Con un giorno di ritardo sulla scadenza dell'Anniversario, parlo anche io dello sbarco sulla luna.
Ieri sera dicevo che dovrei avere più tempo per ripensarci. Quasi contemporaneamente Paola mi ha incaricata di scrivere i miei ricordi e così ci provo.
Per cominciare: chi ero...
Ero una ragazzina di paese di 12 anni e mezzo, molto ingenua che avrebbe voluto correre verso la vita ma nello stesso tempo rallentare il tempo per paura di cosa vi avrebbe trovato. L'ambiente nel quale vivevo ero fortemente permeato di un concetto distorto della relazione con Dio, del quale ci insegnavano più la paura che l'amore. Culturalmente avevo la fortuna di avere un babbo che ci stimolava a leggere e a conoscere, ma certamente l'ambiente aveva un livello di scolarizzazione piuttosto scarso.
Quel giorno era di sabato.
Tutta quella giornata passò, in un'attesa fatta di chiacchiere, domande e qualche timore...
Alla sera sapevo che il Santo Padre avrebbe scrutato il cielo dalla specola vaticana di Castel Gandolfo... ma a Fusea il cielo era di certo più nitido.
Con le mie sorelle e altri ragazzi e ragazze andammo sul Sagrato della Chiesa e rimanemmo lì, con il naso all'insù, aspettandoci di VEDERE un segno di ciò che avveniva.
Confesso che mi aspettavo quantomeno che la luna si scrollasse di dosso gli intrusi e la terra rispondesse specularmente... Invece non accadde nulla...
Il piccolo passo dell'uomo e il grande balzo dell'umanità avvennero nell'indifferenza della natura e noi tornammo a casa a sentire cosa raccontavano in televisione esperti e studiosi.
L'indomani, come ogni domenica, era d'obbligo partecipare alla S.Messa. Al termine non avevamo il permesso di stare in giro con le amiche ma si doveva rincasare subito. La mia famiglia arricchiva il senso della "festa" assistendo alla recita dell'Angelus da parte del Santo Padre. Anzi, ci inginocchiavamo davanti al televisore per ricevere la benedizione con tutti i crismi richiesti...
Ieri sera dicevo che dovrei avere più tempo per ripensarci. Quasi contemporaneamente Paola mi ha incaricata di scrivere i miei ricordi e così ci provo.
Per cominciare: chi ero...
Ero una ragazzina di paese di 12 anni e mezzo, molto ingenua che avrebbe voluto correre verso la vita ma nello stesso tempo rallentare il tempo per paura di cosa vi avrebbe trovato. L'ambiente nel quale vivevo ero fortemente permeato di un concetto distorto della relazione con Dio, del quale ci insegnavano più la paura che l'amore. Culturalmente avevo la fortuna di avere un babbo che ci stimolava a leggere e a conoscere, ma certamente l'ambiente aveva un livello di scolarizzazione piuttosto scarso.
Quel giorno era di sabato.
Tutta quella giornata passò, in un'attesa fatta di chiacchiere, domande e qualche timore...
Alla sera sapevo che il Santo Padre avrebbe scrutato il cielo dalla specola vaticana di Castel Gandolfo... ma a Fusea il cielo era di certo più nitido.
Con le mie sorelle e altri ragazzi e ragazze andammo sul Sagrato della Chiesa e rimanemmo lì, con il naso all'insù, aspettandoci di VEDERE un segno di ciò che avveniva.
Confesso che mi aspettavo quantomeno che la luna si scrollasse di dosso gli intrusi e la terra rispondesse specularmente... Invece non accadde nulla...
Il piccolo passo dell'uomo e il grande balzo dell'umanità avvennero nell'indifferenza della natura e noi tornammo a casa a sentire cosa raccontavano in televisione esperti e studiosi.
L'indomani, come ogni domenica, era d'obbligo partecipare alla S.Messa. Al termine non avevamo il permesso di stare in giro con le amiche ma si doveva rincasare subito. La mia famiglia arricchiva il senso della "festa" assistendo alla recita dell'Angelus da parte del Santo Padre. Anzi, ci inginocchiavamo davanti al televisore per ricevere la benedizione con tutti i crismi richiesti...
Io ero piuttosto ribelle nei confronti di una Chiesa che percepivo solo come vincolo e imposizione. Però il Papa Paolo VI mi piaceva. Ne avevo stima a motivo della sua cultura e provavo per lui una grande tenerezza perchè pareva sempre tormentato da qualche intimo pensiero... e anche io mi sentivo un po' così. Se non proprio tormentata, di sicuro agitata da dubbi, incertezze e malinconie che non riuscivo a domare.
