... ogni giorno ci infliggiamo la tortura di leggere i quotidiani e di ascoltare almeno un giornale radio o telegiornale che sia.
Le parole che seguono sono riportate da un quotidiano on-line, Repubblica.it.-
Le pronuncia Roberto Saviano...
Fanculo il successo.
Voglio una vita, ecco. Voglio una casa. Voglio innamorarmi, bere una birra in pubblico, andare in libreria e scegliermi un libro leggendo la quarta di copertina. Voglio passeggiare, prendere il sole, camminare sotto la pioggia, incontrare senza paura e senza spaventarla mia madre. Voglio avere intorno i miei amici e poter ridere e non dover parlare di me, sempre di me come se fossi un malato terminale e loro fossero alle prese con una visita noiosa eppure inevitabile.
Cazzo, ho soltanto ventotto anni!
E voglio ancora scrivere, scrivere, scrivere perché è quella la mia passione e la mia resistenza e io, per scrivere, ho bisogno di affondare le mani nella realtà, strofinarmela addosso, sentirne l'odore e il sudore e non vivere, come sterilizzato in una camera iperbarica, dentro una caserma dei carabinieri - oggi qui, domani lontano duecento chilometri - spostato come un pacco senza sapere che cosa è successo o può succedere. In uno stato di smarrimento e precarietà perenni che mi impedisce di pensare, di riflettere, di concentrarmi, quale che sia la cosa da fare.
A volte mi sorprendo a pensare queste parole: rivoglio indietro la mia vita. Me le ripeto una a una, silenziosamente, tra me.
Voglio una vita, ecco. Voglio una casa. Voglio innamorarmi, bere una birra in pubblico, andare in libreria e scegliermi un libro leggendo la quarta di copertina. Voglio passeggiare, prendere il sole, camminare sotto la pioggia, incontrare senza paura e senza spaventarla mia madre. Voglio avere intorno i miei amici e poter ridere e non dover parlare di me, sempre di me come se fossi un malato terminale e loro fossero alle prese con una visita noiosa eppure inevitabile.
Cazzo, ho soltanto ventotto anni!
E voglio ancora scrivere, scrivere, scrivere perché è quella la mia passione e la mia resistenza e io, per scrivere, ho bisogno di affondare le mani nella realtà, strofinarmela addosso, sentirne l'odore e il sudore e non vivere, come sterilizzato in una camera iperbarica, dentro una caserma dei carabinieri - oggi qui, domani lontano duecento chilometri - spostato come un pacco senza sapere che cosa è successo o può succedere. In uno stato di smarrimento e precarietà perenni che mi impedisce di pensare, di riflettere, di concentrarmi, quale che sia la cosa da fare.
A volte mi sorprendo a pensare queste parole: rivoglio indietro la mia vita. Me le ripeto una a una, silenziosamente, tra me.
L'articolo si chiude così:
La sua vita disarmata - o armata soltanto di parole - è caduta in un'area d'indistinzione dove sembra non esserci alcuna tradizionale differenza tra la guerra e la pace, se la mafia può dichiarare guerra allo Stato e lo Stato per troppo tempo non ha saputo né cancellare quella violenza sugli uomini e le cose né ripristinare diritti essenziali. A cominciare dal più originario dei diritti democratici: il diritto alla parola. Se perde Saviano, perderemo irrimediabilmente tutti.
Per buona misura e a contorno altri articoli edificanti.
Maso - ragazzo "normale" che con i suoi "normali" amici uccise i genitori... con i quali aveva rapporti "normali" - ottiene la semilibertà. E tutti che si "preoccupano" se erediterà o meno i beni delle sue vittime.
Entra invece in posssesso dell'eredità Carretta, che del resto l'aveva sempre sostenuto "Mi spetta!"... con buona pace (eterna) dei genitori e del fratello.
Deraglia un treno per la "bravata" di due minorenni. Un disastro ferroviario mancato per puro caso... e i due eroi erano pure a bordo del treno per provare il brivido. Io gliene farei provare, di brividi!
A Roma spuntano le statue della banda della Magliana (anche se solo per promuovere una fiction).
Per i bambini non-italiani si sta pensando all'istituzione di classi speciali... Che strano. Io ricordavo che si chiamassero "ghetti" 'ste specialità.
