domenica 26 febbraio 2012

Il tempo

Quando eravamo piccole, le mie sorelle ed io, il papà ci difendeva sempre nelle piccole dispute che sorgevano con la mamma. Soprattutto se l'argomento del contendere era il tempo...
La mamma era (o almeno così la percepivo io) sempre preoccupata e affacendata. Per lei un libro tra le mani era "perdere tempo"; starsene semplicemente sedute al calore del sole o del fuoco secondo le stagioni, era lasciarsi tentare dall'ozio, tremendo vizio cui anche la Chiesa aveva dichiarato guerra; approfittare delle giornate di festa per godersi l'abbraccio del letto oltre l'orario usuale era sprecare l'occasione per fare qualcosa di utile...
Il papà, per contro, pur impegnato a lavorare per garantire alla propria famiglia quanto di meglio poteva permettersi in relazione ai tempi che vivevamo, non dimenticava che l'età infantile (così come più tardi l'adolescenza) aveva le sue esigenze.
"Lasciale stare tranquille - diceva - avranno tempo per essere catturate dalla velocità del consumarsi della vita"...
In effetti il rapporto con il tempo cambia moltissimo nel corso dell'esistenza.
In questo periodo mi rendo conto che, pur avendo drasticamente ridotto il tempo da dedicare ad altro rispetto a ciò che attiene i "doveri", mi pare di non avere mai abbastanza tempo per fare alcunchè e mi chiedo dove lo trovassi quando mi dedicavo a mille impegni.
Ciononostante ho deciso di ritargliarmi lo spazio necessario per seguire un corso proposto dall'AOAF della mia città...
Si tratta di una prima tappa di avvicinamento alla conoscenza delle difficoltà che la malattia oncologica può rappresentare per alcune persone e alla, conseguente, messa a disposizione di quanto si può per contribuire a rendere meno difficile il percorso di superamento delle fasi della malattia.
Non so quanto potrò fare... perchè in realtà lo scoglio per me che ancora lavoro sarà il tempo.
Ma se non ricomincio a muovermi verso gli altri mi pare di rischiare l'atrofia.

Guardate che delicatezza l'illustrazione del volantino che è stato predisposto.


Si tratta di un disegno realizzato da una psicologa della locale ASL.
Mi diceva l'altra sera che è stata, per certi versi, una sorpresa perfino per lei stessa che lo ha fatto.
Lei si è buttata... e lo faccio anche io. Magari anche per me ci saranno sorprese.

Intanto la prima "sorpresa" è stato il sig. Silvano Fiorot che ha portato l'esperienza dell'Associazione che lui stesso ha istituito a San Fior (TV) e che ci ha offerto le sue conoscenze, il suo incontro con la malattia e il suo cuore come basi su cui appoggiarci per dare inizio a questo percorso.




mercoledì 22 febbraio 2012

Sulle tue orme

Oggi cominciamo il cammino di avvicinamento all'immenso mistero pasquale della Resurrezione.
E' un'occasione che, di anno in anno, ci viene proposta e che noi possiamo accogliere o meno. O perlomeno provarci... con tutte le nostre mancevolezze e piccolezze... ma anche con la sensazione di averne un bisogno vitale.
Stasera il Sacerdote ci ha invitati a tendere il palmo della mano perchè potesse adagiarvi un po' di cenere e poi, ciascuno in silenzio, abbiamo letto le parole che ci aveva preparato su un foglietto.
Sono parole che abbiamo sentito molte volte ma che ogni volta hanno trovato noi diversi e, dunque, hanno assunto significati sempre mutati e semmpre calzanti alle nostre necessità intime.
Eccole... per condividere con voi questo inizio di cammino.

