglio) fare!

Insomma, è definitivo: niente Roma!
Approffitassi dell'occasione dell'Inaugurazione mi sentirei un'ipocrita.
Nel senso che mi rifiuto anche solo di rischiare di trovarmi nella stessa stanza, a respirare aria di riutilizzo, con una persona per la quale l'unico sentimento che riesco a provare è un assoluto rigetto, accompagnato da una nausea dettata dalla consapevolezza di trovarmi invischiata in una rete che non accetterò mai.
Quindi, in realtà, non ci andrei per l'occasione per la quale il viaggio è organizzato... e ciò sarebbe ben poco corretto. Ma non ce la posso fare a presenziare e sorridere contro la mia coscienza.
Essere, come cittadina, rappresentata da cotanta bassezza morale, etica o semplicemente umana, mi provoca una vera e propria ribellione intellettuale.
Si può accettare, forse anche cercar di comprendere, la debolezza di un'evidente stato di disturbo psichico, ma la volgarità, per quanto mi è consentito, me la tengo a distanza.
Così come l'opportunismo e la piaggieria.
Venerdì sera qualcuno mi ha replicato che "tra politici morali (a sinistra... per ammissione del "qualcuno" cui faccio riferimento) e leggi morali, scelgo le seconde".
Mi rimane senza risposta la domanda su cosa ci sia di morale in leggi contro l'accoglienza, la giustizia, l'onestà... E se anche alcune possono averne la parvenza, mi chiedo se l'amoralità di chi le "rappresenta" non incida sulla loro credibilità e applicabilità.
Soprattutto se l'accenno alla "questione morale" viene fatto da un uomo di Chiesa.
In realtà mi chiedo anche come si possa allungare la mana al viscido dicendo "Che cioia"...

Capisco molto di più i comportamenti della coppia Obama:
Lui che lo guarda con un misto di disgusto e pena...
Lei che evita tutto ciò che può evitare. E infatti abbraccia tutti gli altri ma a lui allunga solo la mano.
Chissà se pensa quello che penserei io: Speriamo che almeno se la sia lavata...
Perciò... niente Roma. Anche se il dispiacere non è poco.

giovedì 24 settembre 2009

La specialità di un giorno normale

Questo pomeriggio ho disertato l'ufficio.
Con un ottimo motivo.
Vale a dire una telefonata ricevuta martedì sera...
"Licia, mandi frute. I sei Carlo"
"Ma cè biele sorprese. Cemut stastu, Carlo?
"Ben jò. I sei in Friul qualchi dì, cun gnò navot... Cumbinino di viodisi?"
"Ma sigur. Quant ca ti và ben jo i sei disponibil."
"Alore fasin cussì. Joibe dopo di misdì i lin insieme a Dieç. Cusì i torni a viodi i puesch chi ai tal cur di quant chi eri frut."
Insomma, reso in lingua comprensibile, Carlo era in Friuli ed essendo figlio di gente di Illegio aveva piacere di rivedere i luoghi legati ad alcuni momenti della sua infanzia.

Lui è quello che si direbbe "un figlio illustre della nostra Terra"... ma per me è molto più semplicemente una persona che ho avuto la fortuna di conoscere casualmente e con la quale ho sviluppato un rapporto di amicizia, stima ed affetto. Pur nella sporadicità degli incontri e nel numero esiguo di telefonate che ci scambiamo.
Personalmente lo conosco solo da poco più di tre anni e quello che so del suo "curriculum" è quello che raccontano i media:

Dal '54 al '56 è alla BBC di Londra come redattore dei programmi radiofonici destinati all'Italia. Nel '57 passa all'ANSA di Roma che l'anno dopo lo nomina corrispondente da Il Cairo per il Medio Oriente. Dal '69 al '78 è a New York, capo dei servizi dell'ANSA per il Nordamerica, poi a Mosca dove lavora fino all'80. Nell'81 assume la direzione dell'antico quotidiano “Il progresso italo-americano” di New York. Dal 1986 vive a Roma...

