lunedì 31 dicembre 2007
L'archivio nel cuore...
martedì 25 dicembre 2007
E' nato...
domenica 23 dicembre 2007
Un sogno per rispondere a tanti dubbi...
Adonai, unico Dio, e tu, grande padre Abramo.
Nel rotolo sta scritto che la discendenza della quale faccio parte sarà tanto numerosa da non poter essere contata. Questa benedizione la sentivo rivolta anche a me e invece...
E invece il mio destino sarà di non avere una famiglia.
Perchè non posso nemmeno immaginare di formarmene una con una donna che non sia Maria...
Ma quello che sta accadendo... non so cosa pensare... non so nemmeno capire i miei sentimenti... sia fatta la Tua volontà.
A MARIA...
Cara Maria, sposa mia dolce, amica mia, cosa ne sarà del nostro amore?
Tu non parli, non ti giustifichi, mi guardi con i tuoi occhi limpidi e sinceri e abbassi il capo...
Il cuore mi dice che nel tuo animo non può albergare il peccato... ma questo bambino.
Basta! Non posso far altro che ripudiarti. Tu conosci la legge.
Maria, che non puoi essere mia sposa, io ti benedico, e benedico anche il bambino che ci divide: sii felice.
AD ANNA...
Anna, madre mia, potrò ancora chiamarti così?
Per la legge e per la gente io dovrei desiderare solo di non avere più a che fare con la tua famiglia.
Ma la legge non sa dei sentimenti, e la gente non legge il cuore.
L’affetto con il quale mi hai accolto in casa tua, la comprensione con la quale mi ascoltavi, la disponibilità con la quale mi consigliavi hanno creato fra di noi un legame che non si può spezzare.
Non entrerai a far parte della mia famiglia, ma mi sarai comunque madre.
Il Signore ti ricompensi per il bene che hai donato a me e per quello che fai per Maria.
ALLA RAGIONE...
Che cosa strana sono i sogni. Qualcuno sostiene che siano il frutto dei desideri che non riescono a trovare la loro realizzazione nella realtà e il mio sogno di stanotte ha proprio queste caratteristiche.
Il mio desiderio più grande è quello di formarmi una famiglia con la ragazza che mi era stata promessa in sposa, ma se il sogno è stato inconsapevolmente condizionato da me, non riesco a comprendere come possa aver lasciato che la mia fantasia galoppasse così: un angelo che mi rassicura “il bambino è figlio dell’Altissimo” è umanamente inconcepibile. E poi... se anche ci volessi credere io, chi altri ci crederebbe?
Signore, ho proprio bisogno di un segno che mi indirizzi...
AL CUORE...
Ma che segno sto aspettando? C’è forse un segno più grande di un bambino che è opera dello Spirito Santo? Io non ho bisogno di altre prove, e non è un problema che la gente ci creda o no, perché il bambino sarà di Maria e mio, e questo è tutto. E io so che il nostro Dio può compiere ogni cosa e che le sue strade non sempre sono comprensibili agli uomini ma Egli è un Dio fedele e adempirà la Sua promessa e io sono pronto a fidarmi di Lui. Come potrebbe essere altrimenti se Egli per primo si è fidato di me tanto da affidarmi il bene più grande, un figlio?
AL BAMBINO CHE STA PER NASCERE...
Bambino, innocente colpevole di tanti dolorosi pensieri, non riesco a immaginarmi cosa dovrei preparare per la Tua venuta: figlio dell’Altissimo, suona incredibile perfino dirlo.
Io sono un umile operaio e Maria, la tua dolce mamma, una semplice ragazza di paese: saremo capaci di essere la Tua famiglia terrena?
Se penso al bambino che sarai, vedo solo un piccolo essere da amare, da proteggere e da curare.
Penso a ginocchia sbucciate e a lacrime da asciugare; a manine che vogliono imparare a fare ciò che faccio io e a capricci da calmare; penso a un piccolo uomo da accompagnare per mano al Tempio e al quale insegnare le preghiere... penso a una vocina che chiama papà.