Un po' di cenere sul palmo delle mie mani aperte:
è il segno della mia umiltà.
Conosco il peccato che abita il mio cuore e il mio corpo,
conosco le catene che mi impediscono di crescere.
Oggi, mio Dio, tu mi prendi per mano
e mi inviti ad uscire dal mio grigiore:
"Vieni, metti i tuoi passi sulle mie orme e, se vuoi, camminiamo insieme".

Un po' di cenere sul palmo delle mie mani aperte:
è il segno della mia umanità.
Conosco la mia mancanza di coraggio e le paure nascoste nel profondo.
Conosco la mia inadeguatezza che rende opachi i miei giorni.
Oggi, mio Dio, tu mi prendi per mano
e mi inviti ad uscire dal mio grigiore:
"Vieni, metti i tuoi passi sulle mie orme e, se vuoi, camminiamo insieme".

Un po' di cenere sul palmo delle mie mani aperte:
è il segno della mia decisione.
Lotterò per vincere le tenebre che sono in me,
abbandonerò le cattive abitudini
e ti seguirò sulla strada del Vangelo.
Sì, mio Dio, voglio mettere i miei passi sulle tue orme
e camminare fino alla luce della Pasqua.

(Christine Reinbolt)


domenica 19 febbraio 2012

Le occasioni perse...

Finalmente è passato anche per quest'anno... Perchè, in definitiva, anche chi non lo guarda dalla metà degli anni '80 se ne ritrova, suo malgrado, ostaggio.
E anche quest'anno ci siamo dovuti sorbire nugoli di pseudo-esperti in ogni trasmissione televisiva, ad ogni orario del palinsesto, nella più assoluta indifferenza della tanto sbandierata pluralità.
Quello che più mi ha dato fastidio è il solito, umiliante, "utilizzo" della figura femminile. Con colpevole complicità di una certa tipologia di persona ben rappresentata da una deludente Belen che, dopo averci lasciato intravedere una certa autoironia che lasciava presagire perfino un'intelligenza che un po' ci rimetteva in pace con l'esibizione del corpo anche fuori contesto, ha deluso con la pantomima mutanda-sì, mutanda-no, mutanda-forse ma (immaginiamo) modello Borat...
E sì che si sarebbe potuto parlare di ben altre donne... Di certo di una che meritava una maggiore attenzione. Questa...



Evidentemente la smania dello share surclassa ogni altra possibile gestione del mezzo. Ma stavolta hanno toppato alla grande i giornali...
Ci considerano proprio così "poco" da propinarci solo la "menata" della farfallina e perdere l'occasione di parlarci di un altro tipo di donna che avrebbe maggior diritto di essere esempio per le future donne italiane rispetto ad una banale comparsa, buona solo per qualche copertina, qualche scalcinato calciatore (o fotografo esperto di gossip), qualche isola e molti scaldalucci il più delle volte preparati a tavolino?
Non lo so... Spero di no!
Intanto mi incanto e mi commuovo quando posso "incontrare" una DONNA dalla vita VERA.

martedì 14 febbraio 2012

La mamma è sempre la mamma...

... e oggi la mia compie 84 anni.
Per grazia di Dio (e per nostra fortuna, aggiungerei) sta bene sia per quanto riguarda la salute che per quanto concerne il funzionamento del cervello.
Certo tende a ripetersi... ma lo faceva anche da più giovane.
Certo ogni tanto usa termini che non si trovano su nessun vocabolario... ma è una sorta di vezzo che ha sempre avuto.
Certo si lascia prendere dalla malinconia nel guardarsi indietro... ma condivide questo atteggiamento anche con me e dunque non è un segno dell'età.
Certo si lamenta di innumerevoli acciacchi... ma non mi ricordo di tempi nei quali non lo facesse.
Certo vive sola... ma nei paesini la "solitudine" è un concetto sconosciuto perchè se non si fanno visita vicendevolmente lei e le sue amiche-coetanee si telefonano.
Insomma... ci sono molti "certo" ma tutti hanno un antidoto.
In questi giorni ho ripensato a quanto fosse esuberante e scherzosa quando eravamo bimbe, le mie sorelle ed io, ma anche a quante lacrime ha versato lungo il suo cammino.
Quello che mi auguro è che continui a saper godere di quello che c'è.
E, per dare un tocco di leggerezza a questo post, eccovi una "mamma" superspecialissima... io LA ADORO!!!