Nei nostri incontri però parliamo delle nostre vite e della loro quotidianità. Presente e passata..
Una delle coincidenze che maggiormente ci hanno sorpreso è stata venire a sapere che sua nonna era la maestra della mia nonna alle elementari...
E così è stato anche questo pomeriggio.
Con il contorno di un nipote che parla solo inglese (e il mio inglese è assolutamente esilarante) al quale traducevamo simultaneamente dal friulano il tono degli incontri che Carlo ha fatto in paese e poi le meraviglie della nostra Mostra sui Vangeli Apocrifi...
E poi i saluti e gli abbracci con la promessa di vederci a Roma... e io sarei volentieri rimasta seduta sull'auto per andarci anche subito, a Roma.
Insomma, un giorno che, svegliatosi normale, si è rivelato tanto speciale da meritare di essere custodito nel cuore.

martedì 22 settembre 2009

Tre donne

Ho tre donne nei pensieri.
Le ho avute presenti tutta questa notte appena trascorsa...

Forse, per capire perchè proprio loro, potrei iniziare con il dire che, proprio ieri mattina, ho aperto alla prima pagina il prossimo libro che leggerò.
E' una cosa che faccio, a volte. Popo prima di finire di leggere un libro, predispongo già al successivo. Lo apro. Leggo notizie sull'autore e ne scorro le prime righe. Ci metto il segnalibro e torno al libro che sto terminando cullando il desiderio di tornare a questo nuovo.
Il libro che sto terminando è "L'ultima lezione", di Randy Pausch. Il libro che mi aspetta è "Indagine su Gesù" di Antonio Socci.
Ieri sera, invece, appena finito l'orario di lavoro sono letteralmente corsa in centro perchè c'era un incontro relativo all'opzione Marino in merito alla Segreteria Nazionale del PD. Relatore Beppino Englaro.
Non difficile dunque che accomunassi 2 figlie nei mei pensieri di fine giornata e nei miei risvegli e nelle preghiere che mi fanno compagnia durante la notte.
Per uno degli strani disegni del destino le due ragazze mi mostravano lo stesso volto. Un volto segnato dal misterioso irrompere di un ostacolo alla loro vita.
Di Eluana non serve che si riparli ancora. L'altra ragazza, invece, Caterina, ha bisogno che più persone possibili la portino nel cuore e preghino per lei. Per poter permettere a Nostro Signore di operare ciò che può...
E la terza donna?
La terza si chiamava Marta. E' una donna che ha incontrato Gesù e gli ha dato una risposta che vorrei essere stata io a dare...

Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell'ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».

Signore, noi oggi Ti chiediamo di concederci che Caterina torni sana e salva alla sua famiglia...

sabato 19 settembre 2009

Il fermento del ministrello...

... è un fermento lattico.
Uno di quelli tanto cari agli spot pubblicitari più frequenti all'ora di pranzo o di cena.
Quelli della regolarità, insomma.
Così, stimolato dal fermento che gli agisce nello stomaco con riflessi incontrollabili sugli organi limitrofi, il ministrello Brunetta rivolge alla "sinistra perbene" l'invito a liberarsi dall'oppressione di questa "elite di merda". Ovviamente in contrapposizione con una "povera sinistra che si fa usare".
Dunque, per garantire più merda per tutti in linea con gli altri spot dell governo del quale fa parte (più escort per tutti... più ministre alle scrivanie... più Gianpi per amici), egli vagheggia anche la soluzione: "A questi compagni propongo una lotta di liberazione da questo abbraccio mortale".
Poi, preso da un entusiasmo paragonabile solo alla verve con la quale il suo padrone illustrava i lavelli antisdrucciolo delle casette trentine a Onna, attacca ancora la sinistra "elitaria e parassitaria", accusandola di preparare un colpo di stato.
L'apoteosi finale viene raggiunta quanto, premiato da uno scroscio di battimani, manda a dire alla "sinistra per male": "Vada a morire ammazzata".
Concludendo in un crescendo di partecipazione, alla sinistra "perbene" chiede: "Recuperi gli ideali di una volta".
Bene...
Una nuova lezione di stile da parte di chi, con il mandato degli elettori, ci governa e ci rappresenta.
Una lezione che va a sommarsi a quelle di morale familiare, di coerenza, di adesione agli insegnamenti della Chiesa e di fedeltà alla Costituzione sulla quale hanno giurato quando si sono insediati.
W l'Italia!

