Gli aggiornamenti sulla difficile (e pericolosa) situazione politica italiana mi fanno venire in mente tutta una serie di "se".
Non si tratta, come ho anche ascoltato in questi giorni, di dietrologia: Se le primarie le avesse vinte Renzi!, Se fossimo andati al voto a fine 2011 invece di appoggiare il Governo Tecnico!, Se non ci fosse così tanta gente con la memoria corta....
Si tratta, invece, di semplici considerazioni fatte sulla base del vissuto, mio e di ciascuna persona.
Se stai cercando lavoro è ipotizzabile che tu voglia lavorare!
Se intraprendi un percorso scolastico è prevedibile che tu voglia concluderlo!
Se decidi di sposarti è auspicabile che tu pensi che sarà per tutta la vita!
Se dai alla luce un figlio è normale che te ne occupi!
Se, per venire al dunque, ti candidi per entrare a far parte delle Istituzioni Governative è normale che, una volta eletto, tu governi!
Facile, no?
Invece, in questo Paese sempre in bilico tra la ricchezza del Passato e la mediocrità del Presente pare non ci possa essere un Futuro "normale".
Personalmente non punterei molto sulla capacità di "normalità" di Grillo.
Spero almeno che i suoi sostenitori e i candidati del suo Movimento sappiano rendersi liberi dalla zavorra delle urla e dei proclami distruttivi del loro leader e del suo guru e si rivelino interessati al Bene comune come hanno fatto credere ai propri elettori.
E adesso basta parlare di cose così imbarazzanti, se non umilianti, come questa anti-politica che si rivela già meschina al pari della politica tradizionale...
Adesso voglio concludere con un altro "Se".
La bellissima "Lettera ad un figlio" di Rudyard Kipling, l'autore di "Il libro della giungla".
Se
riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te
la stan perdendo e te ne attribuiscono la colpa,
se sai aver fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te
ed essere indulgente verso chi ti dubita;
se sai aspettare e non stancartene,
e mantenerti retto se la calunnia ti circonda
e non odiare se sei odiato,
senza tuttavia apparire troppo buono né parlare troppo da saggio;
se sai sognare senza abbandonarti ai sogni;
se riesci a pensare senza perderti nei pensieri,
se sai affrontare il Successo e la Sconfitta
e trattare questi due impostori nello stesso modo;
se riesci a sopportare di sentire la verità che tu hai detto
distorta da imbroglioni che ne fanno una trappola per gli ingenui;
se sai guardare le cose, per le quali hai dato la vita,
distrutte e riesci a resistere ed a ricostruirle con strumenti logori;
se sai fare un fascio di tutte le tue fortune
e giocarlo in un colpo solo a testa e croce
e sai perdere e ricominciare da capo
senza mai lasciarti sfuggire una parola su quello che hai perso;
se sai costringere il tuo cuore, i tuoi nervi, i tuoi muscoli
a sorreggerti anche quando sono esausti,
e così resistere finchè non vi sia altro in te
oltreché la volontà che dice loro: "Resistete!";
se riesci a parlare con i disonesti senza perdere la tua onestà,
o ad avvicinare i potenti senza perdere il tuo normale atteggiamento,
se nè i nemici né gli amici troppo premurosi possono ferirti,
se per te ogni persona conta, ma nessuno troppo;
se riesci a riempire l'inesorabile minuto
dando valore ad ogni istante che passa:
il mondo e tutto ciò che è in esso sarà tuo,
e, quel che conta di più, tu sarai un Uomo, figlio mio!
la stan perdendo e te ne attribuiscono la colpa,
se sai aver fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te
ed essere indulgente verso chi ti dubita;
se sai aspettare e non stancartene,
e mantenerti retto se la calunnia ti circonda
e non odiare se sei odiato,
senza tuttavia apparire troppo buono né parlare troppo da saggio;
se sai sognare senza abbandonarti ai sogni;
se riesci a pensare senza perderti nei pensieri,
se sai affrontare il Successo e la Sconfitta
e trattare questi due impostori nello stesso modo;
se riesci a sopportare di sentire la verità che tu hai detto
distorta da imbroglioni che ne fanno una trappola per gli ingenui;
se sai guardare le cose, per le quali hai dato la vita,
distrutte e riesci a resistere ed a ricostruirle con strumenti logori;
se sai fare un fascio di tutte le tue fortune
e giocarlo in un colpo solo a testa e croce
e sai perdere e ricominciare da capo
senza mai lasciarti sfuggire una parola su quello che hai perso;
se sai costringere il tuo cuore, i tuoi nervi, i tuoi muscoli
a sorreggerti anche quando sono esausti,
e così resistere finchè non vi sia altro in te
oltreché la volontà che dice loro: "Resistete!";
se riesci a parlare con i disonesti senza perdere la tua onestà,
o ad avvicinare i potenti senza perdere il tuo normale atteggiamento,
se nè i nemici né gli amici troppo premurosi possono ferirti,
se per te ogni persona conta, ma nessuno troppo;
se riesci a riempire l'inesorabile minuto
dando valore ad ogni istante che passa:
il mondo e tutto ciò che è in esso sarà tuo,
e, quel che conta di più, tu sarai un Uomo, figlio mio!