Ci sono tutti gli elementi per proporre un facile gioco enigmistico di "cambio vocali"... ma stavolta purtroppo non c'è nulla su cui scherzare.
Parlo del ragazzo romano che ha ucciso (Questo è! Anche se i giornalisti continuano a dire "ha colpito") un'infermiera romena alla stazione della metropolitana romana dell'Anagnina.
Parlo della tardiva pietà sul luogo del terribile fatto. Pietà assente nei minuti immediatamente successivi all'aggressione.
Ma soprattutto parlo dell'amaro in bocca che mi hanno provocato le immagini televisive delle "manifestazioni di solidarietà" a colui che (comunque la si pensi... per fatalità, per ignorante arroganza, per reazione ad una provocazione, per predisposizione...) ha colpito un altro essere umano provocandone la morte. Una morte che pesa totalmente sulle sue spalle, non essendo riusciti nel gioco di prestigio di scaricarne una parte di responsabilità sui sanitari che hanno preso in cura la vittima.
Parlo del Paese che siamo diventati. Un Paese che si scandalizza davanti a ben pochi episodi e si assuefà a nefandezze sempre più angoscianti.
Ieri sera ci ho pensato molto... Ho pensato a come reagirei se miei figli facessero parte del gruppo degli amici inneggianti al colpevole. Non è facile immedesimarmi, tanto sono certa di ciò che alberga nell'animo dei miei ragazzi. Però so che non accetterei uno sprezzo della legge - umana e non - così evidente da parte loro.
Sarebbe un peso troppo grande da sopportare per il genitore che cerco di essere e per i miei sforzi di avvicinarmi alla persona ideale che costantemente ho davanti agli occhi del cuore... o della coscienza.
Credo che se qualcuno, nell'intento di offendermi, mi darà della bacchettona, dovrò ringraziarlo.
Sì! Sono orgogliosa di ispirare questo giudizio. E non mi interessa se nella quotidianità certe rigidità caratteriali diventano zavorre che impediscono alleanze strategiche e rapporti convenienti...
Non mi sento penalizzata da certe posizioni che sono (nel migliore dei casi) ben poco politically correct.E se a questo giudizio viene accostato anche quello di bigotta ne sono doppiamente felice. E, a riprova della mia costante aderenza all'aspetto morale, anche da un punto di vista religioso, di ogni momento della vita, l'espressione ghignante del ragazzo sotto il cappuccio mi ha fatto ripensare a questa immagine...
Ma, appunto, sono solo "escursioni" che la mente compie senza che la "parte critica" la segua.
Poi ci si riflette e si torna obiettivi.
Nessuno di noi è esente a una parte negativa e una parte positiva della propria personalità... Alcune cose potranno essere mediate in autonomia, per altre serviranno dei parametri di valutazione.
Nella Società civile il miglior parametro a nostra disposizione è la Giustizia... quella "uguale per tutti"...
E qui si può aprire un altro capitolo di riflessione sulla situazione del nostro Paese.
Parlo del ragazzo romano che ha ucciso (Questo è! Anche se i giornalisti continuano a dire "ha colpito") un'infermiera romena alla stazione della metropolitana romana dell'Anagnina.
Parlo della tardiva pietà sul luogo del terribile fatto. Pietà assente nei minuti immediatamente successivi all'aggressione.
Ma soprattutto parlo dell'amaro in bocca che mi hanno provocato le immagini televisive delle "manifestazioni di solidarietà" a colui che (comunque la si pensi... per fatalità, per ignorante arroganza, per reazione ad una provocazione, per predisposizione...) ha colpito un altro essere umano provocandone la morte. Una morte che pesa totalmente sulle sue spalle, non essendo riusciti nel gioco di prestigio di scaricarne una parte di responsabilità sui sanitari che hanno preso in cura la vittima.
Parlo del Paese che siamo diventati. Un Paese che si scandalizza davanti a ben pochi episodi e si assuefà a nefandezze sempre più angoscianti.
Ieri sera ci ho pensato molto... Ho pensato a come reagirei se miei figli facessero parte del gruppo degli amici inneggianti al colpevole. Non è facile immedesimarmi, tanto sono certa di ciò che alberga nell'animo dei miei ragazzi. Però so che non accetterei uno sprezzo della legge - umana e non - così evidente da parte loro.
Sarebbe un peso troppo grande da sopportare per il genitore che cerco di essere e per i miei sforzi di avvicinarmi alla persona ideale che costantemente ho davanti agli occhi del cuore... o della coscienza.
Credo che se qualcuno, nell'intento di offendermi, mi darà della bacchettona, dovrò ringraziarlo.
Sì! Sono orgogliosa di ispirare questo giudizio. E non mi interessa se nella quotidianità certe rigidità caratteriali diventano zavorre che impediscono alleanze strategiche e rapporti convenienti...
Non mi sento penalizzata da certe posizioni che sono (nel migliore dei casi) ben poco politically correct.E se a questo giudizio viene accostato anche quello di bigotta ne sono doppiamente felice. E, a riprova della mia costante aderenza all'aspetto morale, anche da un punto di vista religioso, di ogni momento della vita, l'espressione ghignante del ragazzo sotto il cappuccio mi ha fatto ripensare a questa immagine...
Ma, appunto, sono solo "escursioni" che la mente compie senza che la "parte critica" la segua.
Poi ci si riflette e si torna obiettivi.
Nessuno di noi è esente a una parte negativa e una parte positiva della propria personalità... Alcune cose potranno essere mediate in autonomia, per altre serviranno dei parametri di valutazione.
Nella Società civile il miglior parametro a nostra disposizione è la Giustizia... quella "uguale per tutti"...