Aggiornamento festivo:
Dario Franceschini licenzia lo psicodramma di questi ministrelli al soldo dell'Egoarca con una frase antologica:
L'unica brunetta che merita rispetto è quella dei Ricchi e Poveri!!!!!!!!
Vai Dario! Siamo orgoglioNi di te...
... e meno male che Dario c'èèèèèè.

mercoledì 16 settembre 2009

Io la vedo così...

... solo che non fa ridere, nella realtà che mi ispira.
Fa proprio piangere. Lacrime amarissime!!!




Una realtà che, in un momento di rilassamento, ho visualizzato nella sottomissione disperata e apatica di Fosca e ho sintetizzato con "L'Italia SOTTO il sig. B."

domenica 13 settembre 2009

... ma mai alla luce del sole

Il titolo di oggi completa quello del post precedente "A volte ritornano"...
Del resto il fatto stesso di farsi rappresentare dal colore nero (o "bruno"... come le famigerate camicie) dichiara che la luce non fa per loro. E calzerebbe a pennello tanto una spiegazione evangelica (Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere) che psicologica...
Comunque, ieri a Tolmezzo non abbiamo avuto l'"onore" di ospitare Irvine che, lasciando nel dubbio tutti (salvo gli organizzatori che, ovviamente, si sono ben guardati dal palesarsi, non ha chiarito dove avrebbe elargito le sue perle di saggezza nemmeno sullo stesso sito del losco figuro).
Così a Udine e a Tolmezzo erano stati preventivamente organizzati dei presidi quantomeno informativi sull'olocausto.
Noi eravamo i classici quattro gatti... anche se l'unica GATTOCOMUNISTA (grazie Vauro... questa definizione mi piace oltremodo!) ero io.
A Udine, invece (dove l'ignobile individuo infine ha parlato davanti a un centinaio di menti eccelse) il presidio era capeggiato dal Sindaco in persona.
Cosa ovviamente impossibile qui da noi. Vabbè...
Ma oggi è un altro giorno e Udine si propone ben altre sfilate.
Oggi, infatti, si festeggiano i 60 anni della
Brigata alpina “Julia”, costituita propria Udine il 15 ottobre del 1949, “erede” dell’omonima divisione.
Che dire?
Il Friuli ha sempre amato con trasporto, ottenendone un caldo ricambio, gli Alpini.
Non ricordo festa di paese nella quale non si finisca per cantare canzoni a loro dedicate. Ora tristi quando parlano della guerra, ora spensierate quando inneggiano alle loro doti conquistatorie.
E l'ascolto del loro inno bagna molti cigli così come le parole di "Stelutis alpinis"... perchè in ogni difficoltà li abbiamo avuti al nostro fianco.
Prima e dopo la Grande Guerra (e quanto è assurdo definire "grande" una guerra!).
Prima e dopo la loro grande mobilitazione dei terribili giorni del terremoto del 1976.
Ora molte cose sono cambiate, a cominciare dal fatto che la ferma non sia più obbligatoria.
Però il legame permane... e noi friulani ne siamo orgogliosi perchè nella loro caparbietà, abnegazione, semplicità, umanità li sentiamo molto vicini al nostro modo di essere.
Per loro... e per tutti noi.



giovedì 10 settembre 2009

A volte ritornano...

A parte il fatto che, secondo i racconti di prima mano dei testimoni, trovare qualche partigiano del quale parlare male è immensamente più facile che trovare un solo repubblichino del quale parlare bene...
A parte il presupposto che annovero fra i miei ascendenti un nonno paterno che negli anni '30 era uno dei 2 iscritti al Partito Socialista del paese, con tutte le conseguente facilmente immaginabili in termini proprio di incolumità personale e dei familiari...
A parte che ogni qualvolta un anziano del paese, piuttosto che una anziana, mi diceva di vedere in me la stessa "facile infiammabilità" del mio suddetto nonno, io mi sentivo riempire di orgoglio per quell'uomo che pure non ho avuto opportunità di conoscere...
Mettendoci in conto pure che mi inorgoglisce (e non poco) appartenere alla categoria dei cattocomunisti, tornati prepotentemente all'onore delle cronache...