Non so se Ti saprò offrire la famiglia migliore, ma so che Ti amerò e, con Maria, sarò al Tuo fianco fino a quando avrò vita.
Benvenuto, figlio mio!
martedì 18 dicembre 2007
Il mio Momore...
E' la data di quando mi sono fatta convincere dal mio secondogenito, ad andare a "vedere" una cucciolata di gattini di un suo compagno di scuola.
... ma continua a essere "il gno picjul"... il mio piccolo.
Questi giorni non sta bene... lo sapete già... ma si riprenderà!
Nel frattempo, penso proprio che si meriti una DEDICA speciale...
Oltre al post, ecco anche una citazione "suggeritami" da Fabio...
Sulle fondamenta di Cannareggio un signore anziano; un cagnolino bianco gli trotterella a fianco. Un gatto con collarino e medaglietta aspetta che qualcuno gli apra il portone. Il signore solleva il cagnolino e se lo appoggia sul fianco; gira un po' al largo del gatto, riappoggia il cagnolino sul selciato: "El pericolo xe passà, adesso ti pol caminar, Amore".
Una signora apre il portone: ti podevi anche miaolarme, Amore".
lunedì 17 dicembre 2007
... un improbabile "Dietro le quinte"
Nella cittadina dove abito, invece, c'è un'oggettiva difficoltà a far radicare tradizioni perchè i suoi abitanti continuano a sentirsi come appartenenti alle comunità di origine, e non già alla comunità che li ha accolti.
Suona il cellulare del parroco.
S: pronto! Chi parla?
L: Ciao sono Luca! Ci sono i ragazzi delle medie lì? (pausa) Ma è possibile che non mi rispondiate mai?! Riproviamo: ciao ragazzi! ... Oh, così si ragiona! Bene, allora forse è meglio che mi presenti in maniera più decorosa. Sono Luca, San Luca… (tono ad effetto tipo “Bond, James Bond” seguito da pausa), Luca evangelista.
Beh, il brano di Vangelo che avete appena cantato l’ho scritto io, così pensavo che avrei potuto raccontarvi alcuni retroscena che non ho riportato. Vi va??
Cominciamo dall’Arcangelo Gabriele.
In quel tempo - ho il vizio di cominciare sempre così i miei racconti – in Paradiso fu emanato un Bando di concorso per un posto vacante da Arcangelo e la cosa risultava parecchio interessante per gli Angeli più giovani e desiderosi di fare “carriera”.
La selezione fu organizzata tipo gioco a premi “Chi vuol essere Arcangelo” e la sala delle audizioni era proprio gremita.
Quando entrò il Giudice si fece silenzio, non si sentiva battere un’ala… Se a un Angelo fosse caduta una piuma si sarebbe sentito il rumore che avrebbe fatto cadendo al suolo.
Egli disse che aveva una domanda da fare e che in base alla risposta avrebbe deciso chi era il candidato più adatto.
La domanda era:
DOVETE PORTARE UN MESSAGGIO IMPORTANTE AD UNA GIOVANE DONNA, COME VI PRESENTATE?
Tutte le ali scattarono in alto (beh, si sa, gli Angeli a scuola non alzano mica la mano, ma l’ala, appunto) e tutti ebbero la possibilità di rispondere. Ci furono le risposte più varie:
Figurarsi!... impacciatissimo Gabriele rispose:
… Io vorrei saperle dire solo così:
Sii felice, il Signore ti ha scelta. E se ti vuole affidare un incarico stai sicura che non ti lascerà sola e ti darà la forza di portarlo a termine.
Sii felice, se il Signore ti ha scelta significa che ha pensato a te fin dall’inizio dei tempi e ti ha amata dal principio.
Sii felice, per merito tuo l’umanità saprà per l’eternità che le gerarchie della terra non hanno valore in cielo e che un’umile ragazza può essere una grande Regina.
Non è facile perché sono tanti gli aspetti che si potrebbero approfondire.
