Ho letto di un progetto che riguarda una serie televisiva sull’homo furlanus...
Perchè no? - mi sono detta - anche se non vedo cosa ci sia da raccontare su noi friulani che possa rivestire il ben che minimo interesse per chi vive fuori dai confini della nostra "piccola Patria".
Invece la presentazione del progetto presenta dei punti di notevole interesse. A cominciare dal fatto che tutto prende origine da una domanda e una constatazione niente affatto banali.
La domanda: perché nella lingua friulana la parola felice non esiste?
La constatazione: per esprimere questo concetto vengono utilizzate parole come beat o content, che indicano una soddisfazione solo temporanea, precaria. Lo si può interpretare come l'indizio di una peculiarità più profonda del popolo friulano?
Per quanto concerne le mie elucubrazioni sulla felicità, io sono propensa a pensare che ogni sua definizione, in realtà, identifichi uno stato d'animo provvisorio. Per la mia Fede io ho come unica conclusione che la felicità sia uno stato d'animo al quale tendere tutta la vita ma che si raggiunga in pienezza solo oltre la vita dove, evetualmente, ne possiamo gustare degli "assaggi" più o meno intensi.
Vabbè... pensieri difficili per un piovoso lunedì mattina.
Passo a qualcosa di più piacevole: il promo del progetto.
Così vi potrete dilettare nell'ascolto della nostra bella lingua friulana!
Come dite?
Capisco... non è facile capirci. Vorrà dire che posto la versione con i sottotitoli.
Perchè no? - mi sono detta - anche se non vedo cosa ci sia da raccontare su noi friulani che possa rivestire il ben che minimo interesse per chi vive fuori dai confini della nostra "piccola Patria".
Invece la presentazione del progetto presenta dei punti di notevole interesse. A cominciare dal fatto che tutto prende origine da una domanda e una constatazione niente affatto banali.
La domanda: perché nella lingua friulana la parola felice non esiste?
La constatazione: per esprimere questo concetto vengono utilizzate parole come beat o content, che indicano una soddisfazione solo temporanea, precaria. Lo si può interpretare come l'indizio di una peculiarità più profonda del popolo friulano?
Per quanto concerne le mie elucubrazioni sulla felicità, io sono propensa a pensare che ogni sua definizione, in realtà, identifichi uno stato d'animo provvisorio. Per la mia Fede io ho come unica conclusione che la felicità sia uno stato d'animo al quale tendere tutta la vita ma che si raggiunga in pienezza solo oltre la vita dove, evetualmente, ne possiamo gustare degli "assaggi" più o meno intensi.
Vabbè... pensieri difficili per un piovoso lunedì mattina.
Passo a qualcosa di più piacevole: il promo del progetto.
Così vi potrete dilettare nell'ascolto della nostra bella lingua friulana!
Come dite?
Capisco... non è facile capirci. Vorrà dire che posto la versione con i sottotitoli.
Felici ma Furlans from Playpics on Vimeo.
15 commenti:
Proprio interessante e divertente Licia questo progetto. Grazie per i sottotitoli. Credo che ciascuno abbia un suo concetto di felicità e che questo stato d'animo sia in continua trasformazione in ciascuno di noi. I motivi per cui ciascuno si sente felice cambiano secondo le circostanze.In questo senso il popolo friulano è più "avanti" e non ritiene necessario aggiungere un vocabolo specifico che definisce esattamente questo concetto. Oggi io mi son sentita felice quando , dopo aver esposto la mia bandiera sul balcone, si è messa a sventolare e subito dopo è uscito un raggio di sole ad illuminarla :)
Ciaoooo! :)
Grazie per il mess cara!
Va tutto bene , venerdi si decide con la banca dove io ed il mio compagno andremo ad abitare prossimamente ( abbiamo due soluzioni a due prezzi, bisogna vedere quale è a portata di mutuo !).
In ufficio si cambiano i mobili ,a casa ho cambiato l'alimentazione alle mie micie perchè una ha problemi di allergia di tipo alimentare ... Anno di cambiamenti :)
un abbraccio e buona settimana anche a te gioia !!
Samy
Bene i sottotitoli, se no di Gianni non avrei capito niente.
Per me felicità è quando vedo mio figlio felice.
Bacio
io non auguro mai felicità ma serenità, sarà che sono piemontese?
io ho capito senza sottotitoli, ma noi a paola diamo la nostra serenità
ciao zia! il tuo momore -scodacjut
MOMORE... TESORO BELLISSIMO DELLA ZIA.
Ma sai che mi piacerebbe presentarti Ziva... Secondo me sareste una bella coppia di birbe, viziati e coccolati dalle vostre mamme umane ma capaci di corrispondere moltiplicato tutto l'amore che ricevete.
grazie Paola!!!