Mi fa scoppiare di risate quanto dice: "Giuseppe sta in un'età difficile... risponde".
Grandi i pubblicitari che l'hanno pensata!
E c'è anche un seguito... ma di questo potremo parlare una prossima volta.

domenica 12 febbraio 2012

Le 10 matrioske

Ho letto ieri pomeriggio (e non trovo più l'articolo ma dovrebbe essere sul "Venerdì" di Repubblica) una riflessione piuttosto interessante sui 10 Comandamenti.
Se ne parlava non già come il Decalogo cui fa riferimento il vivere secondo la Legge di Dio, dunque non interpretabile, non adattabile e non personalizzabile, ma come una serie di 10 Matrioske giacchè ogni comandamento contiene in sè tutte le sfacettature che formano la totalità delle regole alle quali assoggettarsi per potersi definire "Fedeli".
Mi è piaciuta questa immagine... e oggi faccio i conti con il terzo Comandamento - Ricordati di santificare le Feste - ben sapendo di infrangere più che la tradizionale frequenza alla Messa domenicale e di lasciarmi condizionare da troppi distinguo...


La ferita di non trovare all'interno della Chiesa l'accoglienza di cui si riempiono la bocca troppi cristiani di facciata...
La delusione derivante dalla constatazione che, anche per i cattolici, valgono le regole dell'APPARESSERE, come invitavo a riflettere i ragazzi che nel tempo ho affiancato al Catechismo...
La pigrizia di lasciar scorrere la giornata ponendo il rapporto con Dio in un angolino dal quale non possa "disturbare" la convinzione di essere nel giusto e, dunque, di non dover fare alcun passo di avvicinamento a persone che, del resto, non riesco altro che a disprezzare...
La stanchezza nel chiedere nonostante sia evidente che non sono capace (o comunque sono convinta di non esserlo) di ottenere...
A questo aggiungo, poi, la paura che questo declino trascini con sè anche mio figlio che condivide con me un disagio provocato da comportamenti discutibili da parte di chi dovrebbe trasmettere il vero significato della Festa e la gioia del ritrovarsi a Mensa...
Sento una costante malinconia e mi pare che stia avanzando una sempre più consistente sensazione di paura.
Credo che mi serva qualcuno con cui confrontarmi per ritrovare la serenità... so che mi serve Qualcuno!

lunedì 6 febbraio 2012

Cum grano salis

Ovviamente tenendo presente che, ad evitare controindicazioni di carattere medico, ci vuole moderazione.
Sono piuttosto ben conosciuti, infatti, gli effetti negativi dell'uso eccessivo del sale quanto a insorgenza di malattie legate alla pressione arteriosa elevata, per le malattie cardiovalscolari, per varie patologie renali o anche solo per gli effetti della ritenzione idrica, alcune forme di osteopatia e il controllo del peso.
Non trascurabile, ma forse - ahimè - trascurato, il senso del detto latino riportato come titolo del post dove il sale non è quello alimentare ma quello "in zucca".
Esilarante, anche se a ben pensarci, precoccupante, l'abuso del sale perpetrato ieri dall'ineffabile sindaco di Roma...

