domenica 30 maggio 2010

Il primo Mistero

Ai miei tempi (fa molto "esperienza", no?, cominciare una frase con questo intercalare?).
Dicevo... ai miei tempi, il catechismo consisteva nel mandare a memoria alcune cose.
Poi si è pensato che fosse tutto sbagliato e che se avessimo condotto le persone a far propri gli argomenti della Fede (e non solo!) attraverso lo studio, la critica e la sperimentazione, l'adesione ad un Credo (Religioso o anche no) sarebbe stato più consapevole e, quindi, più tenace.
Io che ho vissuto, anche se dalla periferia, anche le rivoluzionarie idee sessantottine ci credevo... e adesso faccio in tempo a ricredermi, direi!
Dopo un certo trascorso da catechista osservo che l'ignoranza la fa da padrona anche nelle cose di Chiesa.
E penso che potremmo tornare alle risposte imparate a memoria e all'Arcivescovo che prima di impartirti la Cresima ti faceva le domande di rito:
Chi è Dio?
Dio è l'Essere perfettissimo Creatore e Signore del cielo e della terra.
Per quale fine Dio ci ha creati?
Dio ci ha creati per conoscerlo, amarlo e servirlo in questa vita, e per goderlo poi nell'altra in Paradiso.
Dimmi i Novissimi...
Morte, Giudizio, Inferno, Paradiso (e qui si inserisce la mia predilezione per il numero 4... amplificata dal mio essere la quarta figlia)
Quali sono i Misteri principali della Fede?
...

Oggi la Chiesa celebrava il primo dei 2 Misteri della Fede: la Santissima Trinità.

Un mistero difficilissimo da spiegare con ragionamenti umani...
Un mistero da accogliere e custodire nella regione del cuore piuttosto che nella regione della materia grigia. Perchè la Fede ha cittadinanza nel cuore...
Stamattina, mentre il Parroco elargiva la sua onniscienza che non trovava la strada per la città dell'Amore, io fissavo la croce che campeggia sull'Altare e pensavo: "Ecco l'immagine della Trinità"...
E infatti la Trinità è il primo segno di Fede che ciascuno di noi impara facendolo suo prima e nonostante sia così difficile da capire.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo...
Il Figlio è Colui che ha accettato di dare la sua vita per farci comprendere cosa sia il vero Amore... ma il Padre non poteva certo lasciare che fosse oltraggiato nel modo che invece gli uomini hanno osato realizzare.
Perciò si è fatto sostegno per il corpo martoriato del Figlio e lo Spirito Santo è diventato ciò che li ha tenuti e li tiene avvinti.
Come se Cristo non fosse stato inchiodato su un legno ma adossato al proprio Padre (che si è fatto Egli stesso croce), per mezzo dello Spirito.

venerdì 28 maggio 2010

Lettera scarlatta... per chi sa ancora arrossire

Capita che hai un periodo nel quale la nostalgia la fa da padrona... e poi capita ancora qualcosa e a te pare che sia la risposta al tuo essere nostalgica... Ma capita anche che non hai perso la capacità di indignarti per i comportamenti di certi figuri che ti dovrebbero rappresentare meritandosi la stima tua, del tuo Paese e magari anche del Mondo...

Ho ricevuto una mail con questo P.S.: Tutte le persone che ricevono la presente comunicazione spero sentano l'obbligo civile e morale di trasmetterla ad altre persone.

La posto... con una breve introduzione per ricordare come il solito simpatico umorista che si sente Dio, in visita a Tirana lo scorso mese di febbraio, durante l'incontro con Berisha, ha attaccato gli scafisti e ha chiesto più vigilanza all'Albania. Poi ha aggiunto: "Faremo eccezioni solo per chi porta belle ragazze".

Oggetto: Lettera aperta della scrittrice albanese Elvira Dones - NATA FEMMINA
Egregio Signor Presidente del Consiglio, le scrivo su un giornale che lei non legge, eppure qualche parola gliela devo, perché venerdì il suo disinvolto senso dello humor ha toccato persone a me molto care: "le belle ragazze albanesi". Mentre il premier del mio paese d'origine, Sali Berisha, confermava l'impegno del suo esecutivo nella lotta agli scafisti, lei ha puntualizzato che "per chi porta belle ragazze possiamo fare un'eccezione."

