lunedì 26 aprile 2010

Angeli... quando l'Invisibile si fa arte.

Sabato scorso abbiamo inaugurato la 10.ma edizione della Mostra di Arte Sacra a Illegio.
Il tema di questa edizione - Angeli. Volti dell'Invisibile - è di per sè affascinante e, per quanto mi riguarda, ha un gusto dolce che mi ricorda bambini in preghiera e chiese dense di fumo che si alzava come una tenda impalpabile sull'incanto di un mondo desiderato e un pochino temuto.
E genitori che la sera invitavano i figli a rivolgersi a Dio prima di addormentarsi e a mettere le nuove giornate nelle mani sicure e amorevoli di presenze misteriose delle quali ci pareva di percepire la vicinanza e l'affetto.
E nonni che recitavano le loro orazioni snocciolando parole latine che si ammantavano di sacralità proprio per il fatto di essere spesse volte incomprensibili all'intelletto...

Agnele Dei, qui custos es mei,
me Tibi commissum pietate superna,
illumina, custodi, rege et guberna.
Amen...

Fino al 3 ottobre, centinaia di persone saliranno fino a questo paesino sperduto per farsi "incantare" dall'armonia del cielo resa visibile dal genio artistico di pittori, scultori e argentieri di ogni epoca.

E magari si ritroveranno a recitare una preghiera al proprio Angelo custode senza per questo smettere di essere persone che lavorano, studiano, vivono il nostro tempo con tutti i suoi problemi.

O forse in proporzione ai propri problemi...


giovedì 22 aprile 2010

Giorno della Terra 2010

Nel 1963, il Presidente degli USA John F. Kennedy tenne un discorso davanti ai membri della National Academy of Sciences:
"Anche se alcuni dei vostri esperimenti non porteranno frutti immediati, io spero che vengano compiuti senza indugio. Mi viene in mente ciò che il grande maresciallo francese Lyautey disse una volta al suo giardiniere: 'Pianta un albero domani'. E il giardiniere rispose: 'Non darà frutti per cento anni'. 'In questo caso' disse Lyautey al giardiniere 'piantalo nel pomeriggio'."


Oggi - 22 aprile - si festeggia il "Giorno della Terra".

Direi che la cosa ci interessa. Molto:
Anche se abbiamo l'impressione che non sia nelle nostre possibilità fare granchè, abbiamo il dovere di fare qualcosa. Magari "solo" piantare un albero. Per noi e per chi abiterà il Pianeta dopo di noi.
I disagi causati dall'eruzione vulcanica islandese sono stati un importante suggerimento che dovrebbe trovare alcune risposte proprio alla luce di quella che l'emisfero nord del Pianeta festeggia (l'emisfero sud lo farà in autunno).
Quando miei figli erano piccoli, raccomandavo sempre loro di non preoccuparsi tanto degli altri quanto di loro stessi, riguardo alla "cura" per il luogo nel quale ci troviamo a vivere.
Se ognuno pensasse alla carta della propria caramella o ai resti del pic-nic lasciati sul prato o all'uso sconsiderato delle energie di cui disponiamo... forse si propagherebbe una sensibilità maggiore e un'attenzione che costringerebbe anche chi antepone altri interessi a quello decisamente collettivo della "difesa" dell'ambiente a conformare i propri atti.
Comunque questo è quanto possiamo fare...
Facciamolo!

Ore 13 circa...
Come non ringraziare questo illuminatissimo governo e tutti i suoi perspicaci elettori per il regalo odierno (e poi non si dica che non si ricordano delle ricorrenze... e non le festeggiano come si deve) a proposito dell'abusivismo edilizio.
Dite che non c'entra con la salute del pianeta?
Convinti voi...
Io sono convinta del contrario e, tra l'altro, non ne posso più di subire tutte le figure di merda e l'imbarazzo di sentir dire che è incomprensibile come una figura come... quello, continui a vincere le elezioni e a governare un Paese che dovrebbe dirsi civile.