Io ho parlato con Anna e Gioacchino (la sua mamma e il suo papà) e loro mi hanno raccontato anche qualcosa dell’infanzia di questa loro figlia davvero speciale…
Ma stasera voglio farvi notare solo una cosa:
Quando Gabriele entrò, la porta della casa di Maria era socchiusa.
La teneva sempre così perché tutti potessero entrare senza soggezione.
La disponibilità della Vergine era così grande che non solo il cuore era aperto, ma anche la porta della sua casa.
L’Arcangelo disse cose difficili da comprendere.
Lo stupore di Maria rasentò la paura. Ma la porta del suo cuore si spalancò davanti alla volontà di Dio.
L2 Nella vita di ogni persona c’è un momento che si chiama Annunciazione: un ideale, un incontro, un dolore, una scelta difficile, una gioia.
Lascia aperta la porta del cuore.
Dio manderà il suo angelo.
Ascolta la sua voce.
Sceneggiatrice (o sceMeggiatrice): Licia
domenica 16 dicembre 2007
Gaudete...
sabato 15 dicembre 2007
Il volto di Cristo
Ora - e questo è il mio punto di vista, ovviamente - sul volto di Cristo e sulla sua aderenza ai dati storici e geografici dell'uomo Gesù di Nazareth, possiamo discutere per anni senza trovare un punto di contatto.
lunedì 10 dicembre 2007
... il deserto fiorirà
Nel Nord Africa, un missionario fu sorpreso dal curioso comportamento di un beduino.
Come vuoi che io parli di Lui?
Non posso esprimerlo a parole.
domenica 9 dicembre 2007
I passi dell'Avvento
La seconda domenica di Avvento ci invita a prepararci abbandonando tutte le infrastrutture nelle quali viviamo la nostra quotidianità.
martedì 4 dicembre 2007
La Legge è uguale per ... Titty...
Il timbro sulla "relazione di notifica" parla chiaro "Io ufficiale giudiziario, richiesto come in atti, ho per ogni legale effetto notificato l'atto che precede a..." all'indirizzo dello studio legale milanese che patrocina Warner Bros e Walt Disney nei processi per contraffazione.
Ma ecco l'assurdo in agguato...
Di ufficio in ufficio, l'errore ha risalito tutti i livelli di una burocrazia talmente paraocchiata da diventare cieca anche rispetto al ridicolo...
Fin qui il Corriere della Sera.
Insomma, i suddetti "personaggi" sono stati assurti alla dignità di "persone" per un banale errore che, però, nessuno ha rilevato.
Vogliamo aggiungere qualcosa o ci facciamo una sana, liberatoria e gustosa risata?
lunedì 3 dicembre 2007
Spe Salvi
Ancora: noi abbiamo bisogno delle speranze – più piccole o più grandi – che, giorno per giorno, ci mantengono in cammino. Ma senza la grande speranza, che deve superare tutto il resto, esse non bastano. Questa grande speranza può essere solo Dio, che abbraccia l'universo e che può proporci e donarci ciò che, da soli, non possiamo raggiungere. Proprio l'essere gratificato di un dono fa parte della speranza. Dio è il fondamento della speranza – non un qualsiasi dio, ma quel Dio che possiede un volto umano e che ci ha amati sino alla fine: ogni singolo e l'umanità nel suo insieme. Il suo regno non è un aldilà immaginario, posto in un futuro che non arriva mai; il suo regno è presente là dove Egli è amato e dove il suo amore ci raggiunge. Solo il suo amore ci dà la possibilità di perseverare con ogni sobrietà giorno per giorno, senza perdere lo slancio della speranza, in un mondo che, per sua natura, è imperfetto. E il suo amore, allo stesso tempo, è per noi la garanzia che esiste ciò che solo vagamente intuiamo e, tuttavia, nell'intimo aspettiamo: la vita che è «veramente» vita.
domenica 2 dicembre 2007
Quale Avvento?