Io quelle "belle ragazze" le ho incontrate, ne ho incontrate a decine, di notte e di giorno, di nascosto dai loro magnaccia, le ho seguite da Garbagnate Milanese fino in Sicilia. Mi hanno raccontato sprazzi delle loro vite violate, strozzate, devastate. A "Stella" i suoi padroni avevano inciso sullo stomaco una parola: puttana. Era una bella ragazza con un difetto: rapita in Albania e trasportata in Italia, si rifiutava di andare sul marciapiede. Dopo un mese di stupri collettivi ad opera di magnaccia albanesi e soci italiani, le toccò piegarsi. Conobbe i marciapiedi del Piemonte, del Lazio, della Liguria, e chissà quanti altri. E' solo allora - tre anni più tardi - che le incisero la sua professione sulla pancia: così, per gioco o per sfizio. Ai tempi era una bella ragazza, sì. Oggi è solo un rifiuto della società, non si innamorerà mai più, non diventerà mai madre e nonna. Quel puttana sulla pancia le ha cancellato ogni barlume di speranza e di fiducia nell'uomo, il massacro dei clienti e dei protettori le ha distrutto l'utero.
Sulle "belle ragazze" scrissi un romanzo, pubblicato in Italia con il titolo Sole bruciato.
Anni più tardi girai un documentario per la tivù svizzera: andai in cerca di un'altra bella ragazza, si chiamava Brunilda, suo padre mi aveva pregato in lacrime di indagare su di lei. Era un padre come tanti altri padri albanesi ai quali erano scomparse le figlie, rapite, mutilate, appese a testa in giù in macellerie dismesse se osavano ribellarsi. Era un padre come lei, Presidente, solo meno fortunato. E ancora oggi il padre di Brunilda non accetta che sua figlia sia morta per sempre,affogata in mare o giustiziata in qualche angolo di periferia. Lui continua a sperare, sogna il miracolo.
E' una storia lunga, Presidente... Ma se sapessi di poter contare sulla sua attenzione, le invierei una copia del mio libro, o le spedirei il documentario, o farei volentieri due chiacchiere con lei.
Ma l'avviso, signor Presidente: alle battute rispondo, non le ingoio. In nome di ogni Stella, Bianca, Brunilda e delle loro famiglie queste poche righe gliele dovevo. In questi vent'anni di difficile transizione l'Albania s'è inflitta molte sofferenze e molte ferite con le sue stesse mani, ma nel popolo albanese cresce anche la voglia di poter finalmente camminare a spalle dritte e testa alta. L'Albania non ha più pazienza né comprensione per le umiliazioni gratuite. Credo che se lei la smettesse di considerare i drammi umani come materiale per battutacce da bar a tarda ora, non avrebbe che da guadagnarci.
Questa "battuta" mi sembra sia passata sottotono in questi giorni in cui infuria la polemica Bertolaso, ma si lega profondamente al pensiero e alle azioni di uomini come Berlusconi e company, pensieri e azioni in cui il rispetto per le donne é messo sotto i piedi ogni giorno, azioni che non sono meno criminali di quelli che sfruttano le ragazze albanesi, sono solo camuffate sotto gesti galanti o regali costosi mi vergogno profondamente e chiedo scusa anch'io a tutte le donne albanesi.
Merid Elvira Dones

Nota del 31 maggio:
Poteva essere che non ci desse prova di quale individuo egli sia?
Durante la conferenza stampa per "spiegare" la crisi (come se non l'avessimo già ben chiara in mente) e la conseguente manovra finanziaria, se n'è uscito con il solito siparietto di comicità di bassa lega, a cominciare dalle famigerate escort:
Finalmente ho capito cos’è: una mignotta che parla inglese.
Poi ironizza sul tetto alla tracciabilità dei pagamenti: abbiamo deciso la soglia dei 5mila euro, così si possono pagare le mignotte.

domenica 23 maggio 2010

Che fatica!

Stava bene il mio Paese tutto vestito di rosa.
Già! Perchè la 15.ma Tappa del Giro d'Italia si è arrampicata questo pomeriggio sui monti della Carnia per finire con un arrivo scintillante sul Monte Zoncolan...
A dire la verità non me la sono goduta granchè... Guardavo la gara in televisione e pensavo al mio "Zoncolan". Quello che comincio a scalare martedì mattina.
E ho una paura blu.

giovedì 20 maggio 2010

... ci vorrebbe un'altra vita...

Stavo pensando a te, Momore...

E' già un anno che te ne sei volato via e mi hai lasciato questo senso di incompiuto con il quale ho condiviso tanti e tanti momenti della mia vita.

Ricordando di te ho ripercorso le strade della mia anima e, una volta di più, le ho trovate così poco conosciute.

