venerdì 6 agosto 2010

Mi ricordo...

Mi ricordo una giornata estiva dedicata agli amici e alle sciocchezze dell'età...
La libertà di stare in piazza tutto il giorno e fino all'arrivo del crepuscolo quando bisognava attenersi alle regole che armonizzavano la vita familiare. E poi, dopo cena, di nuovo la piazza e gli amici e le chiacchiere, le confidenze, gli approcci e le contrapposizioni su argomenti anche banali.
E poi una finestra si apre e attraverso le parole di un'anziana del paese, il dolore che irrompe nell'animo e le lacrime che sgorgano sotto gli sguardi straniti del "gruppo": E' morto il Papa.
Per motivi che non ho mai sentito il bisogno di razionalizzare ho amato con tenerezza il Santo Padre Paolo VI.
Perciò, nel 32° anniversario della sua morte, i miei pensieri di oggi sono rivolti a Lui...
Ogni tanto racconto quanto sia stato innovativo il suo Pontificato ai miei figli che al termine "Papa" associano ancora solamente la figura del grande Giovanni Paolo II, il "loro" Papa.
Il suo difficile pontificato e gli scogli che ha dovuto superare. La sua finissima intelligenza e le intuizioni spesso sconosciute ai più. E la tristezza... La cadillac regalata a Madre Teresa di Calcutta e la Tiara...
Questo simbolo papale usato per l'ultima volta proprio per la sua incoronazione, celebrata sul sagrato di San Pietro il 30 giugno del 1963.
Ricevi la tiara ornata con tre corone e sappi che sei il padre dei principi e dei re, il rettore del mondo, il vicario in terra del Salvatore Nostro Gesù Cristo, al quale è onore e gloria nei secoli dei secoli”.
Pochi mesi dopo, il 13 novembre 1964, al termine di una sessione del Concilio Vaticano II, venne tenuta nella Basilica Vaticana una Divina Liturgia in rito orientale, alla presenza del Papa. Al termine, il segretario dell'assise ecumenica, dopo aver ricordato che la Chiesa è stata sempre e veramente madre dei poveri e dei bisognosi, annunziò che il Papa donava la sua tiara ai poveri. Paolo VI discese dal trono, si recò all'altare della concelebrazione, e la depose sulla mensa...
Ci ho pensato in questi giorni nei quali tiene banco la proposta di alcuni miliardari americani di devolvere metà del proprio patrimonio ai poveri.
Paolo VI aveva fatto una simile proposta ai tempi del suo Pontificato ma gli venne fatto notare che i tesori della Chiesa non erano nè suoi nè a sua personale disposizione... e la sua proposta fu bocciata.
Non entro nel merito e non cerco nemmeno di ipotizzare se, nel caso si fosse proceduto secondo le sue intenzioni, al mondo non ci sarebbero più poveri. Ho le mie idee... ma ripenso a questo uomo e a ciò che dal cuore gli aveva ispirato un simile, rivoluzionario, gesto.
Ripenso a questo grande Papa, Paolo Magno lo chiama qualcuno, e lo ringrazio perchè anche per Lui trovo sensato rimanere all'interno della Chiesa anche quando altre parole ed altri gesti scandalizzano me. Che certo sono ben poca cosa...
Oggi, nella ricorrenza liturgica della Trasfigurazione del Signore, esprimo anche su queste pagine a Paolo VI il mio affetto che non si arrende nemmeno davanti alla morte.
Fa o Dio, Padre di misericordia, che non sia interrotta la comunione che, pur nelle tenebre della morte, ancora intercede tra i defunti da questa esistenza temporale e noi tuttora viventi in questa giornata di un sole che inesorabilmente tramonta…”.

9 commenti:

aquila ha detto...

Paolo VI, il tuo papa se non ricordo male. Ti ho sempre sentito parlar di lui ma purtroppo io non ne sò un granchè. Per me come per i tuoi figli il papa è GIOVANNI PAOLO II.
Certo per giudicare bisognerebbe informarsi, ma da quel pochino di storia che sto studiano mi vien da dire che i Papi degli inizi più che papi erano...boh non mi piacciono.
Davvero Paolo VI aveva proposto di dare metà delle ricchezze della chiesta?? Interessante, probabilmente non è che non ci sarebbe più povertà ma almeno la Chiesa farebbe un pò più bella figura visto quello che predica.
E qui mi fermo perchè ultimamente ho il dente avvelenato riguardo questo argomento.

Gabry ha detto...

Buongiorno Kaishe un bel ricordo il tuo di Paolo VI che è stato indubbiamente un grande papa e la Chiesa lo ricorderà per molti anni perchè egli l'ha saputa guidare in anni tumultuosi e difficili... io ho il ricordo di una persona semplice ed umile, che ha fatto della pace e del dialogo una grande missione nella sua vita.
Un abbraccio e buon fine settimana!

Kaishe ha detto...

Ho appena finito di guardare, su Rai3, la trasmissione "Correva l'anno".
Parlavano del 1978. In particolare del rapporto tra il Santo Padre Paolo VI e l'on.Aldo Moro.
Di cosi li accomunasse e di quanto li abbia, in conclusione, accomunati l'epilogo delle rispettive vite.

... ho pianto...

Un po' per Il Papa e un po' per me.
Un po' di tenerezza e un po' di delusione.

aquila ha detto...

Anch'io ho guardato la trasmissione,a dire il vero non ho capito molto visto la mia totale ignoranza ma ho deciso che mi informerò su Aldo Moro,Berlinguer e quei tempi appunto.
Mia madre alla mia domanda "tu l'hai vissuto quel periodo,com'era?!?" mi ha dato una risposta che li per lì non ho capito ma che sto comprendendo ora "è stato tutto talmente veloce,ogni giorno qualche novità che si faceva fatica a seguire il corso degli eventi".
Non sò perchè ma sta volta di mia madre mi fido...
Ps: mentre guardavo ti stavo pensando.

Gabry ha detto...

Buongiorno Kaishe e buon inizio di questa nuova settimana che ci porterà direttamente a Ferragosto!!!

Un abbraccio!

Gabry ha detto...

Un abbraccio Kaishe e buona giornata!

Gabry ha detto...

Un saluto ed un abbraccio Kaishe per questa nuova giornata.

Gabry ha detto...

Un abbraccio Kaishe e buona giornata!

Gabry ha detto...

Ovunque tu sia, che un Buon Ferragosto sia... un abbraccio Kaishe!!!

STAIT ATÊNZ…

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