Questo è quanto pubblicano i quotidiani locali:
Un nuovo caso Irving potrebbe presentarsi, dopo le polemiche suscitate nei giorni scorsi a Udine, anche nel capoluogo carnico. Ieri mattina infatti, proprio nella giornata dell'8 settembre, anniversario dell'armistizio del 1943, sono stati ritrovati affissi in vari punti del centro storico dei volantini anonimi nei quali oltre ad esaltare la Repubblica Sociale Italiana e professare “morte ai partigiani”, veniva annunciato lo spostamento a Tolmezzo per il 12 settembre prossimo, della conferenza che il negazionista dell'olocausto Irving avrebbe dovuto tenere a Udine. Un volantino anonimo è stato recapitato anche in Municipio.
Preoccupata l'ANPI locale che ha interessato del fatto il sindaco ... [noto fascista n.d.r.].
La polizia municipale, che ha confermato di non avere avuto nessuna richiesta di tal genere nei propri uffici, ha provveduto poi ad inviare il materiale raccolto alla Digos ed avvertire anche i carabinieri, il 12 settembre tra l'altro a Tolmezzo è in programma la sfilata degli alpini, collaterale alle manifestazioni per i 60 anni della Julia.
(D.Z. dal Gazzettino)

Mi sa che sabato pomeriggio non potrò dedicarmi all'ozio... forse ci sarà da dire e da fare in piazza...

martedì 8 settembre 2009

Secondo me...

Come potrei aver già raccontato, miei figli e i loro amici hanno costituito una squadra di calcio amatoriale.
Nel loro primo anno di vita hanno vinto la Coppa disciplina del settore nel quale hanno gareggiato. Questo a sancire lo stile di questi ragazzi che sono davvero delle belle persone. Molti di loro ruotano nell’ambiente parrocchiale e dimostrano la loro “ricchezza” conducendo con responsabilità la propria vita e spendendosi volentieri in ambiti non solo personali.
Qualche tempo fa, a corollario di una partita, uno dei loro avversari li ha definiti “ragazzi handicappati”.
Ora, a prescindere da qualsiasi alzata di scudi a difesa di entrambe le categorie citate, sconcerta che la persona che si è espressa in tale modo sia un ultra-quarantenne e, soprattutto, sia un insegnante.
Nella mia concezione delle cose della vita, la scelta (o l’accettazione) di una professione piuttosto che un’altra non può essere casuale né, men che meno, di ripiego. Non per tutte le professioni, quanto meno.
Un’infermiera o un dottore che non stimano la vita anche quando si esprime oltre la forma estetica e anche fuori dal proprio orario di lavoro… forse è meglio che facciano altro.
Un sacerdote che, finito le sue funzioni, uscisse bestemmiando sulle strade del paese… forse dovrebbe risolvere alcuni problemi personali e ripensare alla sua vita.
Un educatore che, dopo il suono della campanella che segna la fine delle lezioni, conducesse una vita decisamente divergente da quanto va insegnando… bhè, qualche dubbio se lo dovrebbe far venire sulla sua coerenza.
E via enumerando… perché se ognuno ha diritto alla sua vita privata, è ben vero che questa non può essere del tutto estranea alla sua vita sociale (o pubblica).
E ancor meno può essere estranea all'onestà, indipendentemente dal livello e dal tenore, alla dignità e al rispetto.
Perchè le persone non si pesano in base al "quanto", ma al "come"...
E se pensate che alluda a qualcuno in particolare… è proprio così.
E, per fortuna, non sono l’unica a pensarlo e a continuare a dichiararlo.
Anche quando questo richiama critiche... forse più ancora in quei casi perchè non so concepire che non si debba cercare di essere sempre coerenti, anche quando questo costringe ad ammettere disagi, divergenze, contraddizioni rispetto alle proprie posizioni "standard".
Soprattutto quando non possono non essere fonte di imbarazzanti rossori che sfiorano la vergogna.

Un ringraziamento sentito al genio di Dazwo che mi ha permesso di utilizzare questa foto... che peraltro mi risveglia una lancinante malinconia al pensiero che abbiamo perso un ottimo pescivendolo...

venerdì 4 settembre 2009

Di domande e non risposte...

