lunedì 29 ottobre 2007

Prova e controprova... per battuta di cuore...

Quando mi capita di accennare al fatto di avere degli AMICI che ho incontrato tramite internet, le persone sovente assumono un’espressione dubbiosa e perfino denigratoria…
La cosa buffa è che io fino a non molti mesi fa avrei avuto la stessa reazione: un misto di pietà (ma non sono in grado di instaurare relazioni “normali”?), scetticismo (amici… vabbè…nemmeno conoscenti…), sospetto (chissà poi chi si nasconde dietro ‘sti nomignoli?...), sospetto (meglio non dare troppe indicazioni sulla propria identità)…
Eppure…

Eppure adesso la mia esperienza mi dice ben altro…
Con molti miei colleghi di lavoro - con i quali convivo per almeno 8 ore al giorno / 5 giorni alla settimana – il livello di condivisione non ha superato le informazioni minime sul nucleo familiare… ma non esiste accenno al passato né partecipazione ai sogni futuri…
Perfino con alcuni parenti si mantiene un rapporto molto bello ma si evita di confidare taluni dolori, alcune cicatrici dell’anima che si cerca di curare da soli…

Così la possibilità di incontrare alcuni di questi AMICI non è stata considerata una stranezza nella stranezza ma un’opportunità da cogliere… anche come verifica di una sensazione che poteva (doveva) trovare conferma nella realtà.

Sul primo degli incontri che ho potuto avere, con la incantevole Angela, ho già detto alcune cose….

Sul secondo, con la dolce Irene, ha espresso le sue sensazioni già lei nel suo blog… anche se posso aggiungere che, mentre ero all’esterno del bar, incapace di rimanere seduta per una agitazione del cuore che riuscivo a contenere meglio se mi muovevo, non immaginavo nemmeno che l’avrei RICONOSCIUTA con l’emozione con la quale poi è accaduto…
Irene… ho impresso nel cuore l’espressione del tuo viso mentre avanzavi guardandoti timidamente in giro… mi ha proprio “scatenato” la voglia di abbracciarti… e mi viene ancora da ridere al pensiero di che figura avrei fatto se non fossi stata proprio tu…

E poi il terzo incontro… con Paola… che avevo imparato a conoscere oltre che nei commenti sui diversi blog, anche per alcune “chiacchierate” via mail, dove ci si può anche “scoprire” più tranquillamente.
Insomma, domenica pomeriggio, ci diamo appuntamento al Colosseo…
In Metro mio figlio mi esterna il suo scetticismo sul fatto che sia poi così facile incontrare e riconoscere qualcuno nel andirivieni di una stazione di Metropolitana a Roma… ma io gli rispondo tranquilla: “E che ci vorrà mai? Tu guarda se vedi due ragazze e una bimba con degli occhi strepitosi…”
Intanto arriviamo, scendiamo, usciamo dalla Metro… e io adocchio un gruppetto “familiare”: padre (alto), madre (eleganterrima), due ragazze (alle quali non riesco a vedere gli occhi) e una bimba… e mi dirigo verso di loro… e SONO PROPRIO LORO!!!
Avevo la tachicardia… con Paola ci abbracciamo e so che anche il suo cuore fa le capriole… poi saluto la sua famiglia… Che belli sono!!! La piccola è dolcissima e non esita a darmi la manina per camminare con me… e gli occhi BELLI li hanno ereditati proprio dalla mamma…
Il pomeriggio è stato CALDO CALDO (pure se c’era un vento assurdo e io avevo perso la giacca… come Irene ha già raccontato) e né mio figlio né io abbiamo avuto imbarazzo a stare con persone che incontravamo per la prima volta…
Forse (a ‘Pà… lo devo racconta’…) il momento più “imbarazzante” è stato quando abbiamo perso di vista la famiglia di Paola e abbiamo capito che l’unico che aveva idea di dove fossimo era… mio figlio…
Il bis di incontro è stato un po’ più ristretto: Paola e una figlio, io e mio figlio… e lì davvero ci siamo “raccontate”… saltabeccando da un ricordo all’altro, da una confidenza all’altra, da una somiglianza all’altra… senza strani pudori o fingimenti per mostrare un’ipotetica “parte migliore”… ma proprio per DIRCI chi siamo…

Credo di dovere delle scuse ai rispettivi figli per quanto hanno dovuto sopportare… ma spero che abbiano capito che per noi è stato davvero un incontro IMPORTANTE e, soprattutto, PIENO DI AFFETTO e significato…
E uno dei significati che abbiamo percepito e ci siamo scambiate a vicenda è quello che accomuna tutti noi… è il legame che sentiamo…

Allora:
CE LA FACCIAMO A FARCELA DI INCONTRARCI TUTTI????

domenica 28 ottobre 2007

... vi ricordate di me???