La nostra cultura è permeata di Cristianità; la nostra storia, anche quella personale di ciascuno, non può prescindere dalla Fede che i nostri predecessori hanno incontrato, mantenuto e trasmesso...
Io credo che quello che ci è stato tramandato dovrebbe essere per noi motivo di immensa cura, ma leggo - anche nei miei comportamenti - che la maggiore comodità di altri atteggiamenti ci occupa molti spazi della vita...
Con oggi, però, comincia - ricomincia - il Tempo dell'Attesa della venuta del Nostro Signore... un'altra occasione ci è donata... perchè quando si "aspetta" qualcosa o qualcuno, si è anche portati a riflettere e a porsi delle domande.
Intanto, in previsione dell'arrivo di quell'ospite speciale che è Gesù, condivido con voi il racconto che segue.
martedì 27 novembre 2007
Il figlio del vento...
Siamo seri...
Ad ogni errore della presentatrice, sottofondo di mugugni... ad ogni accento mal posizionato, brontolii di disapprovazione...
Ora... visto che la ragazza non è famosa per aver pubblicato trattati economici... dato che la stessa è stata chiamata in tutta fretta nella stessa mattinata... dato che molti dei mugugnatori hanno probabilmente sbavato sulla sua unica pubblicazione, il calendario... mi sorge il dubbio che protestassero solo per accontentare le mogli che sedevano loro accanto, tutte impettite e tirate a lucido, nella loro rabbia invidiosa davanti a ogni bella ragazza...
lunedì 26 novembre 2007
L'aura... c'è o non c'è?
Mi è capitato sotto gli occhi un articolo che parlava di "bambini indaco"... cioè bambini circondati da una particolare aura di questo colorene avete mai sentito parlare?
Beh, forse è il caso che ci allertiamo tutti se è vero, come sostiene una parapsicologa americana che sono il 30 per cento della popolazione ma le loro nascite si stanno moltiplicando.
Sostiene di essere andata con regolarità in "visita" in Paradiso dai 4 ai 6 anni...
Non credevo mai di dire una cosa del genere: "Preferisco le bimbe che giocano con la Barbie".-
mercoledì 21 novembre 2007
... tu eras cusì biele...
Quel giorno il freddo era pungente ma la neve non aveva ancora ricoperto tutto con la sua coltre.
Così la mamma, anche se fin dal risveglio sentiva dolori alla schiena, decise di andare nel bosco a “frandej”, vale a dire a raccogliere foglie secche per utilizzarle come tappeto per le mucche della stalla.
Il papà era smontato dal lavoro alle 6 di mattina e avrebbe ripreso alle 22 per un altro “turno di notte” e così andarono insieme.
Il lavoro consisteva nel riempire grandi sacchi di iuta, las sacheras, di foglie, secche, fruscianti e profumate, poi legarne i lembi, caricarli sulla gerla e portarli a casa… insomma, una ginnastica pre-natale infallibile.
Infatti nel pomeriggio la mamma manifestò le prime doglie e la sua zia, agne Meme, vecchia ostetrica del paese, le consigliò di andare a letto e di chiamare la “comari”, l’ostetrica in attività.
Il papà, allora, accudì le bestie della stalla al posto della moglie, controllò che le 3 bimbe fossero a posto, e poi si lavò e si preparò per andare a lavorare. Il tutto doveva essere fatto con largo anticipo perché il tragitto fino allo stabilimento richiedeva oltre un’ora di tempo… un po’ a piedi, un po’ a cavallo della bicicletta, giù per la strada ghiaiosa che portava a fondovalle.
Arrivato fuori dello stabilimento, il portinaio di turno lo chiamò, dicendogli che c’era una telefonata per lui… era none Mabile, la nonna materna. Forse anche per la scarsa dimestichezza con l‘infernale apparecchiatura, la nonna non perse tempo in convenevoli e gli disse: Orpo di bio, Meni, un’altra bimba… con il tono di chi lascia sospeso un quasi doveroso “purtroppo”…
Il papà chiese: Come sta la puerpera? …e la bimba?