Quando tu mi stavi vicino e mi guardavi con i tuoi occhioni adoranti, e prima di te lo faceva il mio Rufi, io mi sentivo serena, cercata e amata. Non è una sensazione che provavo spesso.

Forse perciò ho provato tante volte la stretta della nostalgia, ogni volta che "finiva" qualcosa che mi aveva emozionata e mi era scesa nell'intimo.


Ricordo che da piccola aveva una incontrollabile voglia di piangere sull'ultima pagina del libro che mi era tanto piaciuto o, ancor più banalmente, all'ultima puntata di uno sceneggiato televisivo.
Molti dei miei ricordi più nitidi sono umidi di lacrime.
E crescendo non sono cambiata di molto.
Ero già mamma di entrambi i figli quando ho letto "Se questo è un uomo" di Primo Levi.
L'ho finito di leggere un sabato pomeriggio mentre i piccoli dormivano... Quando l'ho chiuso sull'ultima parola ho cominciato a piangere e ho pianto a dirotto per buone 2 ore, lasciando che fosse il papà ad occuparsi dei bimbi al loro risveglio perchè le lacrime non mi bastavano mai.
Piango ad ogni celebrazione dell'Ultima Cena di Cristo quando il Sacerdote ripete "Diviserunt sibi vestimenta mea..." perchè ci avviamo verso l'epilogo della vicenda umana del nostro Signore... e riviverlo è ugualmente triste ogni anno.
Ho pianto per bimbi sconosciuti la cui storia è stata raccontata dalla televisione, per Papi che sentivo padri anche senza averli mai incontrati, per persone famose ma, tutto sommato, sconosciute, come Bob Kennedy, Claudio Villa, il dottor Tic (l'attore Luigi Vannucchi), Mia Martini.
Mi si chiude la gola ascoltando certe canzoni, come questa, che in certi passaggi dipinge la bambina che ero... Sono stata anch'io bambina, di mio padre innamorata. Per lui sbaglio sempre e sono la sua figlia sgangherata. Ho provato a conquistarlo... Ci vorrebbe un'altra vita...




Rivedendo certi volti mi sobbalza il cuore e continuo a salutare fra le lacrime chi ho amato e non c'è più.
E non mi sento inadeguata se lo faccio per le persone e anche per gli amici animali.
Anzi... spero che rivedrò gli uni e gli altri.
Per dire loro quanto li ho amati e quanto sono loro grata per quello che mi hanno dato.
E quando rivedrò il mio Momore gli riempirò il musetto di baci come facevo quando era accanto a me.
Mandi picjul...

domenica 16 maggio 2010

Un inchino e un bacio...

Oggi nella Chiesa madre della mia Terra si è ripetuto un Rito molto suggestivo: il Bacio delle Croci.



È una delle più suggestive e sentite feste della Carnia, espressione vivissima di fede popolare, molto partecipata dalle genti di questa Terra, che numerose si recano alla pieve medievale di San Pietro di Carnia da tutte le vallate per ripetere questa arcana ritualità il giorno dell'Ascensione.

Come vuole la tradizione di questo antichissimo rito, di prima mattina, i fedeli - seguendo sentieri fra i boschi - portano in processione fino in cima al colle di San Pietro, sopra Zuglio, le preziose croci astili argentee solitamente custodite in ciascuna delle chiese dei paesi. Le croci per l'occasione si vestono a festa e si fanno belle infiocchettate con nastri multicolori. Giunti sul Plan de vincule - grande spazio erboso sotto la pieve - si disporranno in cerchio e, rispondendo alla chiamata del prevosto fatta secondo un antiche formule liturgiche in lingua friulana, si inchineranno ad una ad una e si avvicineranno in un simbolico bacio verso la croce della pieve di San Pietro, chiesa "madre" della Carnia.


Per questa "Scensce" io non vi ho partecipato... ma ho molto pensato al fatto che in questi giorni non sono molto propensa a baciarla, la mia croce. E mi pesa portarla...

lunedì 10 maggio 2010

Nuvole...

Vanno
vengono
ogni tanto si fermano
e quando si fermano
sono nere come il corvo
sembra che ti guardano con malocchio.