BenTrovati a tutti!!!
Eccomi di nuovo a casa e alla mia "vita normale"...
Dopo 11 giorni trascorsi a Roma... dopo l'esperienza strana e piacevolissima di aver "lavorato" ai Musei Vaticani... dopo le meravigliose opportunità di incontrarmi con Irene e Paola... la quotidianità mi ha subito catturata...
Così sono impossibililitata ad "aggiornarmi" sui vostri post... perchè il PC è appannaggio esclusivo di mio figlio (che lo usa per studio, specifica... seeeeeee).
Non bastasse la mia affezionatissima emicrania mi sta tenendo ben stretta...
Perciò posto solo il mio saluto e un abbraccio generale e singolo per ciascuno di voi, promettendo solennemente che quando Monica mi invia le foto (Monicaaaaa!!!), vi racconto qualcosa dell'incontro con Paola...

martedì 16 ottobre 2007

Saluti da Roma...

E dato che sarò giù per l'Apocalisse (beh... per la Mostra dedicata all'Apocalisse...), ecco una poesia del poeta romano Giuseppe Gioacchino Belli che spiega molto meglio di quanto faccia io il Giudizio Universale...

ER GIORNO DER GIUDIZZIO

Quattro angioloni co le tromme in bocca se metteranno uno pe cantone
a ssonà: poi co ttanto de vocione
cominceranno a dì: "Fora a chi ttocca".

Allora vierà su una filastrocca
de schertri da la terra a ppecorone,
pe ripijà ffigura de perzone
come purcini attorno de la biocca.

E sta biocca sarà Dio benedetto,
che ne farà du' parte, bianca, e nera:
una pe annà in cantina, una sur tetto.

All'urtimo uscirà 'na sonajera
d'angioli, e, come si ss'annassi a letto,
smorzeranno li lumi, e bona sera.

Ecco... ora spengo... vado, eh??? Già... devo!!!

Ciao a tutti... vi penserò costantemente... vi porterò proprio nel cuore... e le preghiere che eleverò in questa città, così importante per chi ha Fede, saranno anche per voi... per tutti voi...

lunedì 15 ottobre 2007

Pretty... Post

Dedicato a STEFF...



Insomma... non ero pronta ad un post d'emergenza...
Ma la prima puntata della storia d'amore con Richie val bene una dedica???

Poi, alla seconda puntata, valuteremo a che età vietarlo ed, eventualmente, i tagli della censura...

Che caratterino, questi artisti!

Lo scorso anno, avvicinandosi la data nella quale avremmo festeggiato 25 anni di matrimonio, cominciai a pensare a quale regalo fare a mio marito, in modo da non essere "ripetitiva" e, allo stesso tempo, trovare qualcosa di significativo.

Come spesso accade, per caso entrai in contatto con una persona che commerciava in quadri... non opere di valore astronomico o di "dignità museale", ma produzioni artistiche talvolta anche di pregio.
Allora ripensai ai racconti che avevo ascoltato dall'allora mio fidanzato...

Da ragazzino il suo sogno era quello di diventare un grande ciclista... Quanti sogni guardando le imprese di Coppi e Bartali... e quanta fatica ad avventurarsi sulle strade dell'Italia degli anni '50... ma anche quanta soddisfazione quando una meta veniva raggiunta...

Però... il suo futuro non era questo...

Non mi dilungo sulle motivazioni che fecero modificare il corso dei suoi progetti, ma arrivo subito al nocciolo del racconto rivelando che il sogno alternativo divenne la pittura.. del resto in famiglia una dotazione di geni artistici pareva davvero non mancare.
Così, vincendo anche la sua ritrosia, il bel ragazzo si decise a presentarsi ad un pittore locale per chiedere se fosse disposto ad insegnargli a dipingere.