Alle rassicurazioni della nonna, chiuse la conversazione con un Allora sono contento…
E l’indomani mattina, timbrò il cartellino, pedalò fino all’inizio della salita, poi si caricò la bici in spalla e camminò verso casa… dove andò subito in camera a vedere la sua donna e la sua piccola …
Il papà raccontava sempre di essersi affacciato alla culla, di avermi guardata … “Tu eras cusì biele!” … “eri così bella” … che per me, ancora oggi, non esiste una favola più bella…
lunedì 19 novembre 2007
... ecco... appunto!
Pare anche che la persona che ne soffre tenda a rifare il look alle persone che frequenta... e qualcuno racconta che la signora Beckham abbia obbligato perfino Ellen Degeneres a calzare scarpe con tacchi vertiginosi per adeguarsi ai suoi consigli...
Per finire... ma forse è l'aspetto più preoccupante, il soggetto risulta pressochè privo di istinto di sopravvivenza... e Victoria non fa eccezione visto le rigide diete alle quali si sottopone...
Un ultimo sintomo che però non desta preoccupazioni... semmai un po' di tenerezza visto che è comune ai bimbi dell'asilo: è quello della mania di far scrivere il proprio nome su oggetti di uso quotidiano quali occhiali, profumo, sedili dell'auto e persino mutande...
domenica 18 novembre 2007
E adesso?
Salma Hayek per avere un florido décolléte s'è rivolta nientemente che ai santi del Paradiso.
Alcune non hanno problemi a parlare di religione e perfino di miracoli.
martedì 13 novembre 2007
Un'ala di riserva
Voglio ringraziarti, Signore, per il dono della vita.
Ho letto da qualche parte che gli uomini sono angeli con un'ala soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati.
Per questo mi hai dato la vita, perché io fossi tuo compagno di volo.
Insegnami allora a librarmi con Te, perché vivere non è trascinare la vita, non è strapparla, non è rosicchiarla.
lunedì 12 novembre 2007
A scuola di integrazione... (2)
Mamma... i gattini neri sono tre...
Ecco... mandi un figlio all'Università e non sa neppure contare...
Tutti sapete la storia della micia e dei tre micetti che abbiamo alloggiato: due neri e uno rosso... Dunque TRE, ma in totale...
Vabbè, ora non posso. Ci vediamo dopo.
Alla fine della riunione, ovviamente, il primo pensiero è: Contiamo 'sti gatti...
Tre neri e uno rosso... Totale QUATTRO...
Così abbiamo seguito l'evoluzione dell'integrazione di un nuovo componente nella famigliola.
Giovedì la mamma lo "sopportava" a patto che non cercasse di farsi allattare.
Venerdì dormivano tutti assieme... come da foto già postata.
Che dire?
Le iscrizioni sono aperte.
domenica 11 novembre 2007
A scuola di integrazione...
Perché mi guardano così? Sono sporca? Sembra quasi che non mi conoscano…
Mentre mamma mi disannodava e riannodava le treccine, io mi sono guardata allo specchio… sono uguale a ieri…
“Ciao” - dico al mio amichetto…
“Con te non ci parlo… il papà dice che siete dei sanguivori”.
“Io non so cosa sono i sanguivori… Ma tu sei il mio amico”.
“No! Io non sono amico di una trucida”.
“Maestra!… Cosa sono i sanguivori? E perché io sono una trucida?”.
“Fattelo spiegare dalla tua mamma… Oggi puoi stare a casa… l’asilo è chiuso (per te)”.
A me piace quando l’asilo è chiuso, perché sto a casa con la mia famiglia e la nonna ci racconta storie avventurose e spaventevoli… e i grandi sorridono quando corriamo a nasconderci fra le loro braccia…
Ma oggi la mamma non sorride… anzi, mi pare che stia piangendo…
Forse è colpa mia… Forse sono cattiva... Forse è vero che sono una sanguivora trucida… Ma io non capisco… io sono solo una bambina…
Vedete qualcosa di strano???