Le sue parole, quel giorno, mi sorpresero per l'inaspettata "benedizione" sul progresso e, in qualche modo, sull'ambizione umana che spinge l'uomo a progredire.
Le sue parole, quel giorno, mi sorpresero per l'inaspettata "benedizione" sul progresso e, in qualche modo, sull'ambizione umana che spinge l'uomo a progredire.
Oggi è un giorno grande, un giorno storico per l’umanità, se davvero questa sera due uomini metteranno piede sulla Luna, come Noi con tutto il mondo trepidante, esultante e orante auguriamo possa felicemente avvenire. Faremo bene a meditare sopra questo straordinario e strabiliante avvenimento; a meditare sul cosmo, che ci apre davanti il suo volto muto, misterioso, nello sconfinato quadro dei secoli innumerevoli e degli spazi smisurati. Che cos’è l’universo, donde, come, perché? Faremo bene a meditare sull’uomo, sul suo ingegno prodigioso, sul suo coraggio temerario, sul suo progresso fantastico. Dominato dal cosmo come un punto impercettibile, l’uomo col pensiero lo domina. E chi è l’uomo? Chi siamo noi, capaci di tanto? Faremo bene a meditare sul progresso. Oggi, lo sviluppo scientifico ed operativo dell’umanità arriva ad un traguardo che sembrava irraggiungibile: il pensiero e la azione dell’uomo dove potranno ancora arrivare? L’ammirazione, l’entusiasmo, la passione per gli strumenti, per i prodotti dell’ingegno e della mano dell’uomo ci affascinano, forse fino alla follia.
Però io avevo nel cuore una sensazione di disarmonia... irrazionale fin che si vuole ma molto reale per me.
Però io avevo nel cuore una sensazione di disarmonia... irrazionale fin che si vuole ma molto reale per me.
Alcuni anni dopo una canzone dei Dik Dik risvegliò questo "turbamento" e anche ieri me la sono canticchiata tutto il giorno.
Provando nostalgia di quella ragazzina che si vedeva sgraziata e goffa e si sentiva sempre inadeguata...P.S.: Ieri sera mi sono commossa davanti al televisore rivedendo il Santo Padre che accostava l'occhio destro al telescopio mentre si chiudeva quello sinistro con la mano... come faccio io quando uso la macchina fotografica.
Molte cose sono cambiate... ma la ragazzina c'è ancora.
26 commenti:
oper me il ricordo è legato all'esami di maturità sostenuto la mattina con l'amica Rosamaria ed il pomeriggio suo papà ci aveva accompagnate in montagna insieme al cagnolino pek la notte insieme a pek l'abbiamo trascorsa sul divano a guardare la discesa sulla Luna
insomma... ci soiamo incrociate: mentre io ero qui, tu eri di là! ;D
Sì, Paola... ti avevo letta da te.
Diciamo che guardavamo nella stessa direzione.
Ecciào Licia,
abbimo avuto er medesimio penziero.
Propo ieri avevo scritto du righette sulla ricorrenza doo sbarco sur suolo lunatico...
Paola ha invitato anche me a parlare dei ricordi collegati a questo evento, ma sinceramente adesso proprio non ho ne la testa ne il tempo di poter fare un post, come vedi gli ultimi miei post sono ripescati nel riciclo , la mamma alti e bassi e oltre a succhiarmi le energie mi succhia anche il poco tempo da poter dedicare al blog...
Un saluto Kaishe e buona serata!
.. io non c'ero..
.. ma mi piace leggere i vostri ricordi..
Tu eri più piccola di me ma ti ricordi meglio di me.
Ciao, un bacione
Ciao Kaishe, io avevo 1 anni, quindi, non ho vissuto il momento in diretta, ma, in differita l'ho visto almeno un centinaio di volte...vista la mia passione per tutto quanto riguarda lo spazio ed in particolare la luna (e, ti sembrerà strano, ma darei volentieri 10 anni di vita per poter mettere anch'io il piede sul suolo lunare!!!).
Quindi, ieri, ho vissuto il momento in "diretta" 40 anni dopo su un sito americano che faceva in "diretta virtuale" la simulazione della missione...secondo per secondo dalla partenza da Cape Canaveral.
Ciao
Buongiorno a tutti.