Arturo Cussigh - questo era il nome del cosidetto "poeta dei fiori" - accettò di prendere il ragazzo "a bottega" e gli propose, in attesa di aver tempo da dedicargli, di lavorare al tornio per la realizzazione di immagini della Madonna, secondo un suo originale disegno che aveva trovato un largo favore.

Beh - si sarà probabilmente detto il ragazzo - gli inizi non sono mai esaltanti... portiamo pazienza...
... e portò pazienza... fino a un certo punto.

Dopo un paio di mesi, nei quali aveva sfornato un certo quantitativo di immagini sacre e non aveva visto una lira, il ragazzo "affrontò" il pittore, reclamando soddisfazione.

Ahi, ahi... scontro di personalità forti... risultato effervescente...

Il pittore sbraitò che il ragazzo doveva andarsene... il ragazzo disse che doveva prima essere pagato... il pittore ribattè che non ci pensava nemmeno... il ragazzo aprì lo sportello della stufa a legna e cominciò a riversare sulle fiamme tutte le "Madonne" che aveva accumulato nei giorni lavorativi trascorsi nella bottega del pittore.
La cosa finì in lite furiosa... il ragazzo non ebbe le sue lezioni nè i suoi soldi, il pittore non ebbe più un lavorante nè le sue immaginette... e i due non ebbero più parole di saluto reciproche...

Così impegnai il signore che commerciava in quadri a trovarmi un'opera di Cussigh... e la ebbi.


Il giorno dell'anniversario, mio marito scartò il pacco e appese, quasi con emozione, il SUO quadro... poi uscì di casa... e io immaginai dove fosse diretto.
Infatti andò al cimitero a "salutare" il vecchio scorbutico pittore con il quale aveva avuto uno scontro alla pari e dal quale, in certo qual modo, ora si sentiva ripagato...

martedì 9 ottobre 2007

A chi???

Ciao Kaishe…
Non sapevo proprio a chi rivolgermi quando una mia amica mi ha fatto il tuo nome… spero proprio che tu possa dedicarmi qualche minuto e voglia dare un consiglio per un mio problema.
Ti spiego.
Avevo (come odio il tempo imperfetto..) un amico: condividevamo molte idee e taluni ideali di uguaglianza, giustizia e fraternità…
Il suo nome è Tommaso, Faro Masino per noi amici, proprio in virtù della sua correttezza ed attenzione a tutti.
L’altro giorno parlavamo del tempo che è trascorso da chè ci conosciamo, delle nostre vite e delle nostre famiglie… e lui se ne esce con una “battuta” che mi ha molto indispettita:
“E i tuoi bamboccioni? Ancora in giro per casa? Ma quando se ne vanno?”
C’ho messo un po’ a capire a cosa si riferisse… ma poi non c’ho messo proprio nulla a scoppiare…
Ora, a parte che i miei ragazzi NON SI TOCCANO (!!!), l’argomento “autonomia” è di grande attualità in casa nostra.
Infatti il primogenito ha finito di studiare, ha il famigerato “pezzo di carta” in tasca ma, al momento, all’orizzonte non si vedono porte di ingresso al mondo del lavoro… men che meno se continuiamo a voler fare “solo con le nostre forze”…
Capisci cosa intendo?
In definitiva, forse dovrei cercare di recuperare il rapporto che avevamo, e dunque fare io il primo passo e chiedere “scusa” a Masino… ma mi frullano per la testa alcuni pensieri…
... i figli di Masino hanno trovato immediatamente lavoro, tanto per dimostrarci (se mai ne avessimo avuto bisogno) che in Italia è fondamentale la meritocrazia…
... i figli di Masino hanno ricevuto in dono dal padre un appartamento ciascuno (acquistati ovviamente usufruendo di tutti i benefici di cui la “casta” della quale Masino fa parte, gode)…
Non bastasse, mi tornano in mente altre battute che, sul momento, non avevo giudicato molto più che infelici… e che ora mi sembrano invece di cattivo gusto…
Cosa mi consigli di fare tu, che mi dicono essere una persona molto equilibrata?
Grazie del tuo tempo e dei tuoi consigli e scusami se non mi firmo con il mio vero nome…
Cuore di mamma

Cara “Cuore di mamma”…
La risposta - secondo me - è dentro di te… epperò è sbagliata…