Le orecchie che si contano sono troppe... anche togliendo quelle di pezza???
lunedì 5 novembre 2007
Fame... di cultura?
Con l'invito all'Inaugurazione - inutile per chi è stato destinato al servizio di accoglienza di autorità e ospiti - avevamo ovviamente anche l'invito al ricevimento che ne sarebbe seguito e che si sarebbe tenuto a Palazzo Ferrajoli, in Piazza Colonna... e qui intendevo fare un'ottima accoglienza a me medesima...
Boh!!! Facciamoci largo e raggiungiamo i tavoli...
Ma... ma... ma... hanno già spazzolato tutto?
Ragazzi... che facciamo??? Pizza???
OK... Ciao a tutti... A che ora è previsto il rientro?
domenica 4 novembre 2007
Giocando tra gli alfabeti...
Oltre all'incanto della collocazione suggestiva e bellissima nella quale abbiamo trasferito la NOSTRA Mostra "Apocalisse: l'ultima rivelazione"... mi sono lasciata stupire dalle suggestioni che il luogo e il nuovo allestimento mi hanno suscitato.
Il luogo...
Il Salone Sistino, antica sala di lettura costruita per Papa Sisto V, con le due serie di affreschi, dove da una parte si vede la storia delle più insigni biblioteche e dall'altra la raffigurazione dei Concilii ecumenici. Sui piloni centrali, poi, il tema degli alfabeti e dei loro inventori... dunque un vero e proprio omaggio alla parola scritta.
Insomma... nessuna grande "rivelazione"... ma entrare la mattina nel Salone e leggerlo a me piaceva un sacco...
lunedì 29 ottobre 2007
Prova e controprova... per battuta di cuore...
La cosa buffa è che io fino a non molti mesi fa avrei avuto la stessa reazione: un misto di pietà (ma non sono in grado di instaurare relazioni “normali”?), scetticismo (amici… vabbè…nemmeno conoscenti…), sospetto (chissà poi chi si nasconde dietro ‘sti nomignoli?...), sospetto (meglio non dare troppe indicazioni sulla propria identità)…
Eppure…
Eppure adesso la mia esperienza mi dice ben altro…
Con molti miei colleghi di lavoro - con i quali convivo per almeno 8 ore al giorno / 5 giorni alla settimana – il livello di condivisione non ha superato le informazioni minime sul nucleo familiare… ma non esiste accenno al passato né partecipazione ai sogni futuri…
Perfino con alcuni parenti si mantiene un rapporto molto bello ma si evita di confidare taluni dolori, alcune cicatrici dell’anima che si cerca di curare da soli…
Così la possibilità di incontrare alcuni di questi AMICI non è stata considerata una stranezza nella stranezza ma un’opportunità da cogliere… anche come verifica di una sensazione che poteva (doveva) trovare conferma nella realtà.
Sul primo degli incontri che ho potuto avere, con la incantevole Angela, ho già detto alcune cose….
Sul secondo, con la dolce Irene, ha espresso le sue sensazioni già lei nel suo blog… anche se posso aggiungere che, mentre ero all’esterno del bar, incapace di rimanere seduta per una agitazione del cuore che riuscivo a contenere meglio se mi muovevo, non immaginavo nemmeno che l’avrei RICONOSCIUTA con l’emozione con la quale poi è accaduto…
Irene… ho impresso nel cuore l’espressione del tuo viso mentre avanzavi guardandoti timidamente in giro… mi ha proprio “scatenato” la voglia di abbracciarti… e mi viene ancora da ridere al pensiero di che figura avrei fatto se non fossi stata proprio tu…
E poi il terzo incontro… con Paola… che avevo imparato a conoscere oltre che nei commenti sui diversi blog, anche per alcune “chiacchierate” via mail, dove ci si può anche “scoprire” più tranquillamente.
