Le due notti dell'ultimo fine settimana ho visto come un gruppetto di ragazze si guadagna 1000 euro.
Ho visto la loro turnazione, le loro aspirazioni, la loro disponibilità, la loro stanchezza e i loro sorrisi.
Ho visto come fanno accoglienza e come si avvicendano ai letti.
Ho visto come sanno rivolgersi agli anziani e come li sostengono se alcune attività risultano loro più faticose del passato.
Ho visto ed ascoltato e ne ho fatto memoria perchè certe immagini, purtroppo, cominciano a diventare evanescenti davanti allo sfavillio di quelle scelte per raccontare il nostro presente.
L'ambiente in cui ho vissuto questo fine settimana appena trascorso, non era una pacchiana imitazione di una qualche reggia più o meno sfarzosa ed "eccessiva".
No!... e le ragazze di cui parlo, i loro 1000 euro se li guadagnano in un mese, non in una notte o in una porzione di festa.
Quelle che "ho visto" sono le infermiere di un reparto ospedaliero e le loro vite sono le vite normali e reali di molti italiani.
Perciò mi scuote che si percepisca così poca indignazione e che troppi si siano adattati ad usare un linguaggio, un metro di giudizio e una discrezionalità che, francamente, mi ha nauseata.
Per quanto mi attiene me ne chiamo fuori.
Io voglio potermi vantare, davanti a chiunque e davanti a me stessa, di appartenere alla categoria di quelli che vivono una vita pesata con precisi ideali.
E intendo assumermi la libertà e la responsabilità del mio totale disprezzo verso le sgualdrinelle e i loro magnaccia, i vecchi vogliosi e i genitori ambiziosi, i ricchi peccatori e i conniventi assolutori.
Stanotte, nella penombra della stanza e nel silenzio rotto solo dal respiro affaticato di mia zia che sta avvicinandosi con fatica alla meta ultima della sua vita, mentre accostavo l'orecchio alla degente del letto contiguo o mentre tenevo la mano dell'altra degente che mal sopportava la flebo che le costringeva il braccio, ho pensato a come avranno vissuto queste 3 donne.
Le ho immaginate piene di sogni, prima infantili e poi della giovane età, all'amore che hanno cercato e a quello che hanno dato, alla fatica e alla serenità, ai loro sorrisi e a quelli ai quali li hanno rivolti... e alla loro dignità.
E ho desiderato diventare proprio come loro.
Con i loro visi rugosi e le loro bocche incavate, la lunga corona delle preghiere che le hanno accompagnate e la legge morale che le ha guidate e consigliate, le scelte obbligate, quelle delle quali erano orgogliose e quelle che vorrebbero non aver fatto.
I loro ricordi e la loro esperienza e, adesso, la ricchezza dei frutti che mostreranno al Padre.
E gli incontri, il ritrovarsi, gli abbracci, l'Amore che le aspettano...
Ho visto la loro turnazione, le loro aspirazioni, la loro disponibilità, la loro stanchezza e i loro sorrisi.
Ho visto come fanno accoglienza e come si avvicendano ai letti.
Ho visto come sanno rivolgersi agli anziani e come li sostengono se alcune attività risultano loro più faticose del passato.
Ho visto ed ascoltato e ne ho fatto memoria perchè certe immagini, purtroppo, cominciano a diventare evanescenti davanti allo sfavillio di quelle scelte per raccontare il nostro presente.
L'ambiente in cui ho vissuto questo fine settimana appena trascorso, non era una pacchiana imitazione di una qualche reggia più o meno sfarzosa ed "eccessiva".
No!... e le ragazze di cui parlo, i loro 1000 euro se li guadagnano in un mese, non in una notte o in una porzione di festa.
Quelle che "ho visto" sono le infermiere di un reparto ospedaliero e le loro vite sono le vite normali e reali di molti italiani.
Perciò mi scuote che si percepisca così poca indignazione e che troppi si siano adattati ad usare un linguaggio, un metro di giudizio e una discrezionalità che, francamente, mi ha nauseata.
Per quanto mi attiene me ne chiamo fuori.
Io voglio potermi vantare, davanti a chiunque e davanti a me stessa, di appartenere alla categoria di quelli che vivono una vita pesata con precisi ideali.
E intendo assumermi la libertà e la responsabilità del mio totale disprezzo verso le sgualdrinelle e i loro magnaccia, i vecchi vogliosi e i genitori ambiziosi, i ricchi peccatori e i conniventi assolutori.
Stanotte, nella penombra della stanza e nel silenzio rotto solo dal respiro affaticato di mia zia che sta avvicinandosi con fatica alla meta ultima della sua vita, mentre accostavo l'orecchio alla degente del letto contiguo o mentre tenevo la mano dell'altra degente che mal sopportava la flebo che le costringeva il braccio, ho pensato a come avranno vissuto queste 3 donne.
Le ho immaginate piene di sogni, prima infantili e poi della giovane età, all'amore che hanno cercato e a quello che hanno dato, alla fatica e alla serenità, ai loro sorrisi e a quelli ai quali li hanno rivolti... e alla loro dignità.
E ho desiderato diventare proprio come loro.
Con i loro visi rugosi e le loro bocche incavate, la lunga corona delle preghiere che le hanno accompagnate e la legge morale che le ha guidate e consigliate, le scelte obbligate, quelle delle quali erano orgogliose e quelle che vorrebbero non aver fatto.
I loro ricordi e la loro esperienza e, adesso, la ricchezza dei frutti che mostreranno al Padre.
E gli incontri, il ritrovarsi, gli abbracci, l'Amore che le aspettano...
17 commenti:
ciao volevo lasciarti un commento nell'altro blog ma non ho trovato lo spazio per i commenti...
So che a volte e' difficile trovare la rivista Milleidee però puoi chiedere al tuo edicolante di fartela arrivare, di solito non ci sono problemi!!! questa della primavera e' bellissima!!!!
ciao
Marta
Cara Kaishe, tu hai il dono di commuovere chi ti legge.
Sono convinta che tante donne, nel silenzio dei mass-media, abbiano vissuto con grande dignità: abbiano compiuto il loro lavoro e provato i loro amori in silenzio, senza sbandieramenti.
E che, di queste donne, grazie al cielo, ne esistano ancora molte.
Un abbraccio e buon lunedì,
Lara
Licia non trovo altro da commentare in questo bellissimo post che segnalarti di averlo linkato nel mio ultimo, perché tu e le donne che racconti siete fra quelle che stanno cercando di rimettere al mondo l'Italia e restituirle la dignità che qualcuno ha cercato di nascondere. Grazie
Vorrei non sciupare la bellezza e l' importanza delle tue parole..solo lasciare il segno del mio passaggio!!
Grazie!!!
E' così bello e ricco quello che hai scritto che non riesco ad aggiungere altro, solo che come donna ti ammiro. Un bacio
Grazie
E' sempre emozionante quello che scrivi...hai uno stile stupendo, davvero.
Un abbraccio
Mi sento particolarmente coinvolta dal tuo post... sono un'infermiera, ho deciso di esserlo a nove anni, sto da una vita in trincea, le gambe rovinate da troppe ore in piedi, l'equilibrio sonno-veglia distrutto da troppe notti insonni, soffro ancora di fronte alla sofferenza, mi faccio ancora in quattro per cercare di risolvere i problemi di tutti, non ho perso né l'entusiasmo né la buona volontà e spesso non ricevo neanche un grazie... Nessuno si metterà mai in fila per chiedermi l'autografo come hanno fatto davanti a Ruby (!!!!!), e se guadagno un po' di più di quei mille euro è solo perché questo lavoro lo faccio da più di un trentennio, ma sono in pace con me stessa e sono felice di come sono, di quello che ho, di quello che ho costruito. E come te, ho degli ideali e dei principi ferrei che cerco di trasmettere alle mie figlie. Un tempo credevo fermamente che la regola fosse questa.... ora non lo credo più e mi sento spesso sfiduciata, poi leggo scritti belli ed emozionanti come i tuoi e mi dico, forse sbaglio.... se ci sono persone come lei, allora possiamo ancora credere in un mondo migliore.
Grazie di tutto quello che sai trasmettere, e di come lo fai.
Grande Kaishe!!! ... un post stupendo che non ha bisogno di alcun commento.
Un abbraccio!
complimenti...auguri a te ed a tutte le donne che ti leggono.
sono quelle la cui vita è storia, la NOSTRA storia quella storia insieme normale ed epica che ha fatto il mondo: sono le donne normali in cui crediamo e speriamo e ci riconosciamo
Ciao, son capitata qui da...non mi ricordo... forse da 6cuorieunacasetta... molti complimenti per il blog e per questo post così profondo e delicato allo stesso tempo!
Parole tremende le tue.
E sublimi.
Parole tremende le tue.
E sublimi.
Un caro saluto...fermati un attimo con noi fanciulle:-) baci
Buongiorno Kaishe, se non ricordo male ieri dovevi ritirare gli esiti degli esami... spero che sia tutto ok... un abbraccio!
Tu hai Ben Chiaro cos'è la Vita, da dove viene, dove Va' a Continuare.
Squisita e Sensibile.
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