In questo periodo mi paiono proprio così: non molto bendisposte e comunque foriere di temporali ed acquazzoni.
Ma poi basta un colpo d'aria e il cielo torna sereno lasciando che finalmente il calore dei raggi del sole ti raggiunga.
Io aspetto queste schiarite. E magari anche il tepore della primavera.
Ma intanto piove... e l'umore ne risente.
Proviamo a migliorarlo con un po' di buona musica... di quella che mi pare sia sempre più difficile che venga prodotta.




sabato 1 maggio 2010

Sparcs di rusul... e altri tesori

Anche questo Primo Maggio è passato.
Avevo progettato di dedicarlo alle passeggiate in campagna, invece ho fatto la casalinga. E non per scelta...
Il tempo, però, era così invitante che ho dedicato un'oretta all'esturpazione delle erbacce in giardino. Così ho anche goduto della natura che annuncia prepotente che la primavera è arrivata...
Tra l'altro, proprio venerdì mi era capitato, in attesa del TG delle 13, di dare un'occhiata alla trasmissione di cucina su RaiUno dove, casualmente, mi sono vista una gara tra 2 cuochi di cui uno friulano.
A parte che il personaggio era davvero simpatico e bravo, sentire ogni tanto sulla TV pubblica le cadenze tipiche della mia Regione è talmente raro che mi ha conquistata... e così ho prestato orecchio alle sue parole.
Parlava di una pianta spontanea della quale non conoscevo l'esistenza: i sparcs di rusul...
Sono andata a controllare sul dizionario e ho scoperto che si tratta di germogli commestibili della pianta del pungitopo.

Ma sapete l'ultima?
In giardino, almeno un paio di anni fa, ho interrato un paio di bacche di pungitopo e oggi ho controllato non solo che le piante siano oramai grandicelle, ma perfino che hanno dato i loro asparagi selvatici.
I "sparcs di rusul", appunto.
A breve sperimenterò anche una ricetta con tali germogli.
Credo che mi atterrò ai quantitativi per 2 persone stante che le cavie saremo solo mio marito e io. Dò la dispensa ai ragazzi. Almeno per il primo tentativo.

Dunque, ecco ingredienti e svolgimento:
200 g di germogli di pungitopo, 3 tazzine da caffè di riso carnaroli, 1 spicchio di aglio, olio extra vergine di oliva, brodo, grana per chi lo gradisce. Lavare i germogli di pungitopo, tagliarli a pezzetti lunghi 3-4 cm e farli rosolare con uno spicchio di aglio in poco olio, aggiungere il riso carnaroli e lasciar rosolare assieme per 3 minuti, quindi procedere alla cottura aggiungendo gradualmente il brodo preparato in contemporanea. A cottura ultimata servire cospargendo a piacere di formaggio grana, dopo averlo assaggiato senza per godere della delicatezza del piatto.

Aspettando che il riso sia pronto... andiamo a fare un giretto nel mio giardino?























... e questo?

Vabbè... la foto non è proprio il massimo.
Ma sapete indovinare cosa sia?
Gli indizi che vi dò sono:
è un tesoro (altrimenti il titolo del post non si spiega);
è commestibile;
è una pianta spontanea ma in questo caso è stato raccolto nell'orto;
è una verdura ma è bello come un fiore;
di solito è difficile da trovare;
è ricco di ferro;
io lo mangio così:
faccio "sciogliere" della pancetta tagliata a dadini. Quando è cotta unisco aceto e verso il tutto, ancora caldo e fumante, sulla verdura che avrò già salato nell'insalatiera.
Ottimo conservato sott'olio per riscoprire nei mesi invernali i sapori della bella stagione...

E' una delle varietà di "radic di mont", cioè radicchio selvatico di montagna.

STAIT ATÊNZ…

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Quindi, se pensate di passare di qua per scrivere "spiritosaggini" a ruota libera, ve ne assumerete anche le eventuali conseguenze. Per parte mia, mi riterrò libera di intervenire se rileverò che si siano superati i limiti dettati dall'educazione e dal rispetto della dignità riconosciuta alle persone... TUTTE!
L'anonimato, evidentemente, non garantisce la copertura assoluta, poichè, eventualmente, la Polizia Postale può richiedere l'elenco degli IP che hanno effettuato l'ingresso al blog.
Sa ti va ben cussì bón… sennò piês par te!!! …tu pós ancje šindilâti: prat denant e selve daûr…

Stiamo insieme da...

Dicevi??? ^-^

37 grazie x 22 PREMI!!!

Sira degli Oedv Presiùs

Sira degli Oedv Presiùs
Grazie Cri!!!

Embè...

Embè...
Piuma nel Vento ringrazia OEdV!

Già! ... anche...

Blog360gradi - L’aggregatore di notizie a 360° provenienti dal mondo dei blog!

Ma certo che NO!!!