Sì, perché tu ragioni con il cuore ma talvolta bisogna ragionare con un tantino di sano egoismo…
E' ben vero che un amico è un "tesoretto"... ma dipende anche dall'amico, no?
Tu credi che dare ragione a Masino sia giusto e “bellissimo”… ma rifletti…
Masino, oltre alla “critica” ti ha suggerito forse l’eventualità che le cose saranno aiutate a cambiare?
Non lo scrivi, e perciò è pensabile che così non sia…

Allora, cara amica, ascolta il mio suggerimento:
Un bel VAFFA…. e tanti saluti al Faro Masino e ai professorini della sua specie…
Perché si sa: “i figli so' piezz 'e core”.

lunedì 8 ottobre 2007

MariaLaura va all'asilo...

Oggi è un giorno speciale per la piccolina del nostro circuito: MariaLaura!!!

Infatti sarà il suo primo giorno di asilo... (lo so... dovrei dire "Scuola materna"... ma l'importante è che ci intendiamo)...

Un giorno che lei probabilmente non conserverà nei suoi ricordi... ma che per la mamma resterà indelebilmente scritto come una delle tappe della crescita della sua bimba...

Pensando a questa occasione, in questi giorni, ho pensato a quali sensazioni risvegli dentro di noi il pensare a noi stessi bambini in età infantile...

Personalmente non ho frequentato l'asilo... perchè...

Quando la mamma si accorse di aspettare un bambino (che poi sarei stata io)... non fece i salti di gioia...
Aveva già una bimba di 8 anni, con una salute piuttosto cagionevole, una seconda di 3 anni e una terza di 1 anno e mezzo... Se a questo quadro aggiungiamo la situazione delle donne (le nostre mamme e nonne) nei primi anni '60, possiamo capire quanto stanche fossero e quanto poco tempo avessero per "godere" la propria età e la propria vita.

Per sollevarla dalla consistente mole di lavoro che le "spettava", decisero cha la prima andasse a trascorrere un periodo di ferie, al mare, in colonia...

Al rientro, però, la bimba non dimostrava di aver tratto troppi benefici dal soggiorno marino, anzi...
Effettuati alcuno esami, la diagnosi fu: diabete mellito infantile.
Una malattia difficile da trattare, tanto più in un bimbo, tanto più in quegli anni...
Così la bimba, al rientro a scuola, si portò appresso il problema delle possibili e frequenti problematiche legato al livello della glicemia nel sangue, compresi alcuni episodi di "coma diabetico", che ebbero come conseguenza l'allontanamento della bimba da scuola...

Che fare di una bambina relegata dunque a casa?

Anche lei doveva rendersi utile... c'era la piccola da curare... la mamma aveva tanto lavoro sulle spalle... qualsiasi aiuto sarebbe stato un sollievo per tutta la famiglia... così io ebbi la mia seconda "speciale" mamma che si dedicò amorosamente a me e alle mie sorelle...
Questo ebbe come conseguenza che, quando sarebbe stato il momento, io non frequentai l'asilo... e rimasi a casa curata e vezzeggiata da mia sorella... guadagnandomi sul campo il nomignolo di piccola "Kaishe"...
In realtà, i nuclei familiari di un tempo, la coralità con la quale si viveva, la condivisione di spazi e tempo con molte altre persone, facevano sì che ogni cortile fosse una sorta di "asilo domestico"...

L'asilo del nostro paese, poi, in realtà era davvero più un "asilo" che una "scuola", un luogo nel quale portare i bambini per permettere alle mamme di lavorare nei campi con maggiore tranquillità... e infatti era aperto da maggio a settembre...
A curare i bambini non una maestra, ma una donna di buona volontà: per un periodo la sorella del prete, poi una donnona del paese, burbera ed arcigna, che non credo abbia mai baciato un bimbo ma molto attenta alle necessità più pratiche... e le famiglie chiedevano soprattutto questo...

Quando le scuole elementari chiudevano per il periodo estivo, l'asilo apriva le porte anche ai bimbi in età scolare e Mariòn (un nome che la "descriveva"), oltre ad occuparsi di un numero consistente di bambini, riusciva anche ad organizzare una rappresentazione teatrale di "fine stagione".
Ad aiutarla, in questa situazione speciale, per un certo periodo ci fu una ragazza del paese che convinse suo fratello a realizzare i disegni per le quinte del piccolo teatro...