Leggere i giornali e sentirsi impotenti... e, purtroppo, anche estremamente delusi, sufficientemente schifati e, in certi casi, maledettamente vergognati del proprio Paese...
Forse l'idea della bolla non è da scartare.
Maso - ragazzo "normale" che con i suoi "normali" amici uccise i genitori... con i quali aveva rapporti "normali" - ottiene la semilibertà. E tutti che si "preoccupano" se erediterà o meno i beni delle sue vittime.
Entra invece in posssesso dell'eredità Carretta, che del resto l'aveva sempre sostenuto "Mi spetta!"... con buona pace (eterna) dei genitori e del fratello.
Deraglia un treno per la "bravata" di due minorenni. Un disastro ferroviario mancato per puro caso... e i due eroi erano pure a bordo del treno per provare il brivido. Io gliene farei provare, di brividi!
A Roma spuntano le statue della banda della Magliana (anche se solo per promuovere una fiction).
Per i bambini non-italiani si sta pensando all'istituzione di classi speciali... Che strano. Io ricordavo che si chiamassero "ghetti" 'ste specialità.
Leggere i giornali e sentirsi impotenti... e, purtroppo, anche estremamente delusi, sufficientemente schifati e, in certi casi, maledettamente vergognati del proprio Paese...
Forse l'idea della bolla non è da scartare.
20 commenti:
Kai, innanzi tutto con 'ste notizie mi hai fatto venir una gran voglia di finire sottovuoto come una bella sardina o un trancio di tonnetto. Che desolazione, mamma mia!
Poi, da me trovi un MeMe che ti aspetta...
In chiusura... PRIMAAAAAAAA!!!!!
Ma vieeeeniiiii, ma chi sooooonooooo?!????
Ah, dimenticavo: la storia dei ragazzini (peraltro del Comasco) la sto seguendo con un filino di apprensione... spero che a casa trovino dei genitori in grado di far provare loro molti, molti, molti "brividi" che non dimenticheranno tanto presto.
Non sono una violenta, tuttavia ritengo che una solenne sculacciata al momento guisto possa risolvere l'insorgenza di certi problemi. Io, in vita mia, ho preso due sculacciate da mia mamma: la prima, avevo 5 anni; la seconda, ero decisamente più grande. Me le ricordo ancora. E di certo non rifarei quegli errori!
Sempre in termini di genitori, credo si possa inquadrare la notizia delle classi ghettizzanti. Se chi le ha proposte avesse avuto dei genitori capaci di insegnare il rispetto dell'altro, l'accettazione del prossimo, il piacere del confronto, di certo una simile ideona non sarebbe stata proposta.
Vivi... e così "capisco" ancora meglio perchè mi piaci...
E adesso... MeMe... arrivo!
Viviana cara,
ho il terribile sospetto che tra qualche giorno vedremo in TV i genitori di quei ragazzini a giustificarli, a difenderli, a sdrammatizzare dicendo che si è trattato di una bravata ...
spero di sbagliarmi.
aiuto...io prego e ho fiducia ma alle volte è davvero difficile..stato d'animo attuale: leggero sconforto..il micio finale mi dà molta carica però..saluti!
Qui vicino, a Casalpalocco, l'altro giorno i "soliti" vandali hanno distrutto un edificio scolastico...tanti di quei danni da rendere inagibile e pericolante l'edificio.
Pertanto le lezioni ora vengono tenute, di pomeriggio, presso un altro edificio lì vicino (lo stesso dove, un anno fa, un ragazzino nel tentativo di entrare una domenica pomeriggio è caduto da un finestrone sfracellandosi al suolo).
Nelle interviste al TG l'unica preoccupazione dei genitori sembrava essere: dove avrebbero mandato i figli la mattina, visto che le lezioni erano spostate al pomeriggio ........
Ecco il grosso problema della società:
I genitori, la famiglia in genere, la scuola e le comunità di appartenenza (paese, quartiere, rione) che hanno abdicato al ruolo di EDICATORI dei più piccoli...
Quando ero bambina e ragazza io, ogni signora del paese si sentiva autorizzata a rilevare i miei errori, intervenendo direttamente oppure allertando la famiglia...
Altrettanto la scuola!