E qui si può aprire un altro capitolo di riflessione sulla situazione del nostro Paese.
11 commenti:
però non sembra che la cosa abbia colpito gran chè, ingenerale i telegiornali di regime non hanno affatto sottolineato la notizia, mi pare.Anche questo, forse , è ancor più significativo.
Caro Enrico... oramai l'operazione di anestetizzazione dell'opinione pubblica è a buon punto.
Siamo alle rifiniture e poi non ci si scandalizzerà più (soprattutto) di essere governati, ai diversi livelli istituzionali, da figuri a dir poco loschi.
E il popolo (sovrano) si adeguerà... o soccomberà!
Kai, stai allegra che quasi sei milioni di persone han guardato il "Grande Fratello"!
Chi se ne frega se un uomo uccide un altro essere umano? L'umanità ormai non fa notizia. Ammesso che l'abbia mai fatta...
Siamo quattro gatti che cercan di star desti in un mondo ormai anestetizzato ed assuefatto alle brutture ed alla brutalità. E quel ghigno sotto al cappuccio lo trovo molto, molti vicino all'immagine che hai scelto. Purtroppo. Sarà che son bacchettona e bigotta anch'io?
Un abbraccio!
io dico solo questo:
se fosse stato mio figlio, lo avrei accompagnato personalmente a calci nel culo dai carabinieri,
semplicemente perchè se fossi stato io, mio padre mi avrebbe accompagnato personalmente a calci nel culo dai carabinieri,
probabilmente perchè se fosse stato lui mio nonno lo avrebbe accompagnato personalmente a calci nel culo dai carabinieri!
che sia "solo" una questione di educazione "familiare"?
non entro nel discorso "media", perchè stasera son tranquillo e non voglio incazzarmi troppo!
ciao, bella!
Io non mi capacito di come ormai da settimane o mesi si parla di quella povera anima che prima l'ha uccisa lo zio poi la cugina ora la zia...insomma faceva in tempo a nascere e morire almeno cinque volte secondo i giornali...
E la gente va in pellegrinaggio sui luoghi del delitto...Sior "zzzzh" ha fatto il plastico della cantina....Ma summo su e il popolo "schiavo" altro che "sovrano" li come un rincoglionito a guardare....
Sto qui uccide una rumena che probabilmente non gli aveva fanno niente e ancora un pò lo fanno santo...e nessuno dice niente...
E il popolo lo inneggia come una star...
Il grande fratello fa 6 milioni di ascolto...
Sarà ben ovvio che lo Stato,anzi stato con la s minuscola VA A RAMENGO...
A me da bambina mi hanno insegnato che se fai del male ti ritorna indietro,se rompi paghi,mi hanno insegnato il rispetto per il prossimo,l'educazione e i valori di ogni vita umana e che se uno uccide non è un mito... E mio padre e mia madre non sono due alieni...come sembrerebbe.
Purtroppo oggi giorno i ragazzi non hanno più dei saldi punti di riferimento, a parte la famiglia, quando questa c'è, non hanno più valori guida se non quelli che sfornano la televisione o i mass-media o le riviste di gossip, e noi sappiamo cosa sfornano tutti i giorni...e alla fine, questi sono i risultati...
Un abbraccio Kaishe e buona giornata!
Beh... vedo che siamo già più di uno ad aver conservato la capacità sacrosanta di "scandalizzarsi"...
In verità stamattina io mi ero alzata pure di buon umore (per effetto di una cosuccia che sto meditando e della quale vi parlerò a breve).
Poi ho dato una sbirciata ad una rtasmissione su una TV locale di PD.
Facevano un sondaggio telefonico.
Il quesito era proposto in una maniera indecente:
Santoro e Travaglio come i politici. Il canone RAI è un furto?
Per dirla alla Di Pietro: Che c'azzecca la prima parte della frase con la seconda? Certo che la maggioranza risponde "sì", ma l'infarinatura politica della domanda è una strumentalizzazione valida per un popolino di beoti ignoranti... e infatti telefonavano orde di casalinghe in crisi di astinenza di non so cosa, che dicevano che non se ne può più di questi, che in tv ci sono solo loro, che non ci sono alternative.
Ma come no?
E la DeFilippi? E la D'Urso? E la Venier? E le Clerici, Marcuzzi e Signorini(e)
Ma mi faccino il piacere, mi faccino!!!
P.S.: BUONGIORNO!!!
Buongiorno! Mi scuso per la prolungata assenza, ma sono presissimo, questo è un bene visti i casini lavorativi degli ultimi mesi :-)
Ciao Kaishe,
l'argomento trattato è molto spinoso, ma hai ragione nell'affermare che, dopo le mille giustificazioni, resta il fatto nudo e crudo, cioè la morte di una donna per una semplice lite, per una spinta o un pugno che non avrebbero dovuto esser dati.
A causa dell'inform mediatica incentrata sugli scoop tragici come questo, si diventa sempre più cinici, nonci si aspetta più niente di buono dal prossimo, non ci si fida neanche in famiglia, si cammina con amarezza nel cuore per la consapevolezza che il mondo è molto brutto perchè la gente è cattiva. E gli adolescenti crescono con questa convinzione, diventeranno adulti senza speranza e non avrnno più voglia di combattere, di far valere le proprie ragioni, perchè non ne varrà la pena.Penseranno questo, crederanno che i valori sono cosa del passato non più applicabile al mondo ttuale che gli appartiene.
Forse un pò tragica??
;) A presto, ciao.
Il Mandi è un grande! Appoggio in pieno la pedagogia dei calci in culo!
P.S. Ciao cara Kai!
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