... ovvero di perdonanza, padronanza, arroganza e ignoranza...
Finalmente la Chiesa ha preso una parvenza di posizione su alcune questioni che riguardano la sostanza della sua stessa dottrina e rivestono non poca importanza per il buon nome del Paese.
Devo dire che tendevo alla rassegnazione, pur nella perseveranza... e quindi le parole di Bagnasco mi hanno doppiamente fatto piacere, anche se non avrei trovato fuori luogo un chiarimento maggiore.
Comunque per lo meno non abbiamo dovuto assistere, a testa bassa e non per la contrizione ma per la vergogna, alla discutibile partecipazione di siffatta persona (odio anche solo citarlo... diciamo B.) a un rito che avrebbe strumentalizzato per fini tutt'altro che di Fede.
C'i sarebbe, invece, stato da tremare all'idea che potesse sorgere (e quanto ce ne sarebbe bisogno!) una voce profetica come quella di Giovanni Battista a urlare, a costo di rimettere la vita: «Razza di vipere!»
Perchè il Battista (ultimo grande profeta del Vecchio Testamento e anello di congiunzione con il Nuovo) era, secondo un interessante articolo che ho letto questi giorni a firma di Vito Mancuso, un ingenuo che riteneva che per un uomo politico non fosse ipotizzabile nessuna distinzione tra vita privata e ruolo istituzionale: era così inesperto di come va il mondo da essere addirittura convinto che se un uomo non è in grado di governare bene e con equità la propria famiglia, meno che mai potrebbe governare bene e con equità la propria nazione.
Giudizio questo che ovviamente si scontra con l'arroganza di chi esercita il proprio potere con vera e propria padronanza sulla sua maggioranza e, di riflesso, sul Popolo Italiano.
A essere sincera, un po' mi aveva consolato anche la "libertà di parola" di parte della figliolanza, che per lo meno aveva espresso un giudizio oggettivo ed obiettivo sulla rilevanza (o irrilevanza) delle argomentazioni richiamate a difesa della sfera privata di una persona di rappresentanza pubblica oltre che di qualche possibile (diciamo così) devianza...
Ma ecco scendere in campo la tracotanza del servo Feltri? Colui che esegue gli ordini rimanendo impassibile anche davanti alla presa di distanza del "padrone". Fulgido esempio di fedeltà e della sua tanto sbandierata professionalià, libertà ed equidistanza.
Che dire, poi, della mossa relativa alla denuncia a chi anche solo osa rivolgere domande all'intoccabile egoarca?
Mi chiedo con quale vana speranza che il succitato si ponesse sullo stesso livello dei comuni mortali e si abbassasse a rispondere, magari anche sinceramente. Circostanza, questa, che mai si è vista e temo difficilmente si vedrà.
Vabbè... e l'ignoranza?
Perchè? Serve dire da che parte ha trovato cittadinanza?
A stemperare i toni, devo dire che la cronaca ci ha portato anche esempi di grande eleganza.
Parlo della persona di Virgilio Savona, uno dei componenti del Quartetto Cetra, purtroppo deceduto venerdì scorso.
Altri tempi?
Altra televisione. Quella che svolgeva la sua funzione di servizio pubblico e selezionava le persone da mandare in video su concetti di professionalità.
E, purtroppo, qui il cerchio va a chiudersi... sulla Pappanza.
P.S.: Grazie INTER!!! Sei stato motivo di grande esultanza...
P.S.2: immagine prelevata da Internet... ringrazio lo sconosciuto autore.