Oggi tutti vogliono fare gli "amici"... e così nessuno ha l'autorevolezza per ergersi a "maestro"...
Potrei riscrivere paroparo le parole di Viviana B.: ne condivido ogni virgola, compresa la preoccupazione per quei genitori che credono che crescere i figli significhi solo dar loro pranzo e cena e l'ultimo videogioco della playstation 3...
.. ieri eri a Bologna per fare sti benedetti esami..
Per arrivare al Policlinico c'è sta strada tutta dritta .. saranno 4 chilometri, più o meno, di palazzi con sopraabitazioni e sotto negozi, bar, laboratori, cappelle, moschee, kebab.. e tutto il cucuzzaro..
.. non c'era un muro che fosse uno non imbrattato da scritte.. O una serranza.. Italiane , arabe, cinesi.. geroglifiche.. verdi, nere.. Uno scempio totale.
..e c'è qualcuno che dice che son ragazzate e cose non importanti.
No.. mi spiace.. ma è da qui che inizia il permissivismo..
A parte il fatto che se io dovessi tutte le sante mattine uscire di casa con una parolaccia scritta sulla porta, e ogni santissima sera tornare e trovare sempre quella parolazzia.. mi girerebbero le palle all'ennesima potenza.
Senza considerare le spese per imbiancare una intera parete che da lì a tre giorni sarà di nuovo sfregiata.
.. e ieri sera seguivo Vespa.. E c'era il criminologo che ha dato la semilibertà a Maso..
Ora.. Crepet accusava la categoria di quelli che danno sti permessi di non poter far bene il loro lavoro, avendo valutato il detenuto solo mezza giornata.. E secondo lui in mezza giornata non si capisce nulla, e il carcerato desideroso di uscire te la racconta come vuole..
Il criminologo, scandalizzato, ha detto che non è assulutamente vero...
CHE LUI HA VISTO MASO BEN 5 MEZZE GIORNATE, E NON SOLO UNA!!!
parliamone....
.. inoltre ha pure aggiunto con fare accusatorio che il padre di maso, macellato dal detenuto che non ha MAI espresso pentimento, era una persona insensibile, che non parlava con il figlio e pensava solo a comperare terreni.
Non potevo credere alle mie orecchie.. Sto qua ha dato il permesso a un assassino spietato di uscire dopo averlo visto 20 ore, e si permette pure di gettare un velo di discredito sulle vittime..
A quel punto c'era un prete che se l'è mangiato di tarverso, e ha fatto bene.
Riprendo anche io la riflessione di Vivi...
La mia mamma era piuttosto "lesta" di mano e i suoi schiaffi erano così scontati che quasi non ci si faceva caso...
Dal mio papà non ne ho mai preso uno. Ma ricordo nitidamente che una volta (UNA... veramente) mi ha guardata con disapprovazione... Mi sono sentita nel contempo umiliata, colpita, allontanata... decidendo "Mai più!"...
Per quanto riguarda tutto quanto competa ai genitori, i miei, pur nella loro semplicità, hanno saputo cosa fare, cosa dire, come dire su ogni aspetto della vita.
E riferendomi espressamente a cosa abbia "guadagnato" a Saviano il raccontare la verità, i miei ci dicevano semplicemente: "A diì la veretat a si laude Dio" ... Dicendo la verità si loda Dio...
Io ci credo ancora!
Ma la società fa di tutto per farmi cambiare idea...
hola mia madre mi dice sempre che a dire la verità non ci si guadagna niente, ma leggendo il libro di Saviano trovo che ha avuto un coraggo da leone ma mi spiace che la sua vita sia dovuta essere stravolta in questa maniera......
riguardo alle libertà concesse ai vari carretta e maso trovo aberrante che 2 che abbiano sterminato la propria famiglia siano adesso in semilibertà e vogliano ricostruirsi una vita quando hanno spezzato quella di chi li ha procreati......
che giustizia è mai questa???
e che non mi si venga a dire che sono acambiati!!!!
le vite le hanno spezzate meno di 20 anni fà!!!! e che cavolo!!!!
scusate lo sfogo!!!
un abbraccio!!!
