Sta in noi non permettere che si
dimentichi la barbarie e l'orrore della Shoah così come ogni altra
nefandezza perpetrata dall'Umanità...
Perchè
se ognuno vigila nel proprio ambiente che nessuno osi falsare la realtà
- passata e presente - potremo provocare l'attenzione quantomeno nelle
persone che usano la coscienza in abbinata al cervello.
Nelle
storie piccole e nella Storia raccontare è un antidoto efficace
all'oblio... e dobbiamo continuare a farlo.
Anche usando parole di altri, se non siamo sicuri dell'effetto delle nostre. Magari quelle dei testimoni diretti.
Anche usando parole di altri, se non siamo sicuri dell'effetto delle nostre. Magari quelle dei testimoni diretti.
Per me l'effetto più dirompente è quello di "Se questo è un uomo" di Primo Levi.
Egli premette le parole che seguono al suo racconto, lucido e terribile...
«A molti, individui o popoli, può accadere di ritenere, più o meno
inconsapevolmente, che "ogni straniero è nemico". Per lo più
questa convinzione giace in fondo agli animi come una infezione
latente; si manifesta solo in atti saltuari e incoordinati, e non
sta all'origine di un sistema di pensiero. Ma quando questo
avviene, quando il dogma inespresso diventa premessa maggiore di
un sillogismo, allora al temine della catena, sta il
LAGER.»
... e già fanno venire un brivido per quanto possono essere attuali.
Ricordare, allora, per onorare questa giornata dedicata alla Memoria della Shoah deve essere il nostro impegno.