Foto dal blog "NonLeggerlo"

Dopo aver trascorso la giornata di sabato ad aggiustare il tiro sparacchiando non già sulla croce rossa (cosa che usavano fare nella Prima Repubblica) ma sulla Protezione Civile.
Ora - nell'evidenza che tale formula è nata nella mia Terra (con la paternità dell'on.Giuseppe Zamberletti) in conseguenza del grande coinvolgimento popolare che ha suscitato la corale risposta di migliaia di volontari all'emergenza determinata dal Terremoto del 1976 - tanto più mi indignava vedere questo omuncolo rimpiangere il "compagno di merende" Bertolaso e piagnucolare davanti a tutte le telecamere disponibili che Gabrielli aveva abbandonato Roma al suo crudele destino dopo aver barato sulla comunicazione preventiva delle proporzioni del immane tragedia che, sottoforma di fiocchi bianchi, si sarebbe abattuta sulla Capitale.
Peccato davvero che l'iperattivismo di Bertolaso non si esplicasse solo all'interno della P.C.
Ma, si sa...
La vacje da code sporcje a mene la code par sporcjia chès'atas...
Per chi non sa il friulano: la mucca con la coda sporca (di letame) la muove per insozzare anche le altre...

mercoledì 1 febbraio 2012

Scaduto!

Pago la RAI ogni anno e, soprattutto, tendenzialmente scelgo la RAI sui canali privati della TV generalista.
Ma mi indispone oltre misura la litania annuale del "Vi ricordiamo che il 31 gennaio scade l'abbonamento..." soprattutto per l'uso, nella frase, del termine "canone".
Infatti la tassa (e che altro è?) che paghiamo non è un canone di abbonamento. Tant'è che viene pretesa anche a chi eventualmente non guardasse i canali RAI.
Non solo.
Viene richiesta anche ai negozi che hanno installato un apparecchio televisivo ad uso esclusivo della video-sorveglianza interna.
E spunta, in quel caso, il termine "tassa sull'apparecchio".
Secondo me, infatti, l'unica tassa che dovrebbe essere richiesta è l'IVA che viene già pagata al momento dell'acquisto.
Dunque, perchè non trovano una maniera altra di spillarci anche questi 112 euro?
E, in ogni modo, perchè non trovano anche un modo alternativo di pagamento rispetto al bollettino che deve arrivare per posta e, se arriva in ritardo, ti obbliga a pagare uuna sovratassa sulla quale l'utente non ha dolo?
Insomma, cara mamma RAI, prima di raggiungere il non lontano traguardo di scontentare tutti gli utenti, perchè non operi un'azione di ripensamento sulla tua identità e sul rapporto con coloro che ti mantengono?



Magari coinvolgendo nella riflessione anche il ruolo ben poco svolto di "servizio pubblico"?
In difetto mi sa che non fanno altro che confermare che i veri SCADUTI... sono loro!


STAIT ATÊNZ…

Questo, come ogni altro blog, è tutelato dalla legge 675 del 1996 (tutela della privacy), dall'estensione della suddetta avutasi con il Decreto Legislativo n° 196 del 30/06/2003 e dalle norme costituzionalmente garantite al nome, alla persona, all'immagine ed all'onore.
Quindi, se pensate di passare di qua per scrivere "spiritosaggini" a ruota libera, ve ne assumerete anche le eventuali conseguenze. Per parte mia, mi riterrò libera di intervenire se rileverò che si siano superati i limiti dettati dall'educazione e dal rispetto della dignità riconosciuta alle persone... TUTTE!
L'anonimato, evidentemente, non garantisce la copertura assoluta, poichè, eventualmente, la Polizia Postale può richiedere l'elenco degli IP che hanno effettuato l'ingresso al blog.
Sa ti va ben cussì bón… sennò piês par te!!! …tu pós ancje šindilâti: prat denant e selve daûr…

Stiamo insieme da...

Dicevi??? ^-^

37 grazie x 22 PREMI!!!

Sira degli Oedv Presiùs

Sira degli Oedv Presiùs
Grazie Cri!!!

Embè...

Embè...
Piuma nel Vento ringrazia OEdV!

Già! ... anche...

Blog360gradi - L’aggregatore di notizie a 360° provenienti dal mondo dei blog!

Ma certo che NO!!!