sabato 25 dicembre 2010

O holy night

Durante l'attesa della nascita di Nostro Signore in questo anno non proprio facile nè, ancor meno, banale, nella nostra chiesa si sono sparse le note di una serie di canti a ricordare cosa ci dice l'Evento così lungamente atteso e così facilmente ignorato nella storia dell'Umanità.
Per me è quasi una rinascita perchè sarò a cantare nella sede del coro e non in fondo alla Chiesa sentendomi l'ultima degli ultimi.
Non tutte le cose che si sarebbero dovute dire sono state dette. Ma su questo non-detto io ho deciso di compiere questo passo, senza aspettarmi nulla ma senza fare sconti a chi volesse pararmisi dinanzi con qualsivoglia addebito. Non canterò per qualcuno... ma per Qualcuno. E questo basta a farmi coraggio.
A chi passa di qua lascio i miei sinceri auguri perchè questo giorno non sia composto solo di ore da trascorrere ma di attimi da vivere in pienezza, con chi si ama e concedendosi del tempo anche per stare con se stessi.
A far incantare chi ne avrà voglia, uno dei canti che anche noi eseguiamo durante la Celebrazione.
Magari non con questo risultato...
Ma certamente con le migliori intenzioni e i migliori sentimenti.
Auguri, dunque.



Buon Natale a tutti voi, cari amici.

lunedì 20 dicembre 2010

A Natale puoi...

La centenaria Cooperativa per la quale lavoro, pur inglobata in un vortice che trascina sempre più velocemente ogni azione, cerca di mantenere vive alcune tradizioni che la connotano fin dalla sua nascita (la foto che accludo al post è del 1920 e mostra la nostra prima sede) .

Una di queste è la continuazione del rapporto con gli ex-dipendente in quiescenza.
Così sostiene l'Associazione degi Lavoratori "Anziani", propone annualmente una gita (questa, ad esempio... o questa...), invita gli ex-dipendenti ad essere parte attiva della vita sociale chiamandoli espressamente a partecipare alle Assemblee e organizza un incontro dedicato agli auguri nella settimana che precede il S.Natale, oltre a far pervenire, annualmente, al loro domicilio un presente.
Di anno in anno, com'è scontato, alcuni non partecipano, vuoi per il peso degli anni, vuoi per gli acciacchi, vuoi perchè non ci sono più... e ogni anno mi rammarico di non trovare il tempo per passare a trovarli personalmente invece di "accontentarmi" delle occasioni, per così dire, ufficiali.
Beh, che il tempo non si trovi è un modo di dire e di giustificare, mi son detta quest'anno, il tempo lo si prende.
E l'ho preso.
Ieri pomeriggio, con un'amica ed ex-collega, abbiamo dedicato il pomeriggio alle visite dei due più anziani ex-dipendenti della Cooperativa: Giuliano di 88 anni e Pietro di 93.
Come mi accade sempre, è stato proprio commovente essere riconosciuta da loro, pur un pochino persi nel primo momento dell'incontro.
Poi, però, i ricordi hanno cominciato a tessere un filo attorno a noi e, prima dall'uno e poi dall'altro, abbiamo trascorso 5/6 ore a richiamare alla mente nomi, volti e situazioni.
Io mi sono sentita amata e coccolata da loro come quando, titubante e scettica, li ho conosciuti nella mia prima esperienza lavorativa.
Io avevo 20 anni... e subito sono diventata la "piccolina" da proteggere.
E ai loro occhi lo sono ancora.
Giuliano mi chiamava "bimba", proprio come faceva oltre 30 anni fa, e aveva gli occhi allegri di un bambino che ha appena ricevuto un regalo meraviglioso.
Pietro non fermava più la girandola di ricordi e raccontava, raccontava (di lui ho già parlato qui e qui).
Sono proprio felice di aver preso la decisione di fare queste due visite... e non lascerò che il tempo passi mentre rimando per pigrizia o trascuratezza.

lunedì 13 dicembre 2010

Una... con due nomi

"Che nome date alla vostra bambina?".
"Licia".
"Ehm... veramente sarebbe meglio imporle il nome di una Santa...".
"Capisco le Sue motivazione, Pre' Antoni, ma questo è il nome che ho scelto e così voglio battezzarla".
"Va bene, Menetto... ma magari le aggiungiamo un altro nome".
"Sì, così mi sta bene. Allora, visto che la battezzeremo il giorno di Santa Lucia, patrona del nostro paese, facciamo Licia Lucia".
"Perfetto... ".

Più o meno andò così.
E il 13 dicembre del 1956 mi portarono in chiesa, per la prima volta...

"Cosa chiedete per la vostra bambina?".
"Il battesimo".

E' stato un bel regalo.
Un regalo che è diventato MIO attraverso un percorso non sempre lineare. E anche in questo momento, che ho dei grossi problemi con alcuni personaggi della Chiesa e che alcune ombre fastidiose si allungano su tutta l'Istituzione, sono comunque felice di esserne parte.

STAIT ATÊNZ…

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Quindi, se pensate di passare di qua per scrivere "spiritosaggini" a ruota libera, ve ne assumerete anche le eventuali conseguenze. Per parte mia, mi riterrò libera di intervenire se rileverò che si siano superati i limiti dettati dall'educazione e dal rispetto della dignità riconosciuta alle persone... TUTTE!
L'anonimato, evidentemente, non garantisce la copertura assoluta, poichè, eventualmente, la Polizia Postale può richiedere l'elenco degli IP che hanno effettuato l'ingresso al blog.
Sa ti va ben cussì bón… sennò piês par te!!! …tu pós ancje šindilâti: prat denant e selve daûr…

Stiamo insieme da...

Dicevi??? ^-^

37 grazie x 22 PREMI!!!

Sira degli Oedv Presiùs

Sira degli Oedv Presiùs
Grazie Cri!!!

Embè...

Embè...
Piuma nel Vento ringrazia OEdV!

Già! ... anche...

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Ma certo che NO!!!