Del maiale non si butta niente... ma questo lo vogliamo buttare tutto intero con annessi e connessi.
Peccato per l'altro maiale. Quello al quale bisognerebbe chiedere scusa ogni volta che ne associamo il nome con la peggior tipologia di ominide che possiamo immaginare. Quello che un luogo comune difficile da sradicare ci presenta come un animale che ama ruzzolare nello sporco e non è nemmeno dotato di troppa intelligenza.
Evidentemente la Sacra Scrittura ha contribuito a far calare un alone negativo su questo povero animale e, magari, nei secoli lo si è voluto dipingere così per sentire meno rimorso quanto lo si addenta e lo si gusta.
Allora, tanto per non fare confusione, io chiamo "purcìt" l'animale e "blatta" l'ominide.
E la blatta mi ispira unicamente sentimenti di disgusto e di repulsione.
Del purcit invece, quasi quasi, mi spiace postare una ricetta... ma garantisco che è davvero buono.
La ricetta è una ricetta "povera" della mia Terra di Carnia: Luianie cul brût di polente (salsiccia con "brodo" di polenta) e probabilmente la variante che conosco io è una variante "casalinga".
Si pone a cuocere una salsiccia alla quale preventivamente è stata bucherellata la pelle con un po' di strutto. Nel frattempo, in un altro tegame si porta a bollore dell'acqua con sale. Quando bolle, si aggiunge a pioggia, mescolando con energia per evitare che si formino grumi, della farina fino ad ottenere una sorta di besciamella piuttosto liquida che si aggiunge alla salsiccia portando a cottura.
Questo piatto veniva accompagnato da polenta (per cui si prelevava direttamente dal paiolo un paio di mestoli del primo brodetto che si otteneva prima di terminare di mettere la farina) e patate in teglia.
E dopo aver pubblicamente rivelato di essere una schiappa in cucina... dedico questo post ad un'iniziativa UMANITARIA che appoggio con tutte le mie forze.
Con questo post, dunque, ADERISCO al "contest irrinunciabile" promosso da Madama Bavareisa.
P.S.:
preparo questo post mentre ascolto la notizia che l'affaire del porcile arcoriano è di competenza del Tribunale dei Ministri.
Sono scandalizzata.
E anche stupefatta che una laureata con 110 e lode, madrelingua inglese, che ha lavorato per pagarsi gli studi e merita pienamente il posto di consigliere regionale, non abbia capito che le veniva affidata la custodia di una persona importante per le nostre relazioni internazionali. Infatti, appena ha potuto, l'ha a sua volta affidata a una prostituta che, nella sua rubrica telefonica, identificava così la "nipotina di Mubarack": Rubi troia. Ovviamente confondendosi sulla Nazionalità...
Peccato per l'altro maiale. Quello al quale bisognerebbe chiedere scusa ogni volta che ne associamo il nome con la peggior tipologia di ominide che possiamo immaginare. Quello che un luogo comune difficile da sradicare ci presenta come un animale che ama ruzzolare nello sporco e non è nemmeno dotato di troppa intelligenza.
Evidentemente la Sacra Scrittura ha contribuito a far calare un alone negativo su questo povero animale e, magari, nei secoli lo si è voluto dipingere così per sentire meno rimorso quanto lo si addenta e lo si gusta.
Allora, tanto per non fare confusione, io chiamo "purcìt" l'animale e "blatta" l'ominide.
E la blatta mi ispira unicamente sentimenti di disgusto e di repulsione.
Del purcit invece, quasi quasi, mi spiace postare una ricetta... ma garantisco che è davvero buono.
La ricetta è una ricetta "povera" della mia Terra di Carnia: Luianie cul brût di polente (salsiccia con "brodo" di polenta) e probabilmente la variante che conosco io è una variante "casalinga".
Si pone a cuocere una salsiccia alla quale preventivamente è stata bucherellata la pelle con un po' di strutto. Nel frattempo, in un altro tegame si porta a bollore dell'acqua con sale. Quando bolle, si aggiunge a pioggia, mescolando con energia per evitare che si formino grumi, della farina fino ad ottenere una sorta di besciamella piuttosto liquida che si aggiunge alla salsiccia portando a cottura.
Questo piatto veniva accompagnato da polenta (per cui si prelevava direttamente dal paiolo un paio di mestoli del primo brodetto che si otteneva prima di terminare di mettere la farina) e patate in teglia.
E dopo aver pubblicamente rivelato di essere una schiappa in cucina... dedico questo post ad un'iniziativa UMANITARIA che appoggio con tutte le mie forze.
Con questo post, dunque, ADERISCO al "contest irrinunciabile" promosso da Madama Bavareisa.
P.S.:
preparo questo post mentre ascolto la notizia che l'affaire del porcile arcoriano è di competenza del Tribunale dei Ministri.
Sono scandalizzata.
E anche stupefatta che una laureata con 110 e lode, madrelingua inglese, che ha lavorato per pagarsi gli studi e merita pienamente il posto di consigliere regionale, non abbia capito che le veniva affidata la custodia di una persona importante per le nostre relazioni internazionali. Infatti, appena ha potuto, l'ha a sua volta affidata a una prostituta che, nella sua rubrica telefonica, identificava così la "nipotina di Mubarack": Rubi troia. Ovviamente confondendosi sulla Nazionalità...