Un sorriso a Carlo e alla sua "passione" che condivide anche con mio marito.
Ciao Licia,
essendo chessò 'n communistaccio e nun ritenghio d'avè l'escrusiva de li penzieri mii,e secciò 'n pezzetto de pizza (ormai er pane nun fà epoca) me piace faamezzo coll'artri, pijate chetteserve dar blog de sottoerponte e facce chettepare...
Un soriso...
Peccato che sull'accaduto ci sia un alone di sospetto ...
Buona giornata
Beh... direi che è improbabile che i Russi si siano lasciati gabbare da un finto allunaggio.
Figuriamoci se non stavano all'erta e con tutti i loro strumenti puntati...
Quindi, se non crediamo agli Americani, magari possiamo credere al blocco opposto.
.. però se non erro la polemica della bandiera americana che sventola è alquanto realistica, no?
Sulla luna, se ricordo bene,non soffia vento..
bellissimo post...ciao Kay spero tutto bene...
senti, momore nelle slide è un angelo..I love Him..
Linda: Lo sventolio è un'interpretazione del movimento della bandiera che si vede solo quando la bandiera stessa è toccata (dunque sollecitata) dall'astronauta.
Nessun refolo di vento all'origine.
Direi che, anche se si parla di 40 anni fa, i taroccamenti sarebbero stati un po' più curati di quanto propone la realtà.
C'è poi la polemica sulle ombre... ora non ricordo bene i termini ma anche in quel caso esiste una spiegazione logica.
Insomma, io voglio credere che sulla luna ci siamo andati... poi si possono trovare decine di teorie che avvallanno la tesi affermativa e quella negativa.
Penny!!!! Tutto bene (circa).
Stanca da morire e in piena crisi allergica. Non faccio che soffiarmi il naso e starnutire. Altro che influenza messicana!
Eccome se c'è ancora la ragazzina
ma è una di quelle sveglie, intelligenti che scrive post come questo meglio di come farebbe il più bravo dei giornalisti.
Esagero? No, no quando l'ho letto ho interamente rivissuto quel giorno, avevo 39 anni.
Buongiorno Kaishe, finalmente con mamma una notte tranquilla con un dolce risveglio... era ora... ma non cantiamo presto vittoria....ahahahh!!!
Un abbraccio e buona giornata!
Licia tempo fa vidi un documentario, le contradizzioni non erano solo sulla bandiera ma anche sulle ombre ed altre cose, tipo riflessi strani sui caschi.
Come il caso delle torri gemelle resta sempre un sospetto ...
Buona giornata
Ero in montagna, con la solita banda di amici.
Una ventina di adolescenti inconsapevoli, ma coscienti di "partecipare" ad un avvenimento storico. Ci eravamo attrezzati per stare svegli tutta la notte e seguire lo sbarco, e le caffettiere venivano continuamente svuotate e riempite.
Restammo svegli anche tutto il giorno seguente all'allunaggio ed eravamo sicuramente più fusi degli astronauti.
ho portato i gioielini a vaccinare è assodato sono tutti maschi, quindi: karl bakunin shunrei scodacjiut gattila philippe thor sun-tzu
Eccomi qui Kaishe per augurarti il mio buon giorno e il mio buon fine settimana!!!
Ciao kais, bel post.
Sono tornata, baci
la tribù ha un regalino per te
Buona domenica Kaishe!
buongiorno da scodacjut momore secondo il gioiellino più prezioso e dai suoi fratellini. potrei sparire per un po' ho internet ondivago
Io avevo poco più di nove anni e come tutte le sere andai a letto prestissimo... per svegliarmi poi in piena notte, eccitata al pensiero di quello che stava accadento, alzarmi e raggiungere mio padre sveglio davanti alla nostra prima tv. Lui era severissimo e per nessun motivo al mondo avrebbe accettato che a quell'ora non stessi nel mio letto... invece ricordo ancora con emozione il suo sorriso: "vieni qui accanto a me, sta per succedere una cosa meravigliosa". Sento ancora nel ripensarci la felicità di quella notte, per quello che ho visto poi, e per quella sensazione inusuale di complicità con il mio severissimo papà. Solo io e lui, nella nostra casa addormentata. Ed ancora oggi lo vorrei ringraziare per quel dono, per essere andato contro i suoi principi, per avermi fatta partecipe di un evento così importante (che continuo fermamente a credere realissimo per gli stessi motivi tuoi).
Posta un commento