Si fa un gran parlare delle 10 famigerate domande del quotidiano Repubblica all'intoccabile... tanto da far sorgere il dubbio che allo stesso interessi che si continui a riproporle con sottofondo di chiacchiericcio e pettegolezzo in crescendo, così da confondere le domande stesse e le molte altre che dovremmo porre e porci...
Eppure la storia, anche recente, ci dovrebbe aver insegnato che le domande più pregne di significato rimangono quasi sempre senza risposta.
Un paio di esempi su tutti:
Com'è possivile che un velivolo (probabilmente un Mig23, apparecchio militare da caccia e da intercettazione) penetri nella rotta di un DC9 civile?
Chi sono i veri mandanti dell'attentato del 13 maggio 1981 ai danni del Santo Padre?

E pensare che si dice che fare domande è sinonimo di intelligenza... Non è piuttosto sinonimo di ingenuità?
Vabbè... tanto a me fa piacere essere tacciata di ingenuità. Ci sono difetti peggiori, no?
Perciò mi unisco al direttore Ezio Mauro nel insistere che un Premier (nella vera accezione di questa parola che, guarda un po', non ha corrispondente nella nostra lingua e nemmeno nella nostra Nazione!) deve rendere conto di ogni sua azione al Popolo che rappresenta.
Ma non riporto le 10 domande ... perchè stamattina ne ho letto altre 10 che ho trovato molto più importanti.
Sono le domande che Ornella, la mamma di Niki Aprile Gatti, posta sul suo blog:

1) Perché e come è morto Niki Aprile Gatti?
2) Perché e come è morto Paolo Borsellino?
3) Perché e come è morto Attilio Manca?
4) Perché e come è morto Pier Paolo Pasolini?

5) Perché e come è morto Aldo Bianzino?

6) Perché e come è morto Marcello Lonzi?

7) Perché e come è morto Manuel Eliantonio?

8) Perché e come è morto Ihssane
Fakhreddine?
9) Perché e come è morto Gianluca Di Mauro?

10) Chi e Perché ha lasciato morire i ragazzi della Casa dello Studente all’Aquila?


Le posto anche io... perchè credo che uno Stato di Diritto, uno Stato nel quale (ancora) vige il regime di Libertà, uno Stato Civile insomma, debba GARANTIRE ad ogni suo cittadino i Diritti e la Libertà che gli sono dovuti... primi fra tutti il diritto (e la libertà, appunto) di VIVERE la propria vita, nel rispetto delle regole e del prossimo, secondo le proprie inclinazioni e cercando di realizzare io propri progetti (e qui aprirei un altro argomento ancora...)!
Le posto perchè spero che l'onda che parte dal cuore di una mamma e raggiunge tante persone, diventi sempre più fragorosa e possa spazzare via menzogne, ipocrisie, biechi interessi e vergognosi silenzi su questi e molti altri casi che sono portatori di grandi sofferenza.

E nessuno si senta in diritto di lavarsene le mani come fece Ponzio Pilato, ripetendo con lui...
"La verità... che cos'è la verità?"

STAIT ATÊNZ…

Questo, come ogni altro blog, è tutelato dalla legge 675 del 1996 (tutela della privacy), dall'estensione della suddetta avutasi con il Decreto Legislativo n° 196 del 30/06/2003 e dalle norme costituzionalmente garantite al nome, alla persona, all'immagine ed all'onore.
Quindi, se pensate di passare di qua per scrivere "spiritosaggini" a ruota libera, ve ne assumerete anche le eventuali conseguenze. Per parte mia, mi riterrò libera di intervenire se rileverò che si siano superati i limiti dettati dall'educazione e dal rispetto della dignità riconosciuta alle persone... TUTTE!
L'anonimato, evidentemente, non garantisce la copertura assoluta, poichè, eventualmente, la Polizia Postale può richiedere l'elenco degli IP che hanno effettuato l'ingresso al blog.
Sa ti va ben cussì bón… sennò piês par te!!! …tu pós ancje šindilâti: prat denant e selve daûr…

Stiamo insieme da...

Dicevi??? ^-^

37 grazie x 22 PREMI!!!

Sira degli Oedv Presiùs

Sira degli Oedv Presiùs
Grazie Cri!!!

Embè...

Embè...
Piuma nel Vento ringrazia OEdV!

Già! ... anche...

Blog360gradi - L’aggregatore di notizie a 360° provenienti dal mondo dei blog!

Ma certo che NO!!!