domenica 18 aprile 2010

Eyjafjallajökul

Qualcuno sa come si legge?
A me viene solo da accentare le ultime lettere: Kul... managgia a lui.
Per la serie: ma dopo 200 anni, questo qua si doveva risvegliare proprio quando io stavo volando verso Bruxelles?
Così è andata... siamo partiti all'alba da casa, abbiamo fatto check-in a Venezia e imbarco su aereo della Austria air lines solo per sbarcare a Vienna ad aspettare di capire che caspita poteva mai interessare a noi di uno stramaledetto vulcano che eruttava... Burp!
Il resto è stato una giostra di disorganizzazione condita da molta supponenza, pochissima cordialità e zero informazioni. A corona lunghe file al banco informazioni e diversi tentativi di cambiare rotta pur di avvicinarsi alla meta.
Dopo di che la maggior parte dei viaggiatori presenti in aeroporto è stata invitata a raccattare i propri bagagli (che, per inciso, dovevi individuare in una spianata di valige... e volendo te ne potevi anche prendere alcune aggiuntive) e a trasferirsi alla stazione dei treni. Ovviamente a proprie spese...
Nel nostro caso, poi, alla stazione c'è stata la seconda dose di incazzature impreziosita dall'aver perso il treno che, stando ai biglietti acquistati, avrebbe potuto portarci a casa.
Quindi, altro banco informazioni che ho preso letteralmente d'assalto con una riconoscibilissima punta di irritazione nella voce e una frase stridula che concludevo con un "And now?" talmente isterico che ci hanno caricati sul treno successivo e ci hanno rimpatriati...


Morale: il prossimo che dice che in Italia non sappiamo affrontare le emergenze e che avremmo tutto da imparare da Austria e Germania... lo incenerisco con un'occhiataccia!!!

Ma non è stato tutto grigio come il pinnacolo di fumo che si alza dal vulcano.
Nella miriade di persone poco disponibili a venirti incontro, si sono distinti alcuni individui gentili e cordiali. E poi c'è stato Tin, un meraviglioso ragazzo di Zagabria con il quale ho condiviso file e discussioni ai banchi dell'aeroporto, intervallandoli con scambi di riflessioni sulla politica e sulla religione oltre che sulle rispettive vite e famiglie.
Insomma, la giornata ha preso la piega che ha voluto... ma posso archiviarla nei ricordi con un sorriso.

lunedì 12 aprile 2010

Calut...

L'ultima volta che ci siamo incontrati mi hai commossa per l'onestà quasi infantile della sua confessione: Sai, quando sei arrivata, e prima di te è accaduto per gli altri familiari, io non ti ho riconosciuta. O meglio, non ho trovato memoria di te nella mia testa, ma ho sentito con il cuore che tu sei parte di me...
Non era l'unica cosa di cui avevi "smarrito" la memoria... avevi dimenticato come ci si allaccia le scarpe, come ci si veste, il saper leggere e il saper scrivere...
Ripensandoci oggi, mi chiedo come mai non mi fossi stupita del fatto che parlavi friulano.
Dopotutto eri nato in Francia e vivevi in Belgio... eppure anche la lingua con la quale esprimerti diceva delle tue radici. Forti e profonde. Qui, fra di noi e dentro di noi.
Nel salutarci ci promettevi che avresti reimparato a leggere. In definitiva era solo un'altra delle conquiste per le quali impegnarti. Come quella di affrancarti della densa povertà di emigrante e trovarti un posto dignitoso nella società lavorativa, mettendo a frutto le tue capacità.
Nelle spensierate estati della nostra giovinezza, passavamo le serate a cantare e ballare, talvolta anche solo nel cortile della mia casa paterna.

Jé tornade primavere
cui soi mîl e mîl odôrs,
dut il mont al mude siere,
duc' a tornin i colôrs.

Ancje tû tu sês tornade,
sisilute ti vuei ben.
Vorès dati une bussade
e tignìti sul miò sen...