di massima sono contraria alle classi separate perchè la scuola e il mondo del lavoro sono i mezzi migliori per integrarsi, ma da venerdì scorso in classe con mio figlio c'è una ragazzina cinese arrivata in Italia martedì scorso, non sa una parola di italiano e neppure di inglese, è più grande di loro di un paio d'anni e la situazione in classe è abbastanza complicata, io penso che prima di metterla assieme a ragazzi che parlano una lingua diversa dovrebbero almeno darle i primi rudimenti...i ragazzini imparano in fretta, un mesetto di lezioni intensive perlomeno di italiano non le avrebbero fatto male...
in classe su 27 ci sono 8 stranieri un pò di tutte le nazionalità, tutti parlano un minimo di italiano e i banchi vengono fatti ruotare spesso, non ci sono problemi fra i ragazzi, l'unico problema è forse dato dall'età, sono tutti più grandi, quando li vedi uscire sembrano i fratelli maggiori!! alla fine succede che interagiscono di più con quelli delle classi superiori, ma è un semplice fattore di età, non di razzismo o cose simili...
Ciao non commento perchè non c'è più niente da commentare.
E' proprio tutto uno schifo.
No, Kai, non la cambiare la tua idea. A dire la verità si loda Dio.
Non conoscevo questo detto, ma lo faccio mio subito!
Mentre ti scrivo queste parole in sottofondo c'è la tv con "Anno Zero"... si vede che ormai ho imbucato il tunnel del masochismo...
:-S
Comunque, volevo avvisarti di non star in pensiero se per qualche giorno sparirò dalla circolazione: ho un po' di cosucce da sistemare, ma torno, eh! :-)
Un abbraccio e buon... tutto!
@ Paola
Guarda, qui, non troppo distante da casa mia, alcuni mesi fa hanno deciso di revocare l'apertura domenicale di un centro commerciale, lasciandolo comunque aperto 6 giorni a settimana ed una domenica al mese.
Ebbene, una mamma ha avuto il coraggio di scrivere al maggior quotidiano locale lagnandosi perchè non sapeva come trascorrere le domeniche coi suoi figli. A Como!!!
Cioè dove gente come George Clooney viene a vivere, dove ci son cosucce come il Tempio Voltiano, le ville neoclassiche (cito solo Villa Olmo), il Broletto, il Duomo... E non parliamo poi di ciò che si può trovare in termini di natura: lago, colline, montagne, brughiera...
E questa non sapeva dove spedire i figli la domenica!!!
Certo, finchè i genitori avranno in testa solo di cercare un modo per sbarazzarsi dei figli, non averli tra i piedi, continueranno a fregarsene della loro educazione e concederanno ogni sorta di bene di consumo.
E' molto più comodo togliere 50 euro dal portafogli piuttosto che motivare un "no" ad un ragazzino...
E poi i risultati si vedono...
Ciao Paola, buona serata e buon tutto!
Buongiorno Kaishe, giusta riflessione, oggi purtroppo nessuno più è in grado di insegnare l'educazione alle nuove generazioni, le famiglie credono che il compito sia esclusivamente della scuola, però poi si lamentano e fanno denunce se gli insegnati si permettono di sgridare i loro figli, le leggi di oggi spalleggiano i genitori e gli insegnati sono impotenti a fare qualsiasi cosa, a scuola devono solo limitarsi alle pure nozioni scolastiche e nulla di più, insomma sti ragazzi crescono senza un briciolo di rispetto ne per la famiglia ne per la scuola e di consegnuenza ne per la società, si sentono in dovere di fare tutto quello che gli passa per la testa senza nessun freno, tanto sanno che niente e nessuno può fare nulla, poi vedono che comunque anche quando c'è la giustizia dello stato alla fine finisce sempre che o per un motivo o per un'altro ci sono sconti di pena anche per i delitti più efferati, quindi queste cose avvalorano sempre di più l'idea che ormai nel nostro paese è permesso fare qualsiasi cosa che alla fine o si resta impuniti, oppure comunque si riesce ad avere solo un minimo di pena che poi sarà anche condonata.
Mah! non aggiungo altro ......
Un saluto Kaishe e buona giornata.
hola buongiorno................
buona giornata cherida!!!!!
Hola Nadia...
buonissima giornata!
bellissimo questo post con le parole di Saviano su Repubblica... ottimo lavoro.
ciao e a presto
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