Beh... io non ho mai partecipato nemmeno a questa cosa... ma ne conservo le prove perchè il "pittore" era colui che poi sarebbe diventato mio marito...


Ecco, allora, una foto dei miei coetanei... molti riesco a riconoscerli ancora perchè sono i bambini con i quali sono cresciuta... e perciò, anche se io non c'ero, mi emoziona vedere quanti eravamo... in un paesino di (scarsi) 500 abitanti...

lunedì 1 ottobre 2007

Un’amicizia a rischio estinzione.

Sono quasi le 11 di sera... e finalmente mi fermo...
Che stanchezza!!!
Ho appena finito di sistemare mio marito (che - tra parentesi - ha 39 di febbre)... e ho voglia di "leggerezza"...
Allora rispolvero la cara vecchia rubrica "C'è Kaishe per te"... vediamo cosa troviamo nella cassetta delle lettere...

Cara Kaishe…
leggo sempre la tua rubrica di suggerimenti e consigli e trovo che tu sia molto misurata nei tuoi suggerimenti.
Perciò vinco gli indugi e mi rivolgo a te… perché ho il cuore gonfio di tristezza per un’amicizia che pare irrimediabilmente perduta.
Ti racconto tutti gli antefatti e ti supplico di volermi aiutare..
La mia migliore amica, la bimba con la quale dividevo la brandina alla scuola materna e poi il banco alle elementari; la ragazzina che insieme a me ha visto il suo corpo modificarsi e assumere le rotondità di una donna (beh… lei veramente c’è arrivata … per altre strade); la giovane con la quale ho condiviso la scoperta dell’amore e le sue soddisfazioni; l’amica di tante esperienze scambiate… ha trovato un uomo con il quale accasarsi e sta organizzando il suo matrimonio…
Conoscendo il suo amore per gli animali, ho pensato di regalarle una bestiola che le ricordasse la fedeltà delle vere amiche.
Ma non potevo certo essere così banale da pensare a un cane… Ele è una donna di classe… e il futuro marito, da quanto so, è billionario…

Dunque ho optato per un animale esotico, anche perché le scodinzolate gliele farà gia il suo Flavio… e il cucciolo che porta le pantofole potrebbe essere apprezzato solo da lui…
A questo aggiungi che anche io sono una donna che lavora… proprio come lei… pure di domenica.
Perciò ho ordinato il regalo telefonicamente… ma a consegna effettuata lei mi ha tolto il saluto…

Dove posso aver sbagliato?
In cosa l’avrò offesa?

E pensare che un pappagallo mi pareva un’idea così originale…
Grazie per il tuo aiuto.
Con affetto, Fili


Cara Fili,
prima di risponderti mi sono permessa di compiere alcune ricerche… e temo di aver scoperto l’arcano: il pappagallo non è proprio della razza che tu pensavi… e non è nemmeno tanto esotico…
Ma non preoccuparti… vedrai che le tornerà presto utile…

STAIT ATÊNZ…

Questo, come ogni altro blog, è tutelato dalla legge 675 del 1996 (tutela della privacy), dall'estensione della suddetta avutasi con il Decreto Legislativo n° 196 del 30/06/2003 e dalle norme costituzionalmente garantite al nome, alla persona, all'immagine ed all'onore.
Quindi, se pensate di passare di qua per scrivere "spiritosaggini" a ruota libera, ve ne assumerete anche le eventuali conseguenze. Per parte mia, mi riterrò libera di intervenire se rileverò che si siano superati i limiti dettati dall'educazione e dal rispetto della dignità riconosciuta alle persone... TUTTE!
L'anonimato, evidentemente, non garantisce la copertura assoluta, poichè, eventualmente, la Polizia Postale può richiedere l'elenco degli IP che hanno effettuato l'ingresso al blog.
Sa ti va ben cussì bón… sennò piês par te!!! …tu pós ancje šindilâti: prat denant e selve daûr…

Stiamo insieme da...

Dicevi??? ^-^

37 grazie x 22 PREMI!!!

Sira degli Oedv Presiùs

Sira degli Oedv Presiùs
Grazie Cri!!!

Embè...

Embè...
Piuma nel Vento ringrazia OEdV!

Già! ... anche...

Blog360gradi - L’aggregatore di notizie a 360° provenienti dal mondo dei blog!

Ma certo che NO!!!