Dulà vastu, sisilute?
No sta là lontan lontan:
Fai culì la to cjasute
di stecùz e di pantan.

Se par cas quan'che tu tornis
no tu sints plui la me vos
va lajù tal simiteri
va a poiati sun che cros

Reste pûr, reste pojade,
sisilute, su chel len!
Vorès dati une bussade
e tignìti sul miò sen...

Quanto si commuoveva tuo papà che ci incitava a cantare anche per lui, che non aveva più voce, come tanti anni dopo sarebbe stato del suo amico d'infanzia che, con lui, si emozionava raccontandoci della loro infanzia condivisa. Il mio papà. E il loro legame amplificava il nostro, già fortissimo per natura visto che le nostre mamme sono gemelle identiche.
Poi ognuno ha costruito la sua famiglia e la sua vita... e ci siamo frequentati molto meno.
Una volta ti ho incrociato su un blog... che emozione leggere un commento che mi chiedeva chi fossi e scoprire che lo scrivevi tu...
Adesso ci incontreremo nei ricordi.
Mandi, Janut...

giovedì 8 aprile 2010

Un giorno che cambia l'eternità...

Lo ammetto.
Spesso formulo mentalmente un post, ma talvolta capita quando sono impegnata in qualche attività che non prevede io possa riversarlo in rete e spessissimo accade che io sia a letto e fuori sia ancora buio... Poi, quando mi alzo e forse potrei accendere al volo il PC, i pensieri non si dipanano più con la stessa armonia e io mi arrendo all'evidente fatto che sto attraversando un periodo non proprio leggerissimo.
Quest'oggi, ho voluto rileggere l'articolo al quale mi rimandava un suggerimento di Fabio, e ho avuto voglia di dire che è Pasqua.
Il Signore è risorto!
E io lo Credo con assoluta certezza.
E ho vissuto questi giorni della Settimana Santa e della Resurrezione (giorno che dura una settimana e, dunque, è ancora "oggi") fra le braccia della Chiesa della quale sono felice di fare parte anche se talvolta mi pare di non riconoscerne il Volto.
Ho partecipato alle celebrazioni con l'emozione di sempre. Mi sono commossa, e ho lasciato che le lacrime si mostrassero sul mio viso, per il Cristo che amo sconfinatamente. Ho abbracciato il Parroco per ricostruire almeno in parte l'armonia che qualcuno ha deliberatamente minato. Ho stretto le mani dei ragazzi e mi sono sentita "voluta bene"...
Il Signore è risorto!
Voglio gridarlo e cantarlo... perchè è la migliore benedizione che si possa immaginare per l'Uomo.

STAIT ATÊNZ…

Questo, come ogni altro blog, è tutelato dalla legge 675 del 1996 (tutela della privacy), dall'estensione della suddetta avutasi con il Decreto Legislativo n° 196 del 30/06/2003 e dalle norme costituzionalmente garantite al nome, alla persona, all'immagine ed all'onore.
Quindi, se pensate di passare di qua per scrivere "spiritosaggini" a ruota libera, ve ne assumerete anche le eventuali conseguenze. Per parte mia, mi riterrò libera di intervenire se rileverò che si siano superati i limiti dettati dall'educazione e dal rispetto della dignità riconosciuta alle persone... TUTTE!
L'anonimato, evidentemente, non garantisce la copertura assoluta, poichè, eventualmente, la Polizia Postale può richiedere l'elenco degli IP che hanno effettuato l'ingresso al blog.
Sa ti va ben cussì bón… sennò piês par te!!! …tu pós ancje šindilâti: prat denant e selve daûr…

Stiamo insieme da...

Dicevi??? ^-^

37 grazie x 22 PREMI!!!

Sira degli Oedv Presiùs

Sira degli Oedv Presiùs
Grazie Cri!!!

Embè...

Embè...
Piuma nel Vento ringrazia OEdV!

Già! ... anche...

Blog360gradi - L’aggregatore di notizie a 360° provenienti dal mondo dei blog!

Ma certo che NO!!!