Insomma, domenica pomeriggio, ci diamo appuntamento al Colosseo…
In Metro mio figlio mi esterna il suo scetticismo sul fatto che sia poi così facile incontrare e riconoscere qualcuno nel andirivieni di una stazione di Metropolitana a Roma… ma io gli rispondo tranquilla: “E che ci vorrà mai? Tu guarda se vedi due ragazze e una bimba con degli occhi strepitosi…”
Intanto arriviamo, scendiamo, usciamo dalla Metro… e io adocchio un gruppetto “familiare”: padre (alto), madre (eleganterrima), due ragazze (alle quali non riesco a vedere gli occhi) e una bimba… e mi dirigo verso di loro… e SONO PROPRIO LORO!!!
Avevo la tachicardia… con Paola ci abbracciamo e so che anche il suo cuore fa le capriole… poi saluto la sua famiglia… Che belli sono!!! La piccola è dolcissima e non esita a darmi la manina per camminare con me… e gli occhi BELLI li hanno ereditati proprio dalla mamma…
Il pomeriggio è stato CALDO CALDO (pure se c’era un vento assurdo e io avevo perso la giacca… come Irene ha già raccontato) e né mio figlio né io abbiamo avuto imbarazzo a stare con persone che incontravamo per la prima volta…
Forse (a ‘Pà… lo devo racconta’…) il momento più “imbarazzante” è stato quando abbiamo perso di vista la famiglia di Paola e abbiamo capito che l’unico che aveva idea di dove fossimo era… mio figlio…
Il bis di incontro è stato un po’ più ristretto: Paola e una figlio, io e mio figlio… e lì davvero ci siamo “raccontate”… saltabeccando da un ricordo all’altro, da una confidenza all’altra, da una somiglianza all’altra… senza strani pudori o fingimenti per mostrare un’ipotetica “parte migliore”… ma proprio per DIRCI chi siamo…
Credo di dovere delle scuse ai rispettivi figli per quanto hanno dovuto sopportare… ma spero che abbiano capito che per noi è stato davvero un incontro IMPORTANTE e, soprattutto, PIENO DI AFFETTO e significato…
E uno dei significati che abbiamo percepito e ci siamo scambiate a vicenda è quello che accomuna tutti noi… è il legame che sentiamo…
CE LA FACCIAMO A FARCELA DI INCONTRARCI TUTTI????
domenica 28 ottobre 2007
... vi ricordate di me???
martedì 16 ottobre 2007
Saluti da Roma...
ER GIORNO DER GIUDIZZIO
Quattro angioloni co le tromme in bocca se metteranno uno pe cantone
a ssonà: poi co ttanto de vocione
cominceranno a dì: "Fora a chi ttocca".
pe ripijà ffigura de perzone
come purcini attorno de la biocca.
E sta biocca sarà Dio benedetto,
che ne farà du' parte, bianca, e nera:
una pe annà in cantina, una sur tetto.
All'urtimo uscirà 'na sonajera
d'angioli, e, come si ss'annassi a letto,
smorzeranno li lumi, e bona sera.
Ecco... ora spengo... vado, eh??? Già... devo!!!
Ciao a tutti... vi penserò costantemente... vi porterò proprio nel cuore... e le preghiere che eleverò in questa città, così importante per chi ha Fede, saranno anche per voi... per tutti voi...
lunedì 15 ottobre 2007
Pretty... Post
Insomma... non ero pronta ad un post d'emergenza...
Ma la prima puntata della storia d'amore con Richie val bene una dedica???
Poi, alla seconda puntata, valuteremo a che età vietarlo ed, eventualmente, i tagli della censura...
Che caratterino, questi artisti!
STAIT ATÊNZ…
Quindi, se pensate di passare di qua per scrivere "spiritosaggini" a ruota libera, ve ne assumerete anche le eventuali conseguenze. Per parte mia, mi riterrò libera di intervenire se rileverò che si siano superati i limiti dettati dall'educazione e dal rispetto della dignità riconosciuta alle persone... TUTTE!
Sa ti va ben cussì bón… sennò piês par te!!! …tu pós ancje šindilâti: prat denant e selve daûr…