Cara signora,
in effetti ieri mi sono ritrovata a ringraziarla di aver sbagliato e mi scuso per non aver scritto subito quel che segue e che ho immediatamente pensato. Solo per mezzo del suo sbaglio, per quel senso particolarmente sviluppato in noi donne che si chiama curiosità, che non sempre ha una connotazione negativa, anzi, nel mio caso è semplice esigenza di conoscere, per appagare la mia insaziabile fame di vita, sono approdata qui, nel suo meraviglioso mondo. Un mondo dove vivono parole in cui mi riconosco appieno e che mi hanno talmente affascinata che oggi non riesco a trattenermi dall’esprimere la grandissima stima che nutro per la sua profondità d’animo e per la sue straordinarie capacità comunicative. Mi son dovuta staccare a forza dal suo blog, e solo perché s’era fatta una certa, da quanto sono rimasta colpita dai suoi racconti e dall’appassionante modo in cui sono scritti. Anche a me piace moltissimo scrivere, ma, di fronte alla sua immensa bravura, mi sono sentita piccola piccola.
Non le nascondo che sono una non credente convinta, irremovibile nelle mie idee in merito alla fede dall’età di 14 anni. Mi avvio a compierne 37 e di acqua, sotto il ponte, ne è passata, ma, conservo ancora l’entusiasmo per il fatto di esistere e la serietà di allora e, come allora, continuo a pensare che si possa essere delle bravissime persone anche senza venerare un Dio, pur portando il massimo rispetto per tutti quelli che ricomprendono la religione nel loro percorso terreno. Mi permetto persino presuntuosamente di dire di essere più cristiana io di quei, ahimè tanti, come li chiamo io, cristiani per convenzione sociale (quelli che si sposano in chiesa perché lo fanno tutti e poi usano le bestemmie come intercalari, ad esempio). Perché, diciamocelo chiaramente, quelli trasmessi dalla Chiesa non sono altro che principi di buon senso, che tutti dovrebbero rispettare se vogliono sentirsi a posto con la coscienza. La mia è molto severa e ne sono felicissima. Di difetti ne ho tanti, primo fra tutti un inguaribile egoismo, ma ho il pregio di essere antica e, di conseguenza, una fervente sostenitrice dei vecchi valori di cui lei parla in maniera così accorata.
Sono davvero onorata di aver fatto la sua conoscenza e di riuscire a regalarle qualche sorriso e qualche spunto di riflessione con il mio minuscolo blog (finché resisterò ad aggiornarlo, considerato che porta via troppo tempo alla mia meravigliosa famiglia a cui, per almeno tentare di sconfiggere l’egoismo di cui sopra, dovrei più saggiamente dedicare maggiori attenzioni).
Mi sembra di aver intuito che lei abbia vissuto la triste realtà del cancro, che, purtroppo, conosco molto bene anch’io, vista la frequenza con cui si è accanita sulla mia famiglia. Le auguro di cuore tanta tanta salute e di continuare a regalare emozioni positive come quelle che ha trasmesso a me. Ancora complimenti ed un abbraccio a lei a tutta la sua fortunata e, ne sono sicura, splendida famiglia dalla sua corregionale Barbara.
Sto pensando che anche nei mio dialetto brianzolo la parola"felice" non esiste.
So cuntenta..so alegra..ma "sono felice...NON ESISTE e tra l'altro non si dice!?
Forse come tu dici, la felicità non è di questo mondo.
Mi complimento per lo scritto qui sopra riportato, dove l'analisi propria e rapportata alla fede mi ha lasciato una riflessione profonda.
Nel mio umile scritto, auguro a tutti tanta serenità..e se la felicità non è qui...senz'altro la troveremo..lassù..ciaoooooooooooooooo
oh si! presentami a ziva... pensa che cosa nascerebbe dal nostro incontro: splendidi gattini , dolci intelligentissimi simpatici e.. assolutamente birbe
Ciao! Volevo lasciare un commento sull'altro blog, ma forse non lo trovo io...non so dove lasciarlo.
Innanzitutto ti ringrazio per avere partecipato al gioco, ma volevo chiederti di essere anche sostenitrice.
E' una delle regoline per partecipare al gioco.
Io intanto mi piazzo tra i tuoi sostenitori in entrambi i blog.
Un bacio, My lucky.
Grazie!!
Un abbraccio, My lucky.
Nel dialetto bolognese, che ricordi io, non esiste la parole Felice o felicità. Di sicuro esiste contento.
Questo vorrà dire qualcosa.
Ma scusa Kaishe, tu hai un altro blog???
Intanto ti saluto caramente e ti abbraccio.
Lara
Senza sottotitoli confesso che non avrei capito quasi niente...eheheheh!
Baci
E' un concetto difficile e dibattuto da poeti, scrittori e persone semplici, per me consiste in un attimo d completa fusione che può avverarsi solo poche volte, con la natura o con un evento straordinario. Ieri sera sono stata molto felice, per 2 ore stupende di un concerto di musica operistica. In tutti i giorni può esserci un sorriso,che si riceve ed illumina..
Carino il video:-)Un bacio.
il video è FANTASTICO!!!
Mib ;)
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