"In memoria aeterna erit iustus ab auditione mala non timebit..."
Ho inseguito pensieri per gran parte della notte... e ho rivolto spesso la mente a Colui che sa.
Ho alternato preghiere a canti della tradizione ecclesiastica con i quali ho salutato molte persone che ho amato e continuo ad amare, pur nell'assenza.
Ho riflettuto su quanto appartiene alla memoria (per così dire) universale e quanto appartiene alla memoria personale.
L'una suggerita alla mente di ogni uomo quale insegnamento e monito.
L'altra che nasce spontaneamente dall'intimo di ciascuno.
Oggi - Giornata della Memoria della Shoah - nel mio cuore si è insediato un'altra "Giornata della Memoria"...
E anche questo evento provoca tante domande e consente ben poche risposte.
Consola una certezza, e, come per le parole citate in testa a questi pensieri, nella veglia mi sono mentalmente cantata "quia pius es".
Come diceva don Giussani
"La nostra vita appartiene a qualcosa d’Altro. L’inevitabilità [di ciò che accade] è come il sinonimo più chiarificatore di questa non appartenenza a noi della cosa, e soprattutto non appartiene a noi ciò da cui tutto deriva: la nostra vita appartiene a un Altro.
In questo senso si capisce perché la vita dell’uomo è drammatica: se non appartenesse a un Altro sarebbe tragica".
Ho inseguito pensieri per gran parte della notte... e ho rivolto spesso la mente a Colui che sa.
Ho alternato preghiere a canti della tradizione ecclesiastica con i quali ho salutato molte persone che ho amato e continuo ad amare, pur nell'assenza.
Ho riflettuto su quanto appartiene alla memoria (per così dire) universale e quanto appartiene alla memoria personale.
L'una suggerita alla mente di ogni uomo quale insegnamento e monito.
L'altra che nasce spontaneamente dall'intimo di ciascuno.
Oggi - Giornata della Memoria della Shoah - nel mio cuore si è insediato un'altra "Giornata della Memoria"...
E anche questo evento provoca tante domande e consente ben poche risposte.
Consola una certezza, e, come per le parole citate in testa a questi pensieri, nella veglia mi sono mentalmente cantata "quia pius es".
Come diceva don Giussani
"La nostra vita appartiene a qualcosa d’Altro. L’inevitabilità [di ciò che accade] è come il sinonimo più chiarificatore di questa non appartenenza a noi della cosa, e soprattutto non appartiene a noi ciò da cui tutto deriva: la nostra vita appartiene a un Altro.
In questo senso si capisce perché la vita dell’uomo è drammatica: se non appartenesse a un